Paura di esibirti? Vuoti di memoria, sudorazione delle mani, strani tic e tremolii in tutto il corpo? È questo che ti accade in pubblico o davanti ad una commissione o giuria? Che tu sia un giovanissimo pianista alle prese con i primi saggi o un più esperto musicista impegnato in esami, concorsi e concerti, questo libro allora è per te. L’autore prende spunto dalla principale letteratura pianistica per proporre un metodo di studio innovativo, accattivante e di immediata applicazione pratica, che mette al primo posto la pubblica esecuzione e riduce radicalmente l’ansia da palcoscenico.
- Strumentale/Instrumental
- Storiche/Historical
- Leggera/Pop
- Jazz
- Pianoforte/Piano
- Storia/History
- Musicologia/Musicology
- Filosofia/Philosophy
- Monografie/Monographs
- Biografie/Biographies
- Compositori/Composers
- Solisti/Soloists
- Direttori/Conductors
- Pianisti/Pianists
- Strumenti/Instruments
- Interesse Generale/General Interest
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BAHRAMI - Il suono dell’occidente • Le opere musicali che hanno fatto la nostra civiltà
Regular price €17,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%RAMIN BAHRAMI - Il suono dell’occidente • Le opere musicali che hanno fatto la nostra civiltà
Si può raccontare la musica senza note, usando solo le parole? Ramin Bahrami crede di sì. D’altra parte, con la musica e con i grandi compositori del passato ha un rapporto strettissimo, intimo: la musica è per Bahrami un fil rouge, ciò che tiene insieme la sua infanzia perfetta in una Teheran baciata dalla cultura con l’esilio seguito all’incarcerazione e alla morte del padre; la sua identità persiana con quella di uomo immerso nell’Occidente; la storia dei suoi avi, provenienti dalla Persia, dall’Europa, dalla Russia, con la sua. Nella musica, e specialmente in Bach, Bahrami ha trovato l’alfa e l’omega: la musica è il suo modo per sopravvivere, per amare, per ricordare. «Nella musica c’è la mia dignità, c’è la mia identità: c’è mio padre con il suo violino, mia madre e le sue litanie, ci sono i miei fratelli e le loro passioni, c’è il mio paese e la sua cultura, ci sono lo zoroastrismo e il cattolicesimo, che è la mia religione oggi.» Il suo sguardo – o, per meglio dire, il suo orecchio – abbraccia il suono occidentale dalle radici fino al Novecento e ne ripercorre la storia attraverso quattordici capolavori: opere fondanti e definitive che hanno creato una discontinuità, cambiando il corso del futuro. I grandi compositori ci sono tutti: da Monteverdi e Vivaldi a Stravinskij e SchÖnberg, passando per le tre B (Bach, Beethoven e Brahms), i malinconici Mahler e Rachmaninov e i rivoluzionari Strauss e Wagner. Di ciascuno si scoprono i tratti fondamentali della vita e dello stile, e si approfondisce l’opera più significativa. Il suono dell’Occidente è un affresco e uno svelamento. Dalla sua prospettiva unica, Ramin Bahrami vede con chiarezza una profonda lezione nascosta nella musica occidentale: l’arte del dialogo. «C’è spazio per tutte le voci e tutte le culture, tutte le razze e tutte le religioni. Le voci possono cantare insieme, le culture mescolarsi e dare origine a capolavori universali, che toccano le corde del musulmano e del cattolico, del buddista e del luterano. Penso che se menti umane sono state capaci di creare opere simili, innalzandosi al di sopra delle divisioni e dei particolarismi, allora esistono speranza e consolazione. Allora esiste un senso, anche nello struggimento e nel dolore.»
