MERCADANTE - Virginia, cantata per Soprano e Pianoforte
Prezzo regolare €25,00 Salva Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%SAVERIO MERCADANTE - Virginia, cantata per Soprano e Pianoforte
Saverio Mercadante
Virginia
Cantata for Soprano and Pianoforte
1824
Poetry Calisto Bassi
Critical Edition Elisabetta Pasquini
Score editing Alessandro Monga
Per il testo poetico di Virginia, Mercadante si rivolse alla penna di Calisto Bassi: si era certamente occupato del poeta in relazione ai libretti delle sue ultime due opere 'viennesi', composte con ogni probabilità in quello stesso periodo (Le nozze di Telemaco ed Antiope e Il podestà di Burgos). L'episodio oggetto della cantata è tratto dal Libro III della Storia di Roma di Tito Livio (27 a.C. - 14 d.C.) e costituì la base di una commedia di Vittorio Alfieri (1777-83). […] Nel suo testo poetico Bassi ritrae un'eroina angosciata dalla rinuncia ai propri affetti e allo stesso tempo fieramente valorosa nel difendere con la vita il proprio onore; dal canto suo, Mercadante coglie in toto l'essenza drammatica della situazione, realizzando un'opera da camera di rara bellezza nella quale investe tutta la sua competenza teatrale e compositiva. Secondo il titolo autografo, Virginia è una “cantata”; infatti dietro questo termine, che agli inizi dell'Ottocento ha perso completamente il suo significato originario, si nasconde infatti una scena drammatica nella quale il pubblico contemporaneo avrebbe potuto facilmente riconoscere la struttura di una gran scena: in altri termini, un dispositivo il cui La funzione nel melodramma romantico era diventata quella di mostrare il virtuosismo della primadonna. […] Nella partitura della nostra cantata, come è ovvio, sezioni diverse nel metro e nel carattere si susseguono in modo fluido, l’una la premessa, l’altra la conclusione che se ne trae, in un continuo gioco tra azione e riflessione attraverso il quale il compositore delinea efficacemente il viaggio interiore del protagonista.
For the poetic text of Virginia, Mercadante turned to the pen of Calisto Bassi: he had certainly dealt with the poet in relation to the libretti of his last two ‘Viennese’ operas, in all probability composed during that same period (Le nozze di Telemaco ed Antiope and Il podestà di Burgos). The incident that provides the subject matter of the cantata is taken from Book III of The History of Rome by Titus Livius (27 B.C. - 14 A.D.) and was the basis of a play by Vittorio Alfieri (1777-83). […] In his poetic text Bassi portrays a heroine anguished by the renunciation of her own affections and at the same time proudly valorous in defending her honour with her life; for his part, Mercadante captures in toto the dramatic essence of the situation, producing a chamber work of rare beauty in which he invests all his theatrical and compositional expertise. According to the autograph title, Virginia is a ‘cantata’; in fact disguised by this term, which by the early 19th century has completely lost its original meaning, is a scena drammatica in which its contemporary audience would have easily been able to recognize the structure of a gran scena: in other words, a device whose function in romantic melodrama had become that of displaying the virtuosity of the primadonna. […] In the score of our cantata, as a matter of course, sections varying in metre and in character succeed each other in a fluid manner, one the premise, the other the conclusion drawn from it, in continuous interplay between action and reflection through which the composer effectively delineates the protagonist’s interior journey.
- Icilio!… Ohimè!… Perché non vieni? Recitativo
- Se di pianto inondo il ciglio Andante espressivo
- Lunge da’ miei più cari, inerme e sola Recitativo
- A cotant’opra intrepida … Per Icilio sol d’amore Allegro maestoso – Andante