ricordi

FRANCESCO PAOLO TOSTI - Pour un baiser - per canto e pianoforte, voce acuta

FRANCESCO PAOLO TOSTI - Romanze su testi di Gabriele D'Annunzio • Volume I, per canto e pianoforte • Testo italiano

Su Poesie di Gabriele D'Annunzio

Contenuti:
Romanze
1. Visione!
2. Buon Capo d'Anno
3. "Vuol note o banconote?"
4. En Hamac
5. Notte bianca
6. Arcano!
7. Malinconia
  1. "Dorme la selva"
  2. "Quand'io ti guardo"
  3. "L'ora è tarda'
  4. "Or dunque addio!"
  5. "Chi sei tu che mi parli"

8. Vorrei
9. Per morire
10. 'A vucchella
11. Quattro canzoni d'Amaranta
  1. "Lasciami! Lascia ch'io respiri"
  2. "L'alba sepàra dalla luce l'ombra"
  3. "In van preghi"
  4. "Che dici, o parola del Saggio?"

12. Due piccoli notturni
  1. "Van gli effluvî de le rose"
  2. "O falce di luna calante"

13. Ninna-nanna
14. La sera
Introduzione per pianoforte
  1. "Rimanete, vi prego, rimanete qui"
  2 "Ci ferirebbe, forse, come un dardo la luce"
  3. "Ma chi vide più larghi e più profondi ochi"
  4. "E quale cosa eguaglia nella vita del mio spirito"
  5. "Piangi, tu che hai nei grandi occhi la mia anima"

15. Consolazione
  1. "Non pianger più"
  2. "Ancora qualche rosa è ne' rosai...'
  3. "Tanto accadrà, ben che non sia d'aprile..."
  4. "Perché ti neghi con lo sguardo stanco?"
  5. "Sogna, sogna, mia cara anima!"
  6. "Settembre (di': l'anima tua m'ascolta?...)"
  7. "Quanto ha dormito, il cembalo!..."
  8. "Mentre che fra le tende scolorate..."

Riccardo Allorto - Nota storico-testuale

TOSTI - Romanze, per canto e pianoforte (voce acuta) • Testo italiano

Contenuti:

1. Aprile
2. Ave Maria
3. Ideale
4. Luna d'estate!...
5. Malia
6. Mattinata
7. La mia canzone!
8. Non t'amo più!
9. Penso!...
10. Il pescatore canta!...
11. Ridonami la calma!...
12. La serenata
13. Sogno
14. Tormento!...
15. Tristezza
16. L'ultima canzone
17. L'ultimo bacio
18. Vorrei morire!...

FRANCESCO PAOLO TOSTI - Sogno - per canto e pianoforte, voce acuta

FRANCESCO PAOLO TOSTI - Sogno - per canto e pianoforte, voce media

FRANCESCO PAOLO TOSTI - Vorrei morire - per canto e pianoforte, voce acuta

VACCAJ - Metodo pratico di canto, per contralto o basso + CD

Revisione critico-tecnica di Elio Battaglia

Il Metodo pratico vocale (contralto o basso) di Nicola Vaccaj è completo. Inoltre, fornisce una preparazione ideale per un certo tipo di "vocalismo pre-rossiniano" che sta riscuotendo un rinnovato interesse. Questa edizione è una revisione dell'opera originale del compositore di Elio Battaglia.

La completezza e centralità del metodo di Vaccaj è ulteriormente dimostrata dagli esempi pratici nel CD allegato.

VACCAJ - Metodo pratico di canto, per mezzosoprano o baritono + CD

Revisione critico-tecnica di Elio Battaglia

Il Metodo pratico vocale (mezzsoprano o baritono) di Nicola Vaccaj è completo. Inoltre, fornisce una preparazione ideale per un certo tipo di "vocalismo pre-rossiniano" che sta riscuotendo un rinnovato interesse. Questa edizione è una revisione dell'opera originale del compositore di Elio Battaglia.

La completezza e centralità del metodo di Vaccaj è ulteriormente dimostrata dagli esempi pratici nel CD allegato.