Copertina rigida, 153 pagine
BELLAMY - Martha Argerich • L'enfant et les sortilèges
Regular price €25,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%OLIVIER BELLAMY - Martha Argerich • L'enfant et les sortilèges
“Genio del pianoforte”, “miracolo della natura”, “ciclone argentino”, o ancora “leonessa della tastiera”: non mancano certo le definizioni per evocare la dirompente personalità di Martha Argerich. Nata nel 1941, la leggendaria pianista argentina, applaudita sulle scene internazionali da decenni, affascina per la potenza delle sue esecuzioni e per il mistero della sua personalità. Il suo temperamento indomabile, il carattere libero e indipendente ne fanno un personaggio davvero atipico nel mondo della musica classica. In una narrazione costellata di aneddoti inediti e di sorprendenti rivelazioni, Olivier Bellamy dipana le fila di una vita ricca di eventi e di sviluppi imprevedibili: dall’infanzia in Argentina, quand’era bambina prodigio a Buenos Aires, passando per gli studi di perfezionamento dapprima a Vienna con Friedrich Gulda e quindi ad Arezzo e Moncalieri con Arturo Benedetti Michelangeli, per arrivare alle decisive affermazioni del Premio Busoni di Bolzano e del Concorso di Ginevra e all’apoteosi dello “Chopin” di Varsavia, fino agli anni più recenti, caratterizzati anche da momenti di profonda crisi, da rinunce ai concerti e ancora da trionfali ritorni... Di città in città (Buenos Aires, Vienna, Bolzano, Amburgo, New York, Ginevra, Bruxelles, Londra, Rio de Janeiro, Mosca...), attraverso i suoi colleghi musicisti, gli amori, le amicizie, il libro delinea il ritratto intimo di un’artista dalla profonda umanità. Presentazione di Carlo Piccardi - Postfazione di Stefano Biosa e Marco Bizzarini - Traduzione in lingua italiana di Stefano Biosa e Marco Bizzarini - Discografia e Videografia di Stefano Biosa - Edizione italiana a cura del Centro di Documentazione “Arturo Benedetti Michelangeli”Indice sommario: Presentazione. Una visione esistenziale della musica di Carlo Piccardi - Prologo - Capitolo I. Giardino d'infanzia - Capitolo II. L'apprendistato d'una virtuosa - Capitolo III. Il magico periodo di studi con Gulda - Capitolo IV. La prova del fuoco - Capitolo V. Primi concerti in Europa - Capitolo VI. Il primo disco - Capitolo VII. La parabola interrotta - Capitolo VIII. Il silenzio di Michelangeli - Capitolo IX. Alla ricerca di Horowitz - Capitolo X. Madre - Capitolo XI. Concorso Chopin 1965 - Capitolo XII. Grandi amori - Capitolo XIII. "Colpo di vento" - Capitolo XIV. Anime gemelle - Capitolo XV. Dispersione - Capitolo XVI. Lo scandalo Pogorelich - Capitolo XVII. Amicizie russe e morte di Juanita - Capitolo XVIII. La Via dei Pianisti - Capitolo XIX. Istituto John Wayne - Capitolo XX. Per amore del Giappone - Capitolo XXI. Ritorno al paese natìo - Capitolo XXII. Scene infantili - Postfazione. I primi anni di Martha in Italia di Stefano Biosa e Marco Bizzarini - Cronologia di Olivier Bellamy - Premi, onorificenze e riconoscimenti di Stefano Biosa - Galleria fotografica di Stefano Biosa - Repertorio - Documenti Audio e Video di Stefano Biosa - Discografia e Videografia di Stefano Biosa - Note alla Discografia e Videografia - Documentari - Indice delle etichette - Supporti Audio e Video - Indice dei musicisti - Indice dei cantanti - Indice dei cori - Indice delle orchestre - Indice degli ensemble - Indice dei luoghi - Ringraziamenti di Olivier Bellamy - Ringraziamenti del Centro di Documentazione "Arturo Benedetti Michelangeli" - Indice delle composizioni citate nel testo - Indice dei nomi contenuti nel testo - Centro di Documentazione ``Arturo Benedetti Michelangeli''
Copertina flessibile, 356 pagine
BERETTA / FORNARI (CUR.) - Arturo Benedetti Michelangeli: Portraits
Regular price €45,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%SONYA BERETTA / GIACOMO FORNARI (CUR.) - Arturo Benedetti Michelangeli: Portraits
Fotografie di Enrico e Luca Pedrotti
La presente rassegna nasce come un percorso interdisciplinare (musica-arti visive) grazie all’esposizione di diversi ritratti del celebre pianista scattati da Enrico e Luca Pedrotti ai tempi del soggiorno del maestro in Trentino-Alto Adige, tra cui ne vengono presentati alcuni inediti. Si tratta di fotografie espressamente autorizzate da Arturo Benedetti Michelangeli che, schivo come era, non amava certo posare e mettere la sua figura al centro dell’attenzione. I ritratti presentati hanno fornito l’occasione per approfondire la figura del grande pianista anche in senso storico cercando di dare una visione di insieme dell’uomo e dell’artista il più possibile storicamente informata. Si tratta di un’occasione per rivedere, ‘ripulire’, approfondire tra aneddotica, cronaca ed interpretazione musicale una figura estremamente complessa ed enigmatica, nella speranza di restituire al rigore storico molte leggende — tra cui alcune pretestuose e discutibili — che hanno riguardato il maestro.
