PUCCINI - Sogno D'Or, per soprano o tenore e pianoforte

"Sogno d'or", su versi di Carlo Marsili, una delicata piccola pagina di carattere profondamente intimo, che ci parla dei sogni di un bimbo, fu pubblicata in "Noi ed il Mondo", nel Fascicolo di Natale dell'anno 1913, poco prima quindi dello scoppio della I° Guerra Mondiale. Più tardi Puccini riutilizzò il brano nella seconda versione de "La Rondine" , che, come è noto, fu l'unica sua opera a non essere pubblicata da Ricordi, ed è, in ogni modo, un lavoro di gran pregio, anche se ebbe, nel tempo, meno fortuna, presso il pubblico, di molte sue consorelle. L'armonia di questa piccola lirica vocale è estremamente interessante e vede l'Autore evadere gli schemi accordali consegnatici dalla tradizione classico-romantica. Puccini sembra influenzato dal colorismo timbrico Debussyano che, all'epoca, aveva già dato molti dei suoi migliori frutti che lo spirito onnivoro del Compositore Lucchese prontamente stava assorbendo, rendendoli però, in tutto e per tutto, profondamente pucciniani. La presente edizione si basa su una copia manoscritta conservata alla Biblioteca Nazionale di Firenze, in cui però sono di mano dell'Autore non solo la firma finale, ma il titolo e l'indicazione di movimento. Il brano sembrerebbe, (almeno per il momento), così completare la serie delle composizioni Pucciniane per voce e pianoforte, che sono andato pubblicando in questi ultimi anni.