L'allegro il pensieroso ed il moderato, Il Re pstore, Le nozze di Figaro, Die Zauberflöte, Il Barbiere di Siviglia, Les Huguenots, Don Pasquale, Alessandro Stradella, Martha, Un ballo in maschera, Mignon, Dinorah, Frühlingsstimmen-Walzer
Donizetti - La Fille Du Regiment (The Daughter Of The Regiment) Sung In English
Marie - Beverly Sills Tonio - William McDonald Sulplice - Spiro Malas La Maquise - Muriel Costa-Greenspon Hortensius - Stanley Wexler Caporale - Raeder Anderson La Duchesse - Evelyn Freyman
Wolf Trap Festival
Charles Wendelken Wilson
118 minutes, color
***
"At the center, of course, is Miss Sills, in supremely confident form, vocally and histrionically... (Her) zest and vivacity prove infectious with the other performers and the entire audience." (New York Times)
"In a brief interview, Sills describes Daughter of the Regiment as “a silly little story, one long episode of Lucille Ball. I play [Marie] as Lucille Ball with high notes.” That may tell you what to expect here. Except for one or two unavoidably poignant moments, the opera is milked for laughs. The characters ham it up shamelessly the acting is often cartoonish–an effect emphasized by the flat, painted sets and the colorful costumes. Sourpuss that I am, I would prefer the comedy to be less broad; but maybe it didn’t seem so overdone in the theater. The characters’ heavy makeup and exaggerated facial expressions need also to be seen at a greater distance.
The performance is in English, a great advantage in the spoken dialog, but the level of clarity is remarkable even in the sung passages. The supporting players act well, especially Costa-Greenspon, who has the vocal strength to back up her more frenzied effusions. Malas made something of a specialty of Sulpice (he recorded it for Decca with Sutherland and Pavarotti and sang a couple of performances at the Met), and he moves comfortably on stage. McDonald is a stiffer actor, though amiable enough. His voice is bright and keenly focussed, with the timbre we associate with the typical Irish tenor. He sings his high Cs without breaking a sweat, articulating the words cleanly even in the stratosphere. He lacks something in tonal variety and strength, sounding too feeble in the final scene when the regiment rushes in to rescue Mane.
The heroine herself is sometimes fluttery and pallid, but the trills are wonderful, the coloratura is dazzling, the high notes are in place, and the acting is enthusiastic. I can imagine better orchestral playing and more dynamic conducting, but you won’t notice all that much: it’s the singers’ show, and everyone is having a great time.
The sound is not perfect. The voices are recorded at too low a level; when you boost the volume to bring them closer, the thumping stage noises become deafening. No subtitles–you probably won’t miss them." (Ralph V. Lucano, American Record Guide)
MARIA FAUSTA GALLAMINI - Il cielo nella voce • Crisi e riscatto di una cantante lirica
Un libro illuminante, perché l’artista porta coraggiosamente in primo piano la crisi di anni difficili, dolorosi e ne scopre le ragioni.
Un libro utile, perché fa tesoro dei Quaderni, dove la cantante ha trascritto quotidianamente gli appunti di ogni lezione americana, e trasmette metodo e progressi del suo lungo, paziente, duro lavoro per ricostruire la sua tecnica vocale.
Un libro bello, perché l’autrice ha la spontaneità della sua voce, e sa raccontare con sensibilità prensile e schiva, articolando con misura le diverse fasi.
Un sicario prezzolato e un buffone di corte, vittima di una maledizione, avanzano nella notte, confabulando attorno a un omicidio e a una vendetta che si ritorcerà contro chi l’ha voluta. Una principessa tenuta in schiavitù sceglie di morire sepolta viva pur di non abbandonare il suo amato, condannato a morte da un potere feroce. Una cortigiana incontra l’amore, si sacrifica rinunciandovi e muore di tisi, trasfigurandosi in un angelo. Vicende, personaggi e luoghi resi immortali dalla musica di un compositore che, ancora bambino, vide un fulmine colpire la chiesa del prete contro cui aveva imprecato per un torto subito e che, anche per quell’episodio, pose il tema della forza del destino al centro del suo teatro. Il suo nome era Giuseppe Verdi.
