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BELLAMY - Martha Argerich • L'enfant et les sortilèges
Prezzo regolare €25,00 Salva Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%OLIVIER BELLAMY - Martha Argerich • L'enfant et les sortilèges
“Genio del pianoforte”, “miracolo della natura”, “ciclone argentino”, o ancora “leonessa della tastiera”: non mancano certo le definizioni per evocare la dirompente personalità di Martha Argerich. Nata nel 1941, la leggendaria pianista argentina, applaudita sulle scene internazionali da decenni, affascina per la potenza delle sue esecuzioni e per il mistero della sua personalità. Il suo temperamento indomabile, il carattere libero e indipendente ne fanno un personaggio davvero atipico nel mondo della musica classica. In una narrazione costellata di aneddoti inediti e di sorprendenti rivelazioni, Olivier Bellamy dipana le fila di una vita ricca di eventi e di sviluppi imprevedibili: dall’infanzia in Argentina, quand’era bambina prodigio a Buenos Aires, passando per gli studi di perfezionamento dapprima a Vienna con Friedrich Gulda e quindi ad Arezzo e Moncalieri con Arturo Benedetti Michelangeli, per arrivare alle decisive affermazioni del Premio Busoni di Bolzano e del Concorso di Ginevra e all’apoteosi dello “Chopin” di Varsavia, fino agli anni più recenti, caratterizzati anche da momenti di profonda crisi, da rinunce ai concerti e ancora da trionfali ritorni... Di città in città (Buenos Aires, Vienna, Bolzano, Amburgo, New York, Ginevra, Bruxelles, Londra, Rio de Janeiro, Mosca...), attraverso i suoi colleghi musicisti, gli amori, le amicizie, il libro delinea il ritratto intimo di un’artista dalla profonda umanità. Presentazione di Carlo Piccardi - Postfazione di Stefano Biosa e Marco Bizzarini - Traduzione in lingua italiana di Stefano Biosa e Marco Bizzarini - Discografia e Videografia di Stefano Biosa - Edizione italiana a cura del Centro di Documentazione “Arturo Benedetti Michelangeli”Indice sommario: Presentazione. Una visione esistenziale della musica di Carlo Piccardi - Prologo - Capitolo I. Giardino d'infanzia - Capitolo II. L'apprendistato d'una virtuosa - Capitolo III. Il magico periodo di studi con Gulda - Capitolo IV. La prova del fuoco - Capitolo V. Primi concerti in Europa - Capitolo VI. Il primo disco - Capitolo VII. La parabola interrotta - Capitolo VIII. Il silenzio di Michelangeli - Capitolo IX. Alla ricerca di Horowitz - Capitolo X. Madre - Capitolo XI. Concorso Chopin 1965 - Capitolo XII. Grandi amori - Capitolo XIII. "Colpo di vento" - Capitolo XIV. Anime gemelle - Capitolo XV. Dispersione - Capitolo XVI. Lo scandalo Pogorelich - Capitolo XVII. Amicizie russe e morte di Juanita - Capitolo XVIII. La Via dei Pianisti - Capitolo XIX. Istituto John Wayne - Capitolo XX. Per amore del Giappone - Capitolo XXI. Ritorno al paese natìo - Capitolo XXII. Scene infantili - Postfazione. I primi anni di Martha in Italia di Stefano Biosa e Marco Bizzarini - Cronologia di Olivier Bellamy - Premi, onorificenze e riconoscimenti di Stefano Biosa - Galleria fotografica di Stefano Biosa - Repertorio - Documenti Audio e Video di Stefano Biosa - Discografia e Videografia di Stefano Biosa - Note alla Discografia e Videografia - Documentari - Indice delle etichette - Supporti Audio e Video - Indice dei musicisti - Indice dei cantanti - Indice dei cori - Indice delle orchestre - Indice degli ensemble - Indice dei luoghi - Ringraziamenti di Olivier Bellamy - Ringraziamenti del Centro di Documentazione "Arturo Benedetti Michelangeli" - Indice delle composizioni citate nel testo - Indice dei nomi contenuti nel testo - Centro di Documentazione ``Arturo Benedetti Michelangeli''
Copertina flessibile, 356 pagine

CANTÙ - Jascha Heifetz. L'Imperatore solo
Prezzo regolare €19,00 Salva Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%ALBERTO CANTÙ - Jascha Heifetz. L'Imperatore solo
Jascha Heifetz (1900?-1987) è stato il violinista più influente dopo Paganini. Con un terremoto epocale che muove dal concerto alla Carnegie Hall di New York il 27 ottobre 1917, Heifetz ha fissato le regole del violinismo moderno. La sua visione profetica e la tecnica sovrumana hanno segnato il XX secolo con un’impronta indelebile ridimensionando beniamini quali Elman e Kreisler, provocando un’ecatombe di violinisti già famosi o pronti a spiccare il volo e costringendo tutti, da Príhoda a Perlman, a ripensare il rapporto con lo strumento. Un repertorio smisurato (oltre 30 concerti sempre pronti e i cachet più alti in assoluto: sino a 10.000 dollari), 320 brani per 65 cd ad escludere i dischi non autorizzati, 150 trascrizioni composte ed eseguite con inarrivabile maestria. Un violinista che pubblico e colleghi sentono