VACCAJ - Metodo pratico di canto, per soprano o tenore + CD

Revisione critico tecnica di Elio Battaglia

Il Metodo pratico vocale (soprano o tenore) di Nicola Vaccaj è completo. Inoltre, fornisce una preparazione ideale per un certo tipo di "vocalismo pre-rossiniano" che sta riscuotendo un rinnovato interesse. Questa edizione è una revisione dell'opera originale del compositore di Elio Battaglia.

La completezza e centralità del metodo di Vaccaj è ulteriormente dimostrata dagli esempi pratici nel CD allegato.

VERDI - 4 Pezzi Sacri, per canto e pianoforte • Testo latino

VERDI - Aida - Fu la sorte dell'armi, per voce di soprano, mezzosoprano e pianoforte • Testo italiano

VERDI - Aida - Ritorna vincitor, per voce di soprano e pianoforte • Testo italiano

VERDI - Aida - Se quel guerrier... Celeste Aida, per voce di tenore e pianoforte • Testo italiano

VERDI - Aida, partitura orchestrale • Testo italiano

VERDI - Aida, riduzione per canto e pianoforte • Testo italiano

VERDI - Aida, riduzione per canto e pianoforte, copertina rigida • Testo italiano

VERDI - Alzira, riduzione per canto e pianoforte condotta sull'edizione critica • Testo italiano

VERDI - Alzira, riduzione per canto e pianoforte • Testo italiano

VERDI - Aroldo, riduzione per canto e pianoforte • Testo italiano

VERDI - Attila, riduzione per canto e pianoforte • Testo italiano

VERDI - Attila, riduzione per canto e pianoforte condotta sull'edizione critica • Testo italiano

Attila è la nona opera di Verdi e la seconda di cinque che compose per il Teatro La Fenice di Venezia.
Questa riduzione attuale si basa sull'edizione critica della partitura completa che - pubblicata nel 2012 - è la prima versione pubblicata completa della partitura orchestrale e il prodotto dello studio di numerose fonti manoscritte: le fonti autografe (ora conservate presso la British Library a Londra, alla Library of Congress di Washington DC e al "Museo del Teatro alla Scala" di Milano), le fonti manoscritte (quelle conservate al Teatro La Fenice di Venezia e al Teatro San Carlo di Napoli) e le prime partiture vocali per pianoforte.

VERDI - Ave Maria (volgarizzata da Dante), per canto e pianoforte (soprano-tenore)

GIUSEPPE VERDI - Composizioni Da Camera, per canto e pianoforte · Testo italiano

1. L'esule 
2. La seduzione 
3. Il poveretto
4. Stornello 
5. Non t'accostare all'urna 
6. More, Elisa, lo stanco poeta 
7. In solitaria stanza 
8. Nell'orror di notte oscura perduta ho la pace 
9. Deh, pietoso, oh Addolorata 
10. Il tramonto 
11. La zingara 
12. Ad una stella 
13. Lo spazzacamino
14. Il mistero 
15. Brindisi (I Versione) 
16. Brindisi (II Versione)

VERDI - Don Carlo (versione in cinque atti 1886, senza ballabili), riduzione per canto e pianoforte • Testo italiano

Nel 1864 Verdi, impegnato nei rifacimenti per l'edizione francese del Macbeth, aveva ricevuto frequenti inviti a scrivere un'opera nuova per Parigi. Vennero presi in esame diversi soggetti, che furono sistematicamente rifiutati, a eccezione di uno scenario di Méry e Du Locle tratto dalla tragedia Don Carlos di Schiller: il contratto fu firmato nel dicembre del 1865. Alla fine di settembre del 1866 iniziarono le prove, nel corso delle quali si constatò che l'opera risultava molto lunga e per questo fu necessario operare qualche taglio. C'era anche un altro problema, legato al particolare clima che si respirava nel grande teatro parigino, del quale Verdi scrisse tre anni più tardi a Du Locle: "Nei vostri teatri musicali [...] ciascuno vuol dare un parere, vuol emettere un dubbio, e l'autore vivendo per molto tempo in quell'atmosfera di dubbi, non può fare a meno, a lungo andare, di non essere un po' scosso nelle sue convinzioni, e finire di correggere, ed aggiustare, o, per meglio dire, guastare il suo lavoro". La storia successiva del Don Carlos, la traduzione in italiano e la riduzione in quattro atti, sono in qualche modo una conseguenza di questa constatazione, e rispecchiano il tentativo di superarla.