Paolo Gallarati ci conduce alla scoperta della vita e delle opere di Verdi, intrecciando per la prima volta l’una con le altre, indissolubilmente. La sua è un’appassionante narrazione assieme biografica e storica, che segue l’evoluzione del compositore da giovane talento a grande maestro, alternandola a letture attente e avvincenti di ogni sua opera, atto per atto, scena per scena. Da Nabucco a Macbeth, da Rigoletto alla Traviata fino ad Aida e agli ultimi lavori di ispirazione shakespeariana, Gallarati ricostruisce il percorso profondamente innovativo di un genio che, nel rifiuto di ogni convenzione, nella ricerca stilistica e teatrale ha sempre seguito unicamente la propria ispirazione.
Verdi è un libro dalla doppia anima, scritto per chi vuole avvicinarsi all’opera di uno dei più grandi musicisti di tutti i tempi come per chi sente il bisogno di approfondire la propria conoscenza insieme a un musicologo quale Gallarati. Un racconto limpido e coinvolgente, un volume dalle cui pagine emerge luminosa la grandezza di un personaggio unico, ispirato, nell’arte e nella quotidianità, da un lucido realismo.
«L’artista deve scrutar nel futuro, veder nel caos nuovi mondi.» Giuseppe Verdi
Le opere e la vita di Giuseppe Verdi, rinnovatore instancabile e personalità dirompente.
Sono disponibili i seguenti titoli della serie L'opera italiana editi da Il Saggiatore:
PAOLO GALLARATI - Verdi ritrovato • Rigoletto, Il trovatore, La traviata
Rigoletto, Il trovatore e La traviata sono le opere di Verdi più eseguite e amate dal pubblico: la loro modernità appare intramontabile. Ma sono anche state le più soggette ai rovesci della fortuna critica. Negli ultimi quarant’anni la ricezione del teatro verdiano si è trasformata: sono cambiate le modalità esecutive, il gusto della recitazione e degli allestimenti scenici, i criteri editoriali, le preferenze del pubblico. Molti studi hanno gettato nuova luce sulle caratteristiche formali del melodramma di Verdi, sui suoi rapporti con la musica, il teatro, la letteratura, l’arte, la società e la cultura romantica. Sin dall’inizio, una cattiva tradizione esecutiva aveva deformato le sue partiture, con dichiarato disappunto del musicista. Ma lo scrupolo filologico di Toscanini e dei direttori di formazione sinfonica cresciuti nel secondo Novecento – preoccupati sempre più di eseguire, come voleva Verdi, «semplicemente ed esattamente quello che è scritto» – ha contribuito alla riscoperta della sua arte. Verdi ritrovato nasce allora dall’esigenza di una verifica. Paolo Gallarati traccia un profilo storico dell’interpretazione verdiana e descrive il laboratorio in cui l’artista si è procurato gli strumenti stilistici ed estetici che, grazie alla decisiva influenza del teatro di parola parigino, gli sarebbero serviti per comporre la trilogia e rinnovare il melodramma italiano nel senso della sobrietà e della naturalezza evitando enfasi ed esagerazioni, e proibendo di cantare «con troppo accento e troppo melodrammaticamente». Atto per atto, scena per scena, Gallarati mette in rilievo affinità, differenze, caratteristiche di Rigoletto, Il trovatore e La traviata: lo scopo è comprendere la complessità e la varietà dei progetti di Verdi, riscoprire la profondità dei suoi personaggi, cogliere e godere la bellezza delle tre partiture che sconvolsero le attese del pubblico ottocentesco con la novità e l’originalità di soggetti «arditi all’estremo punto», incarnati nella musica con una forza espressiva che pone la trilogia popolare tra i massimi capolavori del teatro di tutti i tempi.
«In Rigoletto, Trovatore e Traviata Verdi realizza la quintessenza del melodramma italiano, ossia la rappresentazione della vita interiore attraverso l'autonomia del tempo musicale, capace di rivelarci, nell'irrealismo del teatro cantato, una realtà più vera di quella reale.»
SARA GAMARRO - Cantare Italiano · Vocalita', prosodia e dizione della lingua dell'Opera
Manuale con metodo pratico di studio, rivolto ai cantanti e maestri di Canto, ai maestri collaboratori e ripassatori, ai compositori, ai direttori di coro e d'orchestra, ai registi e a tutti i musicisti che vogliano comprendere il senso profondo del legato e del fraseggio italiano. Primo manuale scritto in Italia sull'argomento, è frutto di decennale esperienza d'insegnamento specifico della materia da parte dell'autrice, stimata professionista e coach di stelle internazionali dell'Opera lirica.