Descrivere Arturo Benedetti Michelangeli (1920-1995) in senso fenomenologico non è cosa semplice. La presente silloge si basa su un'idea forte: presentare al pubblico una rassegna fotografica di ritratti del pianista realizzati dai fotografi Enrico e Luca Pedrotti nei diversi anni della loro attività coincisa peraltro con la lunga permanenza del pianista a Bolzano (1949-1959). Il documento è di straordinaria importanza visto che Benedetti Michelangeli - come noto - non amava farsi ritrarre. Egli scelse invece proprio lo studio Pedrotti di Bolzano per lasciare la sua eredità iconografica al mondo. La presente rassegna restituisce pertanto diversi ritratti inediti messi a disposizione da Luca Pedrotti a cui si deve la genesi di questo lavoro.
I saggi che corredano questo volume sono rivelatori dei significati e dei significanti del pianista. Studiosi, scienziati, musicisti, artisti provenienti da esperienze disciplinari diverse, forniscono con il proprio apporto intellettuale un quadro originale che copre diversi e, sotto certi punti di vista, insoliti aspetti del lungo soggiorno di Arturo Benedetti Michelangeli a Bolzano. Arturo Benedetti Michelangeli: Portraits diviene quindi occasione per una retrospettiva storica in cui la figura del pianista viene approfondita sotto il profilo diacronico, artistico, filosofico, giuridico, psichiatrico ed interpretativo. Tali ritratti sono molto più che immagini, divenendo il pretesto per disegnare percorsi tematici spesso lasciati inesplorati o non sempre approfonditi in modo convincente.
Copertina rigida, rilegato con sovracoperta, 193 pagine
BOSSO - Faccio Musica. Scritti e pensieri sparsi
Regular price €18,50 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%EZIO BOSSO - Faccio Musica. Scritti e pensieri sparsi
"Mi chiamo Ezio, nella vita faccio la musica. E sono un uomo fortunato. E questa e l'unica cosa che vorrei dover dire per parlare di me."
Il Maestro Ezio Bosso è ormai un'icona dei nostri tempi. È il volto di un uomo intriso di passioni e forza d'animo; è il movimento, a tratti lieve e a tratti tempestoso, di una bacchetta che guida l'orchestra e che disegna mondi inesplorati. Il 14 maggio del 2020 Ezio Bosso si spegne nella sua casa di Bologna, a soli 48 anni. In vita non aveva mai voluto pubblicare la sua autobiografia. Ora, a un anno dalla sua morte, questa raccolta di testi inediti, che ha come modello di riferimento lo Zibaldone leopardiano - cioè un insieme di scritti sparsi di varia occasione - contiene i suoi pensieri più intimi, l'infanzia torinese e il percorso artistico nelle tante città d'Europa e del mondo; la dedizione incondizionata alla musica come espressione culturale fra le più alte, ma anche fra le più accessibili e potenzialmente democratiche grazie alla sua forte componente emozionale; il rispetto della musica e dei suoi protagonisti - pubblico incluso - come parte irrinunciabile della società civile. E poi gli ultimi tempi difficili della malattia e della pandemia nelle sue riflessioni "matte e disperatissime". Da queste pagine si evince chiaramente il pensiero di un grande compositore e direttore d'orchestra, di un grande divulgatore e intellettuale, un appassionato polemista di una società che fatica a riconoscere l'importanza di un'arte tanto sottovalutata.
Faccio Musica è un testamento di rara potenza di uno dei più importanti artisti di questi ultimi decenni.