VERDI - Don Carlo (versione in quattro atti) riduzione per canto e pianoforte • Testo italiano

VERDI - Don Carlo - Tu che le vanità, per mezzosoprano e pianoforte • Testo italiano

VERDI - Don Carlos (versione integrale) riduzione per canto e pianoforte • Testo italiano - francese

Versioni integrate in 4 e 5 atti (edizione critica - 2 volumi). Günther e Petazzoni, redattori. Prefazione in italiano/tedesco, testo in italiano/francese.

Nel 1864 Verdi, impegnato nei rifacimenti per l'edizione francese del Macbeth, aveva ricevuto frequenti inviti a scrivere un'opera nuova per Parigi. Vennero presi in esame diversi soggetti, che furono sistematicamente rifiutati, a eccezione di uno scenario di Méry e Du Locle tratto dalla tragedia Don Carlos di Schiller: il contratto fu firmato nel dicembre del 1865. Alla fine di settembre del 1866 iniziarono le prove, nel corso delle quali si constatò che l'opera risultava molto lunga e per questo fu necessario operare qualche taglio. C'era anche un altro problema, legato al particolare clima che si respirava nel grande teatro parigino, del quale Verdi scrisse tre anni più tardi a Du Locle: "Nei vostri teatri musicali [...] ciascuno vuol dare un parere, vuol emettere un dubbio, e l'autore vivendo per molto tempo in quell'atmosfera di dubbi, non può fare a meno, a lungo andare, di non essere un po' scosso nelle sue convinzioni, e finire di correggere, ed aggiustare, o, per meglio dire, guastare il suo lavoro". La storia successiva del Don Carlos, la traduzione in italiano e la riduzione in quattro atti, sono in qualche modo una conseguenza di questa constatazione, e rispecchiano il tentativo di superarla.

VERDI - Ernani - Ernani involami, per voce di soprano e pianoforte • Testo italiano

VERDI - Ernani, riduzione per canto e pianoforte condotta sull'edizione critica • Testo italiano - inglese

VERDI - Falstaff - Dal labbro il canto, per voce di tenore e pianoforte • Testo italiano

VERDI - Falstaff - Sul fil d'un soffio, per canto e pianoforte (soprano) • Testo italiano

VERDI - Falstaff, partitura orchestrale • Testo italiano

VERDI - Falstaff, partitura orchestrale • Testo italiano

VERDI - Falstaff, riduzione per canto e pianoforte • Testo italiano

VERDI - Falstaff, riduzione per canto e pianoforte • Testo italiano - inglese

VERDI - Falstaff, riduzione per canto e pianoforte, copertina rigida • Testo italiano - inglese

VERDI - Giovanna D'Arco, riduzione per canto e pianoforte • Testo italiano

VERDI - Giovanna D'Arco, riduzione per canto e pianoforte condotta sull'edizione critica • Testo italiano

VERDI - I Due Foscari, riduzione per canto e pianoforte condotta sull'edizione critica • Testo italiano

Composto da Verdi nel 1843-44, I due Foscari fu rappresentato per la prima volta al Teatro Argentina di Roma nel novembre 1844. Nel suo libretto, Piave dipinge a tinte fosche il tragico destino del vecchio doge di Venezia Francesco Foscari e di suo figlio Jacopo. La partitura vocale deriva dall'edizione critica basata sulla partitura autografa di Verdi e sul primo esemplare manoscritto corretto dallo stesso compositore, restaurando così potenti passaggi che erano stati asportati dalla censura romana. Inoltre, l'Appendice presenta schizzi, frammenti, brani scartati, nonché una cabaletta alternativa per la cavatina di Jacopo. Arricchita da un'introduzione e da un dettagliato commento critico, questa partitura vocale fornisce uno strumento di ricerca unico e approfondito per esecutori e direttori d'orchestra, nonché studenti e studiosi.