Un testo che ha come oggetto, oltre che la dizione in sè, vari aspetti della materia: dal potere che la parola, se benedetta, ha sull'animo umano, a quali furono le necessità drammaturgico-musicali del compositore nel richiederla al librettista, alle indissolubili implicazioni di tale bene-dizione con la tecnica vocale lirica, che è prerogativa strutturale dell'italiano e che lo esporta ad in-cantare il pubblico mondiale da 400 anni.
Il carteggio Illica-Puccini-Ricordi è stato curato da Mario Morini e la discografia da Raffaele Vègeto
In circa mille lettere di Puccini e dei suoi principali corrispondenti, questo libro traccia uno straordinario itinerario dell'esperienza umana e delle vicende artistiche del maestro, L'ambito cronologico dei Carteggi copre l'intero arco della vita di Puccini, dagli anni di studio milanesi, a partire dal 1880, a pochi giorni dalla sopravvenuta a Bruxelles alla fine del 1924.
La voce del compositore, che la franchezza e l'immediatezza dello stile epistolare rendono nel tono più diretto e nelle sfumature più intime, si intreccia con quella dei protagonisti della sua vita privata (i familiari, gli amici) e sopratutto con quelle dei personaggi più in vista del mondo musicale e culturale italiano ed europeo del suo tempo. Letterati e librettisti come Luigi Illica, Giuseppe Giacosa, Ferdinando Fontana, Gabriele D'Annunzio, Giovacchino Forzano, Renato Simoni editori come Giulio e Tito Ricordi o Renzo Sonzogno direttori d'orchestra come Franco Faccio e Arturo Toscanini interpreti come Francesco Tamagno, Rosina Storchio, Aureliano Pertile, Enrico Caruso insieme ad altre decine di personaggi noti e oscuri, scrivono l'intreccio di questa avvincente biografia pucciniana: che ha il fascino di un romanzo e il suggello dell'autenticità storica.
ANNA MARIA GASPARRI ROSSOTTO - Amedeo Bassi • Voce d'acciaio, d'argento e d'oro + DVD
Biografia del tenore Amedeo Bassi (1872-1949) con repertorio, cronologia e un DVD con "la narrazione di una vita e di una carriera straordinarie attraverso le voci dei critici e, testimonianza più importante, attraverso la voce stessa di AMEDEO BASSI che canta romanze da I Lombardi alla Prima Crociata, Fedora, Rigoletto, I Pagliacci, La Fanciulla del West, Manon Lescaut, Andrea Chénier e O begli occhi di fata." (A. M. Gasparri Rossotto).
Con il fiorire della nuova Scuola Verista, nell'Italia di fine Ottocento, il Melodramma esige cantanti nuovi che sappiano esprimere, attraverso la voce e il gesto scenico, una fusione completa con il personaggio. Enrico Caruso apre questa strada e tra i tenori contemporanei uno solo saprà rivaleggiare vittoriosamente con lui: Amedeo Bassi. Nato a Montespertoli, nella provincia di Firenze, dopo brevi e brillantissimi studi di Canto si avvierà con immediato successo sulla strada del Teatro Lirico. Farà suoi i personaggi più acclamati di Puccini, Mascagni, Leoncavallo, Giordano, ecc. e li porterà in tutti i più grandi teatri del mondo, dall'Europa all'America del Sud e del Nord compiendo per sei volte la traversata atlantica. Sarà lui a inaugurare nel 1908 il più sontuoso teatro sudamericano, il Colon di Buenos Aires; per lui verrà realizzato il Manhattan Opera House a New York in concorrenza al famoso Metropolitan, che è dominio esclusivo di Caruso. Sarà lui il prescelto da Puccini per portare in Europa (Londra, Roma e Parigi) la sua nuova opera La Fanciulla del West; sarà lui ad essere chiamato a Londra nel 1911 per cantare l'Aida di gala nelle celebrazioni per l'incoronazione di re Giorgio V d'Inghilterra. Con settantaquattro opere in repertorio, compreso Wagner, canterà dal 1897 al 1926.
Dall'indice: Cenni biografici • Il debutto • La voce • Nei teatri italiani • Le tournees all'estero • Nei teatri europei • Nei teatri sudamericani • Nei teatri nordamericani • La fanciulla del West • Il repertorio wagneriano • Repertorio e debutti • Diario delle recite
I suoi grandi ruoli e la critica. Con cronologia, repertorio e discografia.
