Una Vita per la Musica - ALBERTO RABAGLIATI
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Una Vita per la Musica - ALBERTO RABAGLIATI

Una Vita per la Musica - ALBERTO RABAGLIATI

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Una Vita Per La Musica - ALBERTO RABAGLIATI

Disco 1

Con il complesso dei Lecuona Cuban Boys
registrazioni discografiche francesi Columbia

1)   Maria-La-O (A. Orefiche - E. Lecuonia)

2)   Antillana

3)   Sin ti

4)   Coubanakan (M. Simons - Moises)

 

 

Con orchestre italiane varie
registrazioni italiane

5)   Coubanakan (M. Simons - Moises)

6)   Vorrei volare (Parr Davies - Temanzaga)

7)   Cuore contro cuore (R. Morbelli - Prato) Con il Trio Vocale Sorelle Lescano

8)   Sweet Georgia Brown - Dolce Georgia (H.Carmichael)

9)   StardustPolvere di stelle (H.Carmichael)

10 Some of these days - Qualcuno di questi giorni (Shelton)

11 Nobody's sweetheart - La fidanzata di nessuno (Schoebel)

12 Noche de Ronda (M.T.Lara)

13 Estrellita (M.Ponche)

14 Amapola (Chamfleury-Lacalle-Sauvat-Nacho)

15 Conti dei volontari (Vitali-S.Allegra) Con Michele Montanari

16Io, tu (M. Galdieri-Don Caslar)

17 Paesello di campagna (L.L.Martelli-Castellani)

18 Che successo... che successoritmo allegro (D'Amico - G.D'Anzi)

19 Quando Semprini (sta suonando il pianoforte) (R.Morbelli - Chiocchio)

20 Tu, musica divina(A.Bracchi-G.D'Anzi) con l'orchestra di A.Semprini

 

Disco 2

1)   Brilla una stella in cielo - Madrinelita (Fouché-Perrera)
      Con il Trio Vocale Sorelle Lescano

2)   Credi, bambina, al mio cuore (Ferrero-Valabrega)

3)   Rumba azul - Chi-qui-chi-qui (E.Vasquez-A.Orefiche)

4)   Dolce sogno (M.Marchesi-G.D'Anzi)

5)   Sera (Tettoni-P.Barzizza)

6)   Sposiamoci in bicicletta (M.Marchesi-G.D'Anzi)
      Con il Trio Vocale Sorelle Lescano

7)   Visione (Chillin)

8)   Melodia di sole (Trama-Di Roma)

9)   Fascino (C.A.Rossi-V.Mascheroni)

10 Arcobaleno (A.Bracci-G.D'Anzi)

11 La vita è bella (A.Bracci-G.D'Anzi)

12 Per te (A.Bracci-G.D'Anzi)

13 Bella bruna (A.Bracci-G.D'Anzi)

14 Ho licenziato la cameriera (L.Chiosso-Pasero)

15 La scuola del ritmo (Danpa-V.Panzuti)

16 Babalu (E.Lecuona)

17 La famiglia musicale (T.Giacobetti-G.Kramer)

18 Bahia (Barroso)

19 Dormi, bambina (E.Bonfanti-Pintaldi)

19 Scoubidou (S.Distel)

Quando apparve all’orizzonte della canzone italiana nel 1939, Alberto Rabagliati rappresentò da subito un vero punto di rottura con gli stilemi in atto nel settore. Le celebri prime incisioni realizzate per la casa discografica dell’EIAR, la nota CETRA, Maria-La-O e Tabù entrambi di Ernesto Lecuona e Rumba azulChi-qui-chi-qui, se da una parte mostrarono (italianizzandoli) i trascorsi artistici e discografici di Rabagliati con il gruppo dei Lecuona Cuban Boys coi quali aveva girato il mondo per un quinquennio, insieme a Santa di Agustin Lara e soprattutto a Mi ricordi ancor, un fox che derivava dalle grandi riviste americane (questa in particolare dalla Big Broadcast of 1938 proiettato anche nei cinema nostrani) servirono a portare non solo una ventata d’aria fresca anche per il modo di cantare, del tutto nuovo, unusuale per noi, palesemente occhieggiante (se si può usare l’occhio per misurare cose riguardanti l’orecchio…) quanto era ancora proibito in Italia, ossia la musica americana ed in particolare il jazz.

