FLESCH - L’arte del violino
a cura di Clemens Wolken, Carlo Rizzari, Maximilian Simon, Nadine Contini
A cent’anni dalla sua prima pubblicazione, L’arte del violino di Carl Flesch (1873-1944) viene ora presentato in una nuova veste che condensa in un volume unico i due libri in cui originariamente era suddiviso. Come scrive Anne-Sophie Mutter nella prefazione, si tratta di un testo ancora oggi attuale e che rappresenta «l’alfa e l’omega» dell’arte violinistica, una «base imprescindibile» per un apprendimento completo dello strumento.
Questa nuova edizione risponde alla necessità di rendere l’opera di Flesch più accessibile al lettore di oggi: al tedesco ormai arcano della versione originale – e di riflesso dell’edizione italiana – viene quindi donata nuova linfa vitale permettendo anche alle giovani generazioni di violinisti di accostarsi in modo più efficace ai preziosi insegnamenti di uno dei più importanti solisti e didatti del Novecento.
Le tre parti in cui è suddivisa l’opera si servono di una prosa discorsiva ma allo stesso tempo sistematica che introduce e accoglie allo studio del violino. A tal fine, Flesch si avvale di oltre ottocento esempi musicali, raccogliendo più di duecento anni di storia della letteratura violinistica, da Corelli e Bach fino a Debussy. Il volume è inoltre denso di indicazioni e suggerimenti per un’interpretazione ricca ed efficace della partitura, sia essa per strumento solo, cameristica o con l’accompagnamento dell’orchestra. Nella sezione conclusiva, Flesch impreziosisce la sua opera con un capitolo dedicato all’insegnamento che, come afferma lo stesso autore, è anche uno degli scopi principali del libro.
Ma l’autore non fa solo questo: egli illustra in modo approfondito tutte le possibilità esecutive dello strumento, mettendo in luce un intero mondo sonoro traboccante di colori e timbri: «soltanto basandosi sulla sua analisi del “problema del suono” è possibile dar conto di tutte quelle tinte emotive e delle loro inesauribili nuances». (Anne-Sophie Mutter)