INDICE SOMMARIO
Il miracolo e l'uomo
Heifetz e gli altri
USA, Europa e Italia Panorama uno: molti soldi e poche parole
Panorama due: fuoco e gelo
Panorama tre: senza partner e con eloquenza
Panorama quattro: detrattori
Piccolo Heifetz
Auer e i suoi allievi
Piccolo Heifetz cresce
USA: dalla Germania agli emigranti di Russia e Italia
Grande Heifetz
Tecnica e tecniche, mano sinistra e arco
In sala d'incisione
Dai trenta ai cinquant'anni
Ancora Mozart. Più Prokofiev, Sibelius e Gruenberg
Wieniawski e Vieuxtemps, Bach e Saint-Saëns
Elgar e Walton. Heifetz e Toscanini
Inediti
Sonate
Dal vivo: Beethoven, Brahms, Sibelius, Prokofiev
Concerti su misura: Korngold, Rósza, Castelnuovo-Tedesco
Trascrizioni mirabili
C'è bis e bis
Paganini senza Paganini
Scuola e musica da camera
Malinconico autunno
Freddo (tiepido) inverno
Nota e ringraziamenti
Discografia e Videografia
a cura di Marco Iannelli
Copertina flessibile, 238 pagine
TODDE - Dino Ciani. Percorsi interrotti
Prezzo regolare €20,00 Salva Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%FELICE TODDE - Dino Ciani - Percorsi interrotti
Con un Ricordo di un'amica di Nandi Ostali e un'Introduzione di Alberto Saravalle
Questo libro racconta le principali vicende di Dino Ciani, della sua vita e della sua parabola artistica, purtroppo breve, ma densa ed estremamente interessante. Musicista non convenzionale, studiò privatamente con Bianca Rodinis e Martha Del Vecchio, sua insegnante prediletta. Sotto la sua guida si diplomò quattordicenne come privatista a Santa Cecilia, col massimo dei voti. Seguì poi le lezioni di Alfred Cortot, ultimo dei suoi allievi importanti, a Parigi, a Losanna e a Siena, sin quasi alla morte del maestro nel 1962.
Dopo aver vinto il secondo premio al concorso “Liszt-Bartók”, intraprese una carriera che, gradualmente, lo portò nei principali teatri e sale da concerto. Aveva un ampio repertorio e sempre nei suoi concerti c’era un senso complessivo o un filo conduttore.
Suonò con Claudio Abbado, Riccardo Muti, Gianandrea Gavazzeni, Vittorio Gui, Thomas Schippers, John Barbirolli, Carlo Maria Giulini e tanti altri direttori.
Oltre possedere specialissime caratteristiche pianistiche e musicali («Pianista-musicista» l’ha definito il suo amico Maurizio Pollini), Dino Ciani aveva una personalità ricca e sfaccettata. Adorava l’opera lirica, della quale aveva una conoscenza molto profonda, amava il teatro, la pittura, il cinema, le arti. La sua cultura, musicale ed extramusicale era enorme, ma senza la minima ombra di saccenteria: la lettura di libri impegnativi era per lui, aiutato da una memoria straordinaria, quasi un gioco. E aveva uno spiccato senso dell’umorismo.
Furono fondamentali per lui gli anni che visse in una casa sul Lago Maggiore, luogo di studio, ma sempre aperta agli amici, musicisti e non. Qui si faceva musica: seriamente (ore ed ore a quattro mani con Nikita Magaloff e i Concerti di Mozart con Gavazzeni), e per divertimento, in serate conviviali, ripassando e cantando alla brava opere intere con Pollini ed altri amici. Poi il trasferimento in una grande villa a Sacrofano, vicino a Roma, e dopo una breve tournée negli Stati Uniti con Giulini, l’incidente e la morte.
In queste pagine, mediante ricordi e testimonianze, si cerca di delineare la personalità complessiva, artistica e umana, di Dino Ciani, senza indugiare su aspetti strettamente tecnici, nell’intento d’interessare sia gli intenditori che i semplici appassionati.
Discografia di Alberto Notarbartolo

PALMA - Gioconda de Vito. La dea del violino
Prezzo regolare €29,00 Salva Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PIERANGELA PALMA - Gioconda de Vito. La dea del violino
Martina Franca ha dato i natali ad una delle più grandi violiniste del panorama internazionale del Novecento: Gioconda De Vito, donna del profondo sud che è riuscita ad arrivare ai vertici del concertismo internazionale in un’epoca in cui essere donne non era affatto semplice. Un’artista che ha saputo esprimere nel migliore dei modi i tratti distintivi della scuola italiana: profondità di lettura, scrupolosità nei dettagli, rigore ed inflessibilità. Furtwängler, Giulini, Karajan, Fischer e Aprea, sono solo alcuni dei nomi dei partner con cui ha collaborato nella sua luminosa carriera, interrotta bruscamente da un suo volontario ritiro.