VERDI - I due Foscari, riduzione per canto e pianoforte • Testo italiano

Composto da Verdi nel 1843-44, I due Foscari fu rappresentato per la prima volta al Teatro Argentina di Roma nel novembre 1844. Nel suo libretto, Piave dipinge a tinte fosche il tragico destino del vecchio doge di Venezia Francesco Foscari e di suo figlio Jacopo. La partitura vocale deriva dall'edizione critica basata sulla partitura autografa di Verdi e sul primo esemplare manoscritto corretto dallo stesso compositore, restaurando così potenti passaggi che erano stati asportati dalla censura romana.

VERDI - I Lombardi alla prima crociata, riduzione per canto e pianoforte • Testo italiano

VERDI - I Lombardi Alla Prima Crociata: La Mia Letizia Infondere, per canto e pianoforte (Tenore)

VERDI - I Masnadieri, riduzione per canto e pianoforte • Testo italiano

VERDI - I Masnadieri, riduzione per canto e pianoforte condotta sull'edizione critica • Testo italiano

VERDI - I Vespri Siciliani, riduzione per canto e pianoforte • Testo italiano

VERDI - Il Corsaro, riduzione per canto e pianoforte condotta sull'edizione critica • Testo italiano

Il poema The Corsair del poeta inglese Lord George Gordon Byron (1788 1824) cominciò a interessare Verdi nell'estate del 1843; la stesura del libretto venne affidata a Piave, che si mise subito al lavoro. Ma insorsero delle difficoltà, e mentre altre opere uscivano dalla penna del maestro - Attila, Macbeth, Masnadieri e Jérusalem - Il corsaro fu concluso solo nel 1848, e andò in scena al Teatro Grande di Trieste il 25 ottobre dello stesso anno, senza però che l'autore provvedesse personalmente, com'era invece sua consuetudine, alla messinscena. L'opera non ebbe buona accoglienza, ma in seguito venne ripresa a Cagliari, a Modena, al Teatro Carcano di Milano, alla Fenice di Venezia e nel 1854 al San Carlo di Napoli. Nessuna di queste rappresentazioni venne diretta dall'autore, che probabilmente non ebbe mai l'occasione di udire e vedere in teatro la sua opera.

VERDI - Il Corsaro, riduzione per canto e pianoforte • Testo italiano

VERDI - Il Finto Stanislao, riduzione per canto e pianoforte • Testo italiano

VERDI - Il Trovatore - Ah sì ben mio, per voce di tenore e pianoforte • Testo italiano

VERDI - Il Trovatore - Condotta ell'era in ceppi, per voce di mezzosoprano e pianoforte • Testo italiano

VERDI - Il Trovatore - D'amor sull'ali rosee, per voce di soprano e pianoforte • Testo italiano

VERDI - Il Trovatore - Di quella pira, per voce di tenore e pianoforte • Testo italiano

VERDI - Il Trovatore - Il balen del suo sorriso, per voce di baritono e pianoforte • Testo italiano

VERDI - Il Trovatore - Stride la vampa, per mezzosoprano e pianoforte • Testo italiano - inglese

VERDI - Il Trovatore - Tacea la notte placida, per voce di soprano e pianoforte • Testo italiano

VERDI - Il Trovatore, riduzione per canto e pianoforte condotta sull'edizione critica • Testo italiano - inglese

VERDI - Il Trovatore, riduzione per canto e pianoforte • Testo italiano - inglese