CHIANTORE - Storia della tecnica pianistica. Prassi, repertorio, gestualità
Regular price €50,00 Sale price €49,50 Save 1%LUCA CHIANTORE - Storia della tecnica pianistica. Prassi, repertorio, gestualità
Traduzione italiana a cura di Francesco Pareti
Questa Storia della tecnica pianistica è il frutto di un lungo lavoro di ricerca iniziato nel 1994 e sfociato nel 2001 nella pubblicazione di Historia de la técnica pianística – tuttora testo di assoluto riferimento tra i pianisti in Spagna e America Latina – e nel 2019 nella pubblicazione di Tone Moves: A History of Piano Technique, revisione profondamente ampliata dell’edizione spagnola, totalmente riscritta direttamente in lingua inglese in collaborazione con Peter Russell Wix. La presente traduzione italiana dall’inglese, ulteriormente riveduta e aggiornata personalmente dall’autore, è stata realizzata da Francesco Pareti grazie a un attento studio delle versioni in entrambe le lingue.
45 immagini, 8 disegni originali e 161 esempi musicali corredano le 800 pagine di questo libro unico – la cui bibliografia comprende un totale di 710 diversi documenti – che permette di seguire la continua assimilazione di nuove risorse biomeccaniche sperimentata dalla tecnica degli strumenti a tastiera dal Cinquecento in poi e di osservare il suo rapporto con le innovazioni organologiche e i mutamenti del gusto musicale. Particolare attenzione è rivolta al ruolo fondamentale svolto dai pianisti-compositori le cui opere, ancora oggi cuore del repertorio della musica classica occidentale, recano i simbiotici segni dei rispettivi — e spesso diversissimi — approcci allo strumento.
La conoscenza delle circostanze culturali e cinestesiche in cui tali opere sono state create si rivela di estrema utilità per interpretarle, insegnarle o semplicemente ascoltarle, offrendo la possibilità di penetrare a fondo ed elaborare anche i più piccoli dettagli dell’esecuzione. La ricerca musicologica suggerisce prospettive inaspettate per arricchire la propria consapevolezza, e permette di stabilire un dialogo ‘fisico‘, corporeo e gestuale, con gli straordinari musicisti che ci hanno preceduto, molti dei quali noti ancor oggi, accanto ad altri pressoché dimenticati. L’osservazione del cammino diacronico della storia della tecnica si converte così in un entusiasmante panoramica sull’insieme delle trasformazioni vissute dalla cultura musicale occidentale negli ultimi tre secoli.
Copertina flessibile, 830 pagine
CIAMMARUGHI - Da Benedetti Michelangeli alla Argerich. Trent'anni con i Grandi Pianisti
Regular price €25,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%LUCA CIAMMARUGHI - Da Benedetti Michelangeli alla Argerich. Trent'anni con i Grandi Pianisti
“Non ci sono più i pianisti di una volta”: quante volte abbiamo sentito pronunciare questa frase da chi rimpiange una sorta di gigantesca Golden Age del pianoforte che va da Liszt e Chopin fino a Horowitz e Benedetti Michelangeli? Eppure, musicisti e interpreti che oggi mitizziamo furono a loro volta contestati o addirittura sbeffeggiati. Questo libro ha l'obiettivo di definire un quadro dei pianisti classici della nostra epoca, con spirito critico ma senza insensati disfattismi. L'autore ha l'ambizione di delineare una storia contemporanea dell'interpretazione pianistica: ben sapendo però quanto sia difficile individuare ciò che lascerà un segno e ciò che invece rimarrà inesorabilmente confinato a un'epoca o a mode passeggere. Questa è però solo una storia fra le tante possibili. A narrarla, è un giovane, Luca Ciammarughi, egli stesso pianista, conduttore radiofonico e critico musicale, profondamente innamorato della musica e del pianoforte. Sapendo che la Storia con la S maiuscola si è sgretolata in tante storie, il suo punto di vista non può che essere soggettivo, personale. Ma è un punto di vista che si nutre di tre decenni passati a suonare, sviscerare partiture, collezionare registrazioni, intervistare pianisti, ascoltarli e osservarli, talvolta persino voltar loro le pagine in concerto, cercando di instaurare un dialogo per comprendere più a fondo il rapporto fra la loro arte e la loro vita.
