5 prodotti
5 prodotti
BERLIOZ - Grande Trattato Di Strumentazione E D'Orchestrazione
Prezzo regolare €50,00 Prezzo speciale €49,80 Salva 0%BERLIOZ - Grande Trattato Di Strumentazione E D'Orchestrazione
BERNARDONI / FABBRI (CUR.) - Musica e Società 3. Dal 1830 al 2000
Prezzo regolare €50,00 Prezzo speciale €49,85 Salva 0%VIRGILIO / PAOLO FABBRI (CURATELA) - Musica e Società 3. Dal 1830 al 2000
CRIVELLARO - La scuola italiana classica - Parte I: Organo & Interpretazione (disponibile solo su ordinazione)
Prezzo regolare €43,94 Prezzo speciale €40,00 Salva 9%PAOLO CRIVELLARO - La scuola italiana classica - Parte I: Organo & Interpretazione
Con la locuzione "scuola italiana classica" si intende, nell'ambito del repertorio organistico, il periodo di maggior splendore dell’organo italiano classico ovvero l’arco temporale che va approssimativamente dalla metà del XV alla metà del XVII secolo. È questa l'epoca nella quale grandi compositori hanno creato pagine di sopraffina eleganza e contribuito a rafforzare la funzione dell'Italia quale centro di riferimento delle arti e della cultura in tutta Europa.
Il Cinquecento è in particolare il „secolo d’oro“ dell’organo italiano. Proprio in questo periodo l’organo italiano si arricchisce di numerosi registri di colore (quali flauti a fuso, a camino, tappati), ance di vario tipo (Regali, Sordine, Cornetti, Trombe, Tromboni), presenta una grande varietà di tipologie e dimensioni (tra cui i monumentali organi di 24’ che davano splendore ad importanti chiese e cattedrali) e non raramente anche una pluralità di tastiere e corpi d’organo (i primi esempi di strumenti a più tastiere risalgono al Quattrocento). L’organo italiano cinquecentesco è dunque uno strumento straordinariamente ricco e multiforme, ben diverso dall’erroneo luogo comune che identifica nei piccoli positivi settecenteschi disseminati in chiese e istituzioni musicali di mezzo mondo gli „strumenti ideali“ per l’esecuzione delle pagine di Gabrieli, Merulo e Frescobaldi.
DE LA MOTTE - Il Contrappunto
Prezzo regolare €37,50 Prezzo speciale €35,00 Salva 7%DIETHER DE LA MOTTE - Il Contrappunto • Un libro di studio e di lettura
Nel panorama di interessi teorici ai quali si va aprendo la cultura musicale italiana, la collana di testi di Teoria e Analisi musicale, posta sotto gli auspici della Società Italiana di Analisi Musicale, è costituita da una serie di opere italiane o tradotte, la cui varia angolazione corrisponde alla sentita esigenza di rinnovare ed elevare gli studi propriamente musicali in Italia.
Tascabile, 446 pagine
FULGONI - Dettati • Volume Unico (Con Tre CD Allegati)
Prezzo regolare €50,00 Prezzo speciale €49,80 Salva 0%FULGONI - Dettati • Volume Unico (Con Tre CD Allegati)
Esercizi graduali di preparazione al dettato ritmico e melodico per il corso completo di teoria, solfeggio e dettato musicale
VOLUME UNICO CON 3 CD ALLEGATI (1° – 2° – 3° CORSO)
TEORIA, SOLFEGGIO e DETTATO MUSICALE: questa è la dicitura ministeriale che specifica le caratteristiche di un insegnamento musicale di base. Per l’apprendimento di qualsiasi linguaggio, non solo di quello musicale, assume enorme importanza la pratica del dettato. Sostanzialmente, mentre con la lettura e il solfeggio impariamo a trasformare il segno in parola o in suono – e successivamente, attraverso l’approfondimento grammaticale e sintattico, in frase e periodo con senso compiuto – con il dettato si attua il processo inverso. complementare al primo: si educa l’orecchio a percepire esattamente e a trasformare quanto ascolta in segno, alfabetico o musicale.
