Lungo l'itinerario giordaniano, la possibilità di un discorso critico è comunque accertata. Ma è anche vero che soltanto la buona fede (cioè la retta coscienza) e la conoscenza musicale possono verificare debolezze e cadute di un periodo o di un autore, insieme alla garanzia di un tono vitale. E proprio la conoscenza sicura dei testi musicali, l'indagine organica, danno i mezzi per coinvolgere i nessi sociologici e culturali.
Tuttavia da noi [...] si è poi sempre continuato a parlare, a proposito del Giordano delle opere più popolari – considerate quali prototipi di una melodrammaturgia d'appendice - di abilità effettistica, d'enfasi, di retorica. Senza pensare che effettismo, enfasi, retorica possono forse esistere talvolta negli interpreti assai più che nell'autore, e che in luogo di certe riserve fatte cadere dall'alto, sarebbe opportuno esaminare, distiguere, chiarire: ciò che equivarrebbe anzitutto, in pratica, a migliorare le esecuzioni, a metterle a fuoco,
MARIO MORINI
Coèertina flessibile, 180 pagine