Prendendo come punto di partenza e di arrivo due emblemi di una concezione sublime del pianoforte, Michelangeli e la Argerich, il percorso si snoda fra celebrità come Zimerman, Sokolov, Pollini, Brendel, Ashkenazy, Argerich, Lupu, Perahia, Pletnev, Kissin e geniali outsider come Berman, Egorov, Heidsieck, Fiorentino, Freire, Engerer, Barda, Gelber, Lonquich, Angelich, Sultanov e molti altri.
Senza disprezzare il mainstream, l'autore ha svolto per anni un percorso indipendente, fondato sulla ricerca di personalità artistiche capaci di andare oltre una tecnocratica correttezza e di rivivificare quel mistero ineffabile che chiamiamo ispirazione.
Copertina flessibile, 242 pagine
CIAMMARUGHI - Soviet Piano. I pianisti dalla Rivoluzione d'Ottobre alla guerra fredda
Regular price €29,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%LUCA CIAMMARUGHI - Soviet Piano. I pianisti dalla Rivoluzione d'Ottobre alla guerra fredda
L'adolescente Horowitz vede il suo pianoforte defenestrato, il piccolo Cherkassky sente il sibilo di un proiettile che passa appena sopra la sua testa e si conficca nel muro di casa, il principino Magaloff fugge in slitta con la famiglia: tre flash di una rivoluzione che un secolo fa, con l'Ottobre Rosso, sconvolse il mondo e anche le vite di molti musicisti.
Partendo dalle reazioni di eccitazione e paura che gli artisti ebbero di fronte alla presa di potere bolscevica, questo libro ha l'obiettivo di delineare per la prima volta un quadro complessivo dei rapporti fra i pianisti classici e il regime sovietico, dal 1917 al 1991. Su uno sfondo composto dalle vestigia della Russia ottocentesca e dalla nuova temperie modernista, eroismi e drammi si intrecciano: il solitario orgoglio di Sofronickij, la ribellione di Marija Judina a Stalin, l'arresto di Neuhaus per le sue origini tedesche e quello di Štarkman per omosessualità, i tormenti interiori di Richter e Gilels, le avventure e disavventure col KGB di Aškenazi, Egorov, Berman, Rudy, Gavrilov e molti altri. Sono virtuosi, ma prima di tutto uomini, gli innumerevoli pianisti che incontriamo in quest'epoca di eroi e antieroi, cresciuti in un sistema scolastico perfetto ma poi spesso impossibilitati a varcare la cortina di ferro. Nel mistero di un'arte fiorita sotto il regime, questi artisti ci parlano di crudeltà e bellezza, dell'eterno scontro fra materialismo e spiritualità, dell'imprevedibile intrecciarsi di etica ed estetica.
INDICE SOMMARIO
Avvertenze per la lettura
Crudeltà e bellezza
Gli artisti di fronte alla Rivoluzione d'Ottobre: Eccitazione e paura - Ovunque straniero: il caso di Nikolaj Medtner
Dalla Esipova a Gol'denvejzer: vestigia pianistiche dell'età d'argento
Arte assoluta o arte proletaria?
Armi e bagagli: Horowitz, Magaloff e Cherkassky: Horowitz e il pianoforte defenestrato - Fuga in slitta del principe Magaloff - Cherkassky, il destino in un proiettile
Prokof'ev pianista e osservatore della Russia sovietica: il viaggio in Bolscevisia
Contro la decadenza borghese: musica e terrore nell'era di Stalin: Addio al pluralismo - Ritratto di una distopia: le grandi purghe - Gli enigmi del caso Šostakovič - Bastone e carota: il ritorno di Prokof'ev
Davvero Marija Judina commosse Stalin?