    Dire che la carriera di Rabagliati esplose, alla lettera, dai grammofoni prima e dalla radio subito dopo è dire cose ovvie: dalla sua parte c’era un’indubbia bravura, ma soprattutto un timbro vocale unico, simpatico, che attraeva il gusto femminile come il miele attira l’ape. In una rara intervista che inseriremo nel secondo numero che intendiamo dedicargli, Rabagliati racconta in prima persona questo particolare tipo di popolarità, ben narrata anche nelle interviste a stampa concesse dopo la fine dell’attività.

   Nato a Milano nel 1906, si diplomò in un Istituto Tecnico del capoluogo lombardo, imparando contemporaneamente a suonare il violino e dedicandosi con scarsissimi risultati anche allo sport come corridore ciclista. Nel 1926 decise di partecipare al concorso indetto in tutta l’Europa dalla  20th Century Pictures americana per cercare l’erede del mitico Rodolfo Valentino, vincendolo inaspettatamente: ma i quattro anni trascorsi ad Hollywood non gli portarono alcun vantaggio, tanto che – costretto a tornare in Italia – si mise alla ricerca di un qualsiasi lavoro entrando casualmente nel gruppo dei Lecuona Cuban Boys che lo porteranno con loro in giro per il mondo, facendolo esibire come violinista e come cantante solista. Inciderà così i primi dischi all’estero e solo due o tre di questi saranno venduti in Italia senza che alcuno si accorga di lui, fino al 1939, quando con l’aiuto di Pippo Barzizza registrerà il primo gruppo fortunatissimo di dischi italiani per la CETRA, che ricalcheranno i suoi successi sudamericani coi Lecuona Cuban Boys: Maria-La-O lo proietterà in primissimo piano e la sua carriera come cantante esploderà – letteralemnte – da un giorno all’altro proprio grazie a queste sue incisioni.

   La radio lo renderà immediatamente popolare e gli concederà di eseguire quelle musiche americane generalmente proibite dal Regime fascista: parteciperà a riviste radiofoniche e teatrali (sempre sotto l’ambito CETRA-EIAR) anche dopo la fine della guerra esibendosi spessissimo anche per la nascente televisione (ma già nel 1939 aveva partecipato ai suoi primissimi esperimenti).

   Le 40 canzoni contenute nei due CD che accompagnano il numero 20 della nostra rivista presentano esecuzioni non molto note di Rabagliati, insieme però ad altre ancora canticchiate da parecchie persone: per ultima Scoubidou, composta da Sacha Distel e registrata da Rabagliati per uno dei 45 giri di plastica inclusi nel settimanale Il Musichiere, che nacque sulla scia del successo dell’omonima trasmissione televisiva condotta da Mario Riva. Ma per prima quel Maria-La-O incisa con i Lecuona Cuban Boys che lo fece conoscere in tutto il mondo… tranne che a casa sua!

   Come si può ben vedere, Coubanakan è ripetuto: desideravamo infatti che l’ascoltatore notasse come Angelini fosse solito modificare un originale estero per adattarlo alle qualità peculiari del suo esecutore. Così dovrebbero risultare evidenti le differenze tra uno spirito musicale latino ed uno italiano. Spiccano poi le esecuzioni in inglese di canzoni americane, registrate nel 1940. Il fatto parla da solo: provate a cercare nel catalogo CETRA del periodo qualche altra incisione del genere fa parte di qualche altro cantante… ma Rabagliati era Rabagliati, no?

(Maurizio Tiberi - Tima Club)