Dall'indice: "Mefistofele" di A. Boito • "La Bohème" di G. Puccini • "Otello" di G. Verdi • "Andrea Chénier" di U. Giordano • "Lohengrin" di R. Wagner • "Tosca" di G. Puccini • "Faust" di C. Gounod • "La Traviata" di G. Verdi • "Tannhäuser" di R. Wagner • "Falstaff" di G. Verdi • "L'Assedio di Corinto" di G. Rossini • "Aida" di G. Verdi • "Olimpia" di G. Spontini • "Messa da Requiem" di G. Verdi • "Giulio Cesare" di G. F. Haendel • "Giovanna d'Arco" di G. Verdi • "Le nozze di Figaro" di W. A. Mozart • "Guglielmo Tell" di G. Rossini • "Adriana Lecouvreur" di F. Cilea • "La Forza del Destino" di G. Verdi • "La Wally" di A. Catalani • "Simon Boccanegra" di G. Verdi • "Manon Lescaut" di G. Puccini • "Madama Butterfly" di G. Puccini • "Fedora" di U. Giordano • "La Gioconda" di A. Ponchielli • "La Fanciulla del West" di G. Puccini
Altre Opere • I Concerti • Testimonianze • Cronologia generale • Repertorio in ordine di esecuzione • Discografia opere complete
ANNA MARIA GASPARRI ROSSOTTO - Lando Bartolini • Principe Ignoto (2020)
Biografia del tenore Bartolini con numerose foto.
Include due DVD (65 minuti + 79 minuti). Tutta la documentazione (foto, audio e video) inerente a questa pubblicazione proviene dalla collezione personale di Lando Bartolini.
"In questa nuova biografia del tenore Lando Bartolini - Principe ignoto l'autrice ripercorre la parabola artistica e umana di un cantante straordinario che, erede primato vocale di Mario del Monaco, completa e chiude quel ventesimo secolo che si era aperto con Enrico Caruso. Nell'arco di trentadue anni ha cantato con incondizionato successo internazionale un repertorio di 49 ruoli in 146 teatri, dalle Americhe al Giappone, dalla Cina all'Europa e all'Australia. Della pucciniana Turandot Lando Bartolini è stato 'il Principe Ignoto' per eccellenza, dopo averlo personificato per 179 volte in 33 diversi allestimenti prodotti dai teatri più prestigiosi, brillando accanto alle partners più celebrate e sotto le bacchette dei Maestri più illustri nell'arte direttoriale. Lando Bartolini, un principe quasi ignoto nella sulla patria, nella terra del belcanto e del melodramma: sfogliando queste pagine forse troveremo il 'perché'."
Dall'indice:
Adolescenza, giovinezza, studi musicali • Padre Reginaldo Bartolini • Lando racconta • Le Scuole di Musica • A St.Gallen (San Gallo) • Debutto a New York • La Fanciulla del West • Andrea Chénier • Lucia di Lammermoor e Aida • Ernani • L'Arena di Verona • Il Trovatore • Il Concerto con Muti • 1986-1989 • 1990 : Incontro con la Tebaldi • Incisione di Semiramide • 1991 : Anno "marsigliese" : Incisione Semirama • Aida a Caracalla • Ernani a Oviedo • 1992/1998: Commemorazioni di Mario Del Monaco • Costanzo Show • Domingo dirige AIDA • Il Concerto per la Tebaldi • 1981-2005: Turandot • La Turandot di Firenze • La Turandot di Pechino • Lando raccontato • 1991 : Un anno di incontri • Pechino • Principe Ignoto • In Carriera • Il Tabarro • Iris • La Bohème • La Fanciulla del West • Cavalleria Rusticana • Cavalleria Rusticana & Pagliacci • Madama Butterfly • La Traviata • Rigoletto • Tosca • Andrea Chénier • Lucia di Lammermoor • Aida • La Forza del Destino • Il Trovatore • Turandot • Ernani • Don Carlo • Norma • Manon Lescaut • Simon Boccanegra • Mefistofele • Otello • Messa di Requiem • Carmen • Luisa Miller • Guglielmo Ratcliff • Saffo • Altre Opere • La Cena delle Beffe • Incisioni discografiche • Premi e Concerti
ANNA MARIA GASPARRI ROSSOTTO - Mario Del Monaco • Un mito per amico
"In questo nuovo libro Mario Del Monaco - Un mito per amico raccoglie le memorie preziose legate ad uno dei più grandi prodigi vocali di tutti i tempi, e nello stesso tempo ad un artista simpatico e generoso che ha avuto la non comune fortuna di avere accanto una moglie straordinaria, compagna sensibile e intelligente nella sua vita di Uomo e nella sua carriera d'artista. Mario e Rina del Monaco rivivono in queste pagine in alcuni dei momenti più significativi del loro umano percorso, sempre proteso con amore tenace e incrollabile al raggiungimento delle vette supreme dell'arte divina del canto." Tutta la documentazione fotografica inerente a questa pubblicazione proviene dalla collezione personale dell'autrice Anna Maria Gasparri Rossotto.