In una lettera del 2 gennaio 1851, Verdi suggerì per la prima volta il dramma El trovador di Antonio García Gutiérrez, come possibile soggetto per la sua nuova opera: "A me sembra bellissimo, immaginoso e con situazioni potenti". Una volta deciso il soggetto, il compositore iniziò la ricerca del teatro in cui allestire l'opera e, dopo varie trattative, decise di rappresentare Il trovatore a Roma. La prima rappresentazione ebbe luogo al Teatro Apollo il 19 gennaio 1853: fu un enorme successo e l'entusiasmo per la nuova opera crebbe di replica in replica; alla fine della terza recita, l'ultima alla quale Verdi era tenuto per contratto ad assistere, il pubblico gli rese omaggio con due corone d'alloro. Il resoconto di Verdi nelle lettere all'amica Clarina Maffei è eloquente: "Dicono che quest'opera sia troppo triste e che vi siano troppe morti. Ma infine nella vita tutto è morte! Cosa esiste?...". Nonostante il pessimismo di Verdi, Il trovatore circolò rapidamente in altri teatri. In effetti nessun'altra sua opera tranne Ernani godette di un successo così vasto e immediato.

VERDI - Il Trovatore, riduzione per canto e pianoforte • Testo italiano

In una lettera del 2 gennaio 1851, Verdi suggerì per la prima volta il dramma El trovador di Antonio García Gutiérrez, come possibile soggetto per la sua nuova opera: "A me sembra bellissimo, immaginoso e con situazioni potenti". Una volta deciso il soggetto, il compositore iniziò la ricerca del teatro in cui allestire l'opera e, dopo varie trattative, decise di rappresentare Il trovatore a Roma. La prima rappresentazione ebbe luogo al Teatro Apollo il 19 gennaio 1853: fu un enorme successo e l'entusiasmo per la nuova opera crebbe di replica in replica; alla fine della terza recita, l'ultima alla quale Verdi era tenuto per contratto ad assistere, il pubblico gli rese omaggio con due corone d'alloro. Il resoconto di Verdi nelle lettere all'amica Clarina Maffei è eloquente: "Dicono che quest'opera sia troppo triste e che vi siano troppe morti. Ma infine nella vita tutto è morte! Cosa esiste?...". Nonostante il pessimismo di Verdi, Il trovatore circolò rapidamente in altri teatri. In effetti nessun'altra sua opera tranne Ernani godette di un successo così vasto e immediato.

VERDI - Il Trovatore, riduzione per canto e pianoforte, copertina rigida • Testo italiano

In una lettera del 2 gennaio 1851, Verdi suggerì per la prima volta il dramma El trovador di Antonio García Gutiérrez, come possibile soggetto per la sua nuova opera: "A me sembra bellissimo, immaginoso e con situazioni potenti". Una volta deciso il soggetto, il compositore iniziò la ricerca del teatro in cui allestire l'opera e, dopo varie trattative, decise di rappresentare Il trovatore a Roma. La prima rappresentazione ebbe luogo al Teatro Apollo il 19 gennaio 1853: fu un enorme successo e l'entusiasmo per la nuova opera crebbe di replica in replica; alla fine della terza recita, l'ultima alla quale Verdi era tenuto per contratto ad assistere, il pubblico gli rese omaggio con due corone d'alloro. Il resoconto di Verdi nelle lettere all'amica Clarina Maffei è eloquente: "Dicono che quest'opera sia troppo triste e che vi siano troppe morti. Ma infine nella vita tutto è morte! Cosa esiste?...". Nonostante il pessimismo di Verdi, Il trovatore circolò rapidamente in altri teatri. In effetti nessun'altra sua opera tranne Ernani godette di un successo così vasto e immediato.

VERDI - Il Trovatore, riduzione per canto e pianoforte condotta sull'edizione critica • Testo italiano - inglese

In una lettera del 2 gennaio 1851, Verdi suggerì per la prima volta il dramma El trovador di Antonio García Gutiérrez, come possibile soggetto per la sua nuova opera: "A me sembra bellissimo, immaginoso e con situazioni potenti". Una volta deciso il soggetto, il compositore iniziò la ricerca del teatro in cui allestire l'opera e, dopo varie trattative, decise di rappresentare Il trovatore a Roma. La prima rappresentazione ebbe luogo al Teatro Apollo il 19 gennaio 1853: fu un enorme successo e l'entusiasmo per la nuova opera crebbe di replica in replica; alla fine della terza recita, l'ultima alla quale Verdi era tenuto per contratto ad assistere, il pubblico gli rese omaggio con due corone d'alloro. Il resoconto di Verdi nelle lettere all'amica Clarina Maffei è eloquente: "Dicono che quest'opera sia troppo triste e che vi siano troppe morti. Ma infine nella vita tutto è morte! Cosa esiste?...". Nonostante il pessimismo di Verdi, Il trovatore circolò rapidamente in altri teatri. In effetti nessun'altra sua opera tranne Ernani godette di un successo così vasto e immediato.

