WAGNER - L'Oro Del Reno, libretto [it/ger]

Prologo, o per meglio dire "vigilia", delle tre giornate dell'Anello del Nibelungo, L'Oro del Reno introduce nella grandiosa e complessa costruzione allegorica della Tetralogia, elaborata da Wagner recuperando in una sintesi potentemente originale i miti delle antiche saghe nordiche, nella contrapposizione/analogia con la tradizione biblico-cristiana. È una cosmogonia profondamente pessimistica, per- ché il germe della corruzione e della sofferenza alberga già negli dèi e nelle altre entità (giganti, nani) come conseguenza della loro stessa nascita, del loro distacco dalla volontà universale.

Cupidigia e ambizione di dominio spingono il nibelungo Alberich a rubare l'oro dalle acque del Reno per forgiare l'anello del potere e l'elmo dell'invisibilità; per farsi costruire l'eccelsa dimora del Walhalla, il re degli dèi Wotan non esita a promettere ai giganti la figlia Freia, dea della giovinezza, salvo ten- tare di ricorrere all'inganno per non pagare il pegno. Siamo appena al mattino del mondo, e già sono in opera le forze che porteranno alla sua distruzione. Il testo wagneriano viene riproposto nella classica versione italiana di Guido Manacorda, ancora insuperata per esiti interpretativi e formali. L'ampio corredo di note fornisce - oltre a una puntuale spiegazione del rapporto tra la musica e le parole tutti gli indispensabili riferimenti linguistici, letterari e filosofici.