Dall'indice: La rinascita degli anni cinquanta • 1957 - Carmen alle Terme di Caracalla • 1958 - I Pagliacci al Teatro dell'Opera di Roma • 1960 - Otello al Teatro dell'Opera di Roma • 1961 - Carmen al Teatro dell'Opera di Roma • I favolosi anni sessanta • Ernani al Teatro dell'Opera di Roma • Una casa a Roma • 1962 - Andrea Chénier al Teatro dell'Opera di Roma • 1963 - I Pagliacci al Teatro dell'Opera di Roma • 1963 - La Fanciulla del West al Teatro dell'Opera di Roma • 1963 - L'incidente in macchina a Roma • 1964 - Tosca a Torre del Lago Puccini • 1964 - Otello al Teatro • 1964 - La seconda vita • 1967 - Ernani al Teatro dell'Opera di Roma • 1968 - Otello al Teatro dell'Opera di Roma • 1972 - Norma al Teatro dell'Opera di Roma • 1972 - L'ultimo Otello a Bruxelles • 1973 - L'addio alle scene con Pagliacci a Vienna • 1973 - II Concerto alla Salle Pleyel di Parigi • 1975 - La casa in Via de' Vecchiarelli, a Roma • 1975 - Un amore così grande • 1978 - La malattia • 1978 - La prima volta a Villa Luisa, Lancenigo • 1979 Roma-New York-Roma e Roma-Treviso • 1979 - La trasmissione RAI Voi ed io • 1980 - Il mio primo angelo • 1982 - L'invito a Sassuolo • 1982 - La morte (16 ottobre) • 1983 - La traslazione a Pesaro, il ricordo a Montespertoli • 1988 - Presentazione a Firenze del libro Mario Del Monaco • 1988 - I ricordi di Rina • 1991 - L'ultima visita ANNIVERSARI Nel Decennale • 1992 - "Quegli antichi lampi" di Leonardo Pinzauti • 1992 - Concerto al Teatro Rossini di Pesaro • 1992 - Commemorazione in Palazzo Medici Riccardi a Firenze • 1992 - Commemorazione al Teatro alla Scala di Milano • 1992 - Concerto Lirico nel Palazzo dei Priori a Perugia Giglio di Lucca • 1994 - Serata Conviviale al Palace Hotel di Viareggio Nel quindicesimo Anniversario • 1997 - Via Mario Del Monaco a Roma • 1997 - Un altorilievo al Teatro dell'Opera di Roma Nel trentesimo Anniversario • Omaggio a Mario Del Monaco in Palazzo Bastogi a Firenze • Il ritratto di Elica Balla
Con numerose foto. Copertina flessibile, 193 pagine
LA SERVA SCALTRA M'avea amor già sbalordito • Ecco già s'apre la portiera • O mio tradito amore
L'IMPRESARIO DELLE CANARIE Agua, poder del mondo • La farfalla che allo scuro
SAN GUGLIELMO DUCA D'AQUITANIA
Veatisso!
IL GELOSO SCHERNITO Vuoi vedermi languir • Son tutto in tempesta • Li son serva • L'esser geloso e misero
LA PESCATRICE Non conosce chi è Silvia • Con la mia Silvia
IL BARONE DI ROCCA ANTICA Le sedie animalaccio • Brutta cosa ch'è la moglie
LA MAGA CIRCE
Con un visetto languido
L'INGANNO FELICE Una voce m'ha colpito
IL BARBIERE DI SIVIGLIA (Morlacchi) Signor mio, era qui • Veramente ho torto • Quest' arietta • Vuoi tu rosina
Mozart: Un bacio di mano, K541
Orchestra da Camera della Filarmonica della Boemia del Nord, Sassari Symphony Orchestra, Orchestra da Camera della provincia di Terni, Orchestra Giovanile di Savona, Il Gruppo di Roma
Domenico Sanfilippo, Gabriele Catalucci, Flavio Colusso, Fabio Maestri, Carlo Rizzi, Francesco De Masi