Questo libro si propone di ripercorrere le tappe più significative della sua attività artistica, indagando sul suo prematuro ritiro dalle scene e le possibili motivazioni. È un testo ricco di fotografie, carteggi e documenti rari, contiene materiale inedito, proveniente in massima parte dall’Archivio “Gioconda De Vito” della Fondazione “Paolo Grassi” di Martina Franca.
Vi sono inoltre lettere di Kubelík, Menuhin, Furtwängler, Šostakovic nonché telegrammi di Benito Mussolini e varia altra documentazione che attesta la sua vita artistica nel corso del ventennio fascista.
Completano il volume interviste ed esempi musicali che riportano diteggiature ed arcate della De Vito.
INDICE SOMMARIO
Presentazione di Salvatore Accardo
Premessa
Cronologia
- Intervista a Gioconda De Vito in occasione della consegna del premio Amadeus, Londra, 18 febbraio 1991
- “Mi pare un secolo”. Ritratti e parole di centosei protagonisti del novecento
CAPITOLO I - La scuola violinistica di Gioconda De Vito: Brevi cenni sul talento
CAPITOLO II - L'attività didattica: Intervista a Vanda De Vito
CAPITOLO III - Il ventennio fascista e l'attività artistica
CAPITOLO IV - Attività concertistica: Alcuni programmi di concerto; Una tournée; Carteggi dall'archivio storico dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia Roma
CAPITOLO V - Il duo Gioconda De Vito - Tito Aprea: Intervista a Bruno Aprea
CAPITOLO VI - Gioconda De Vito su disco: Intervista al Mo Salvatore Accardo; Durate concerti
CAPITOLO VII - Fondazione Camillo Caetani
CAPITOLO VIII - Il Toscano - Antonio Stradivari 1690
CAPITOLO IX - Archivio Gioconda De Vito: Spartiti; Intervista a Franco Punzi
Appendice
Conclusioni
Bibliografia
Indice dei nomi
Copertina flessibile, 196 pagine

LIBETTA - Musicista in pochi decenni. Idoli, opinioni, esperienze sulla strada del successo sicuro
Prezzo regolare €25,00 Salva Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%RANCESCO LIBETTA - Musicista in pochi decenni. Idoli, opinioni, esperienze sulla strada del successo sicuro
A volte capita di chiedere o di sentirsi chiedere: “Che cosa pensi quando suoni?” oppure: “Come si fa a suonare bene?”.La musica non è un catalogo di sentimenti semplici, o verbalizzabili. Attraverso l'arte, con la scelta di studiare uno strumento e attraverso l'esecuzione di un capolavoro musicale, noi riusciamo ad alludere a esperienze personali, culturali o emotive, dimostriamo la natura dei nostri atteggiamenti verso il mondo e verso gli altri. Osceno è ciò che resta, e deve restare, fuori dalla scena; ciò che un musicista pensa mentre suona fa parte di tale categoria. Se un musicista lo svela, e lo consegna non più a se stesso durante lo studio, ma al pubblico attraverso un concerto o attraverso interviste, intraprende un percorso di vita potenzialmente infinito, che il presente libro ripercorre a piccole tappe.
INDICE SOMMARIO
Prolegomeni
Capitolo I - Piacere agli altri o a se stessi. Quando di noi ci piace il fatto che seduciamo gli altri
Capitolo II - Musica aut carriera. Quando le due cose divergono
Capitolo III - Le misteriose vie delle giurie dei concorsi
Capitolo IV - Non c'è peggior sconfitto di chi non ha voluto vincere. Come procurarsi guai.
Capitolo V - Elogio dello sconfitto
Capitolo VI - L'autodisciplina, i flagellanti, gli invidiabili
Capitolo VII - Scuole, dialetti, tendenze estetiche internazionali
Capitolo VIII - Perché suonare qualcosa anziché qualcos'altro
Capitolo IX - Il mercato della musica dal vivo. Agiografia di un divo da mainstream
Capitolo X - Dovendo fare per tre, meglio fare da sé
Capitolo XI - Scorciatoie, investimenti, patrimoni e capitali
Capitolo XII - Amicizie, influenze, ingerenze
Capitolo XIII - Il talento euboico e quello eginetico
Capitolo XIV - Proust docet. La società e le gerarchie invisibili
Capitolo XV - Riforme e generazioni. Quando l'eternità non è mai abbastanza. I posteri e il loro senno. Analisi di un presumibile asse ereditario: registrazioni, articoli, stampa, testimonianze
Capitolo XV - Monadi o Fratelli?
Capitolo XVII - Warum?
Capitolo XVIII - Per una Teoria del Tutto e di altre cose ancora
Appendice
Un vocabolario del palcoscenico, da Amnesia a Zuzzurellone
Ringraziamenti
Indice dei nomi
194 pagine, copertina flessibile.