VAT 4 %

DINO MENICHETTI - Largo, per violoncello (o corno inglese / corno) e orchestra d'archi

TOMMASO ERCOLANO - Burlesca, Gavotta e Finale, parti, per flauto, Oboe, clarinetto, Corno, Fagotto

TOMMASO ERCOLANO - Burlesca, Gavotta e Finale, partitura, per flauto, Oboe, clarinetto, Corno, Fagotto

CARLO CAMMAROTA 
Introduzione, Fuga Cromatica e Finale per flauto, Oboe, clarinetto, Corno, Fagotto

FRANCO MARGOLA 
Sonatina a Sei, per flauto, Oboe, clarinetto, Corno, fagotto e pianoforte

MOZART - Concerto per corno No. 1 in Re maggiore, riduzione per corno e pianoforte (Henle)

MOZART - Concerto per corno No. 4 in Mi bemolle Maggiore KV 495, riduzione per corno e pianoforte

 

WEBER - Concertino per corno in Mi bemolle Op. 45, riduzione per corno e pianoforte

REINHOLD GLIÈRE - Concerto per corno in Si bemolle maggiore Op. 91, riduzione per corno e pianoforte

GATTI - Gran metodo teorico pratico progressivo • Parte I

La Cornetta si tiene accostata alla bocca, sostenendola colla mano sinistra, in posizione un po' inclinata. La mano destra, situata livello dei cilindri, sosterrà col pollice la canna inferiore, e avrà il 2,3 dito su i tasti rispettivi del cilindri per poterli comprimere. Nel sostenere lo strumento, si mantenga diritto il corpo.

Il bocchino va posto a meta della bocca e portato di più sul labbro superiore. Suonando non bisogna gonfiare le guance, ne far sortire aria da qualche parte del bocchino. Il bocchino deve essere proporzionato all'istrumento per foro, cavità e piano; un ottimo bocchino per Cornetta in Sib è difettosissimo per una Tromba in Mib, e viceversa.

Per evitare qualunque inconveniente, e necessario servirsi di un bocchino largo di plano, di cavità regolare, a piramide, e col foro proporzionato circa alla terza parte calibrica dell'imboccatura dell'istrumento.

PRATICA

Per ottenere il suono occorre allungare impercettibilmente l'orlo delle labbra nella cavità del bocchino, e nello stesso tempo, colla punta della lingua, si faccia vibrare l'aria, pronunciandovi la sillaba Tu. È erronea l'opinione di chi sostiene doversi spruzzare della saliva nell'istrumento, per ottenere il suono. La saliva, mista con Paria vibrata nell'istrumento, renderebbe il suono gracchiante, tremulo ed imperfetto, e sebbene non si possa interamente evitarlo, non bisogna tralasciare nulla per diminuirne la quantità Infine si procuri di non perdere la posizione del bocchino, quando si dovranno aprir le labbra per ottenere i suoni gravi o stringerle per ottenere gli acuti.

GATTI - Gran metodo teorico pratico progressivo • Parte II

MOZART - Concerto per corno No. 1 in Re maggiore, riduzione per corno e pianoforte (Bärenreiter)

MOZART - Concerto per corno No. 2 in Mi bemolle maggiore, riduzione per corno e pianoforte

MOZART - Concerto per corno No. 3 in Mi bemolle maggiore, riduzione per corno e pianoforte