Collana di saggi su cantanti e lirica in generale del critico Angelo Sguerzi in due volumi.
2° volume: Altalene vocali - Stirpi canore - Cammei e ritratti - Ritratto di Maria Callas - La sua rivoluzione - Giulietta Simionato - Pertile, una voce magica - Romilda Pantaleoni - Giuseppina Strepponi - Il gusto dell'interpretazione vocale rossiniana del nostro secolo - Indirizzi nell'interpretazione vocale del dopoguerra in Don Carlo - Gli interpreti vocali di Aida - Fedor Chaliapine. Con numerose fotografie. Copertina flessibile, 143 pagine (1988)
In quest'ultimo volume che copre gli anni dal 1949 al 1953, Lauri-Volpi fa i conti con il suo lento addio dal palcoscenico - e lo fa nel suo modo caratteristico, franco e, naturalmente, polemico. Ma riflette anche sullo sviluppo del canto, la salute vocale e la longevità, i suoi colleghi e racconta le recite di cui faceva parte in quegli anni.
Con note di Giorgio Gualerzi, una cronologia, un elenco del suo repertorio, un elenco di città in cui ha cantato e una discografia a cura di Silvio Serbandini. Numerose fotografie. Copertina flessibile, 271 pagine (1983)
Antonio Guarnieri, Grande Orchestra Sinfonica di Milano, Grande Orchestra Sinfonica del Teatro alla Scala
01. Spontini LA VESTALE Sinfonia 02. Verdi LA TRAVIATA Preludio atto I e III 03. Verdi I VESPRI SICILIANA Sinfonia 04. Verdi OTELLO Fuochi di gioia 05. Wagner TRISTAN UND ISOLDE Liebestod 06. Catalani LA WALLY Danza delle ondine 07. Catalani LA WALLY A sera (preludio atto IV) 08. Leoncavallo PAGLIACCI Intermezzo 09. Martucci NOVELLETTA
1. Bellini I PURITANI: "O rendetemi la speme... Qui la voce" (Con Aldo Protti, Andrea Mongelli) 2. Donizetti LUCIA DI LAMMERMOOR: "Regnava nel silenzio...Quando rapita in estasi" 3. Donizetti LUCIA DI LAMMER Verranno a te sull'aueMOOR: "Lucia perdona... Verranno a te sull'aure" (con Alfredo Kraus) 4. Donizetti L'ELISIR D'AMORE: "Come sen va contento... Quanto amore..." (Con Nicola Rossi Lemeni) 5. Donizetti ANNA BOLENA: "Piangete voi?... Al dolce guidami" 6. Verdi LA FORZA DEL DESTINO: "Pace mio Dio" 7. Verdi AIDA: "Ritorna vincitor" 8. Verdi DON CARLO: "Tu che le vanità" 9. Lehar LA VEDOVA ALLEGRA: "Tace il labbro" (con Agostino Lazzari) 10. Lehar LA VEDOVVA ALLEGRA: "Vilja"
Registrazioni dal vivo / Live recordings 1957-1969
DOMENICO MANCINELLI (1721? - 1804) - Due Sonate da camera per flauto e basso
Pubblicazione del Conservatorio "N. Paganini" sui manoscritti della Biblioteca dell'Istituto • Edizione critica di Mara Luzzatto Alla base della presente edizione critica sta la convinzione che Domenico Mancinelli (1721? – 1804) sia un autore del repertorio flautistico del tutto misconosciuto, essenzialmente per il fatto che le sole composizioni minimamente note (alcune delle quali pubblicate durante la vita dell’Autore) vedono l’organico limitato a due flauti, escludendo invece il repertorio oggi più frequentato,ossia quello solistico. Una visuale più allargata del suo catalogo restituisce invece l’immagine di un compositore tutto da riscoprire, in rapporto ai contenuti musicali, e soprattutto al tipo di scrittura strumentale.
Il Duca Di Mantova - Isidoro Antonioli Rigoletto - Carlo Tagliabue Gilda - Antonietta Pastori Sparafucile - Lorenzo Gaetani Maddalena - Anna Maria Borrelli Monterone - Amedeo Liguori
Orehestra E Coro Del Teatro San Carlo Di Napoli
Direttore: Ugo Rapalo
Registrazione Dal Vivo:Napoli, Teatro San Carlo, 20 Gennaio 1956
Lodoletta - Giovanna De Liso Flammen - Orfeo Zanetti Giannotto - Giuseppe Altomare Antonio - Franco Boscolo La Pazza - Fulvia Bertoli Maud - Alessandra Rossi Trusendi Franz - Ettore Cresci La Vanard - Corinna Iustian Schmidt Un Postino - Carlo Bosi Una Voce - Carlo Bosi
Coro Cooperativo Artisti Associati, Orchestra Camerata Strumentale Massimo de Bernart
Registrazione effettuata dal vivo nel settembre 1994 al Teatro La Gran Guardia di Livorno
Ottavio Garaventa, Rita Lantieri, Barry Anderson, Giacomo Boldrini, Domenico Colaianni, Orchestra del CEL - Teatro di Livorno; Coro Cooperativa Artisti Associati; Bruno Rigacci
The first performance of I Rantzau took place at the Pergola Theatre in Florence on 10th November 1892. It was a triumphal success right from the dress rehearsal; the ovations for the composer were so great that according to the reports of the time his wife Lina fainted with emotion. On the first evening, six pieces were encored. Born under such splending auspices, the opera continued its carreer almost into the new century, but inexplicably, in its complete version, it was no longer put forward for production. And we had to wait until the celebration of the centenary of the first performance for the first new production in modern times. What was the reason for its disappearance? Whatever answers might be given, today I Rantzau has to be considered an important and delicate stage in Mascagni’s creative work. Indeed, the opera marks the saturation of the so-called “realistic” phase of the composer’s work. It highligts the consolidation of the change from the idyllic naturalism tried out in the earlier Amico Fritz, to a true experimentalism which was to lead soon after that to the pessimistic tensions of the heavy Nordic romanticism of Guglielmo Ratcliff.