VERDI - Inni • Hymns, riduzione per canto e pianoforte condotta sull'edizione critica • Testo italiano

• Inno Popolare ("Suona La Tromba")
• Cantica ("Inno Delle Nazioni")
  

L'Inno popolare ("Suona la tromba") e la Cantica (Inno delle nazioni) sono le uniche due composizioni corali verdiane di soggetto non religioso che ci sono pervenute. Frutto di specifici incarichi, sono entrambi dei pezzi d'occasione, un genere verso il quale il compositore espresse ripetutamente disdegno. In ambedue i casi Verdi, ispirato da ideali nazionalistici, accettò tuttavia l'incarico. La storia delle due composizioni è pertanto utile a stabilire il ruolo culturale svolto da Verdi nell'Italia preunitaria.

VERDI - La Battaglia di Legnano, riduzione per canto e pianoforte • Testo italiano

VERDI - La forza del Destino - Madre pietosa Vergine, per voce di soprano e pianoforte • Testo italiano

VERDI - La forza del Destino - O tu che in seno agli angeli, per voce di tenore e pianoforte • Testo italiano

La forza del Destino - Pace pace mio Dio, per voce di soprano e pianoforte • Testo italiano

VERDI - La forza del Destino - Più tranquilla l'alma sento, duetto per soprano, basso e pianoforte • Testo italiano

VERDI - La forza del Destino - Solenne in quest'ora, duetto per tenore, baritono e pianoforte • Testo italiano

VERDI - La Forza del Destino, partitura orchestrale • Testo italiano

VERDI - La forza del Destino, riduzione per canto e pianoforte • Testo italiano

VERDI - La forza del Destino, riduzione per canto e pianoforte, copertina rigida • Testo italiano

VERDI - La Traviata - Addio, Del Passato, per voce di soprano e pianoforte • Testo italiano

VERDI - La Traviata - Libiam ne' lieti calici, per voce di soprano, tenore e pianoforte • Testo italiano

VERDI - La Traviata - Parigi o cara, duetto per soprano, tenore e pianoforte • Testo italiano

VERDI - La Traviata, partitura • Testo italiano

VERDI - La Traviata, riduzione per canto e pianoforte condotta sull'edizione critica • Testo italiano - inglese

Nella collana CRITICAL EDITION · PRACTICAL SERIES Ricordi, editore storico del grande melodramma italiano, presenta i capolavori dei maggiori operisti in testi musicali interamente rivisti secondo le fonti attualmente disponibili, dagli autografi alle edizioni a stampa, e redatti in base ai più rigorosi criteri filologici e critici. Brevi introduzioni inquadrano le notizie storiche relative a ciascuna opera.Una collana che coniuga il rigore dell’approccio critico a una veste editoriale pratica e agile.

La segreta infelicità e noia di un esilio morale, la possibilità di una innocenza nella vanità e di un riscatto nel patimento, la rovina della speranza in una irreale estasi amorosa: questa è Violetta Valery. Verdi immagina tutta la tormentata sottigliezza dell'animo di lei, e sognandone la musica ne trasfigura la sorte in una rappresentazione assoluta di dolente umanità. Una compassione insostenibile: il pubblico borghese, accecato dallo scandalo sociale di una mantenuta sulle scene, decretò un fiasco alla prima esecuzione (Venezia, Teatro La Fenice, 6 marzo 1853) - complice anche un cast inadeguato. Soltanto alla ripresa, avvenuta a distanza di un anno (sempre a Venezia, al Teatro San Benedetto), la storia di Violetta ebbe ragione di ogni scrupolo, e incontrò un consenso incondizionato.