Anche nel caso del procedimento dal suono al segno, ciò che interessa non è tanto educare alla percezione e all’individuazione dei singoli suoni, uno in rapporto all’altro secondo aridi legami intervallari. quanto il condurre ad una progressiva sensibilità all’insieme degli intervalli e dei suoni nella loro particolare struttura ritmica e nelle loro implicazioni armoniche, tale da formare immediatamente o quasi, frasi o periodi musicali a senso compiuto.
Nei programmi di insegnamento vigenti nei conservatori italiani non sono presenti con pari peso tutti e tre i livelli teorici del dettato musicale: ritmico. melodico e armonico. Quest’ultimo è assente da qualsiasi prova d’esame, pur essendo compreso, quasi come appendice, nella IV parte del lavoro di E. Pozzoli sul dettato (Ricordi: 1921).
Il dettato praticato nei nostri conservatori è essenzialmente di natura melodica.
A nostro avviso non si trattò in questo caso né di una svista del legislatore né di una presa di posizione di natura individuale, quanto di una scelta sintetica tesa a concentrare in un unico tipo di prova il risultato di un lavoro più esteso e completo.
Il dettato melodico infatti, così come è (o come dovrebbe essere) formulato nelle prove d’esame, consiste in un frammento melodico dotato di ritmo, di implicite funzioni armoniche e finalmente di una forma, di una propria articolazione e di un preciso respiro.
Per condurre l’allievo alla esatta percezione e alla corretta realizzazione semiografica di tutto ciò, è ben evidente come il lavoro di base sia necessariamente impostato, oltre che sugli aspetti essenzialmente melodici, anche sulla ritmica, sulla verticalità degli intervalli e sulla forma musicale.
Scopo del dettato è soprattutto quello di educare nell’allievo la sensibilità tonale: non è tanto importante che si impari meccanicamente a cogliere in modo indifferenziato i suoni componenti un dato frammento e a trascriverli secondo i loro semplici rapporti di durata quanto è essenziale arrivare a memorizzare e interiorizzare il più rapidamente possibile un inciso, un frammento, una frase, individuandone gli elementi di maggior peso musicale, se non anche le qualità espressive.
in quest’ottica assume il giusto significato anche l’attenzione al singolo intervallo, di cui si rileverà non solo la grandezza, ma soprattutto la qualità e la funzione all’interno della melodia stessa. Ben venga allora il dettato melodico se può condurre a risultati di questo tipo:
sviluppo della percezione, della memoria e della elaborazione del suono in musica. In fondo la traduzione in segno è l’elemento più facile e meccanico.
È pertanto evidente che qualsiasi ‘corso’ stampato di dettato presuppone la collaborazione attenta e personale dell’insegnante il quale, passo per passo, interverrà con appositi esercizi ritmici, mnemonici, armonici e di confronto, là dove, nonostante la difficoltà progressiva del metodo, si presentino comunque degli ostacoli per i singoli allievi.
Registrazioni storiche
La collana propone voci storiche della musica lirica in registrazioni rare, in forma di recital o come opere complete. Rievoca voci di cantanti noti e meno noti che hanno contribuito a rendere "mitico" il mondo dell'opera lirica.
Rarità discografiche
In questa serie si trovano incisioni di musiche a volte poco note e addirittura del tutto sconosciute, brani ed opere mai registrati o mai rappresentati prima dell'edizione in questa collana. Sono tutte "Novità del Passato".
Registrazioni integrali dell'epoca d'oro
Questa serie comprende le registrazioni complete, esclusivamente dal vivo, di opere del periodo d'oro della lirica. Nota anche con la sigla HOC, l'acronimo di Historical Opera Collection, è la continuazione della serie "Golden Age of Opera".