Dentro di sé e fuori dal mondo: Vladimir Sofronickij
Sopravvivere all'Inferno: Marija Grinberg, Anatolij Vedernikov, Rudol'f Kerer
Heinrich Neuhaus, umiliato e offeso: Contro la meccanizzazione dell'arte e dell'esistenza - Il comunismo secondo Neuhaus - L'arresto di Neuhaus - Individualità, non individualismo
Chi resta
Gli Dei: Svjatoslav Richter e Emil' Gilels: Richter, mania e melancholia - Gilels, la maschera e la verità
Persecuzione di omosessuali: Naum Starkman e Boris Zemljanskij: Naum Starkman - Boris Zemljanskij
L'era delle defezioni e il salto di Nureev: Libertà e doppiogiochismo - Exemplum: il salto di Rudol'f Nureev
Sul filo dell'equilibrista: Vladimir Aškenazi: Infanzia - Le scuole - I turbamenti del giovane trionfatore - Libertà vigilata - Verso Ovest - Radici e futuro
Macchine, eroi e uomini
Fra Stalin, Chruščëv e Breznev: fughe, resistenze, integrazioni
Jurij Egorov, ribellione e nostalgia
La vita romanzesca di Mikhail Rudy
Memorie di un gigante gentile: Lazar' Barman
Gavrilov l'iconoclasta
Fra tradizione e innovazione
Una questione aperta
Appendice: Intervista a Boris Bloch - Intervista a Boris Petrusanskij - Intervista a Bruno Monsaingeon
Bibliografia
Indice dei nomi
Copertina rigida, 368 pagine
DE MARIA - Il pianista e la paura del pubblico
Regular price €17,90 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%DE MARIA - Il pianista e la paura del pubblico • Come prepararsi alla performance e prevenire i vuoti di memoria
DI GENNARO - Glenn Gould
Regular price €13,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%CARMELO DI GENNARO - Glenn Gould - L'immaginazione al pianoforte
"Non si tratta di una biografia di Gould ma di un tentativo di inquadrare in maniera critica la figura dell'interprete, considerato e giudicato non solo attraverso l'ascolto meditato delle testimonianze video-discografiche ma anche attraverso lo studio dei numerosi scritti che l'artista canadese ci ha lasciato. In Appendice un saggio di Gould sulla registrazione e le sue prospettive" Lim - Librerie Musicale Italiana
Copertina flessibile, 156 pagine
GARBEN - Arturo Benedetti Michelangeli. Luci e ombre del perfezionismo
Regular price €35,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%CORD GARBEN - Arturo Benedetti Michelangeli. Luci e ombre del perfezionismo
Non si sa molto del grande pianista Arturo Benedetti Michelangeli. Sebbene sia disponibile una grande quantità di materiale audio (produzioni in studio e numerose registrazioni non autorizzate di concerti), la sua arte continua a lasciarci perplessi.
A differenza di qualsiasi altro pianista di spicco, nel suo modo di suonare riscontriamo una "firma musicale" contraddittoria: per molti, l'eccessiva ricerca della perfezione da parte dell'artista sostituisce una mancanza di vera profondità espressiva.
Nei 17 anni della sua attività come produttore di Benedetti Michelangeli alla Deutsche Grammophon, l'autore è riuscito a farsi un'idea dell'arte e del mestiere di uno dei più importanti pianisti del XX secolo. Ma solo raramente ha avuto accesso alla vita interiore di quest'uomo enigmatico, che pilotava meravigliosamente una Ferrari, ma era anche capace di annullare un concerto all'ultimo minuto per un motivo banalissimo. Questo libro si propone di andare oltre le questioni generali dell'interpretazione e spiegare come la psiche dell'artista, che viveva in clausura in montagna, si riflettesse nel suo complesso modo di suonare il pianoforte.
Indice sommario
1. Introduzione
2. Gli esordi della grande arte pianistica
3. Un talento definisce gli standard
4. Chopin. “Cavaliere e trageda”
5. Un piccolo gioiello di Galuppi
6. Carnaval di Schumann
7. Edvard Grieg
8. La Sonata op. 111 di Beethoven, un'opera di culto
9. Maurice Ravel, un romantico
10. L'avventura schumanniana a Parigi
11. Claude Debussy. Non un impressionista?
12. L'aspetto artigianale
13. L'imponente Sonata in la minore di Franz Schubert
14. Il severo Brahms e la Variazione
15. Sull'interpretazione
16. Piccola avventura marittima con Mozart
17. Un bilancio
Bibliografia
Indice dei nomi
Copertina flessibile, 258 pagine
GAVRILOV - Fira e Andrej. La mia amicizia con Svjatoslav Richter
Regular price €43,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%ANDREJ GAVRILOV - Fira e Andrej. La mia amicizia con Svjatoslav Richter
Memorie di un'amicizia. Con CD audio allegato: i Notturni di Chopin interpretati da Andrej Gavrilov
Traduzione di Mirco Gallenzi
Nel 1974, vincitore a soli 18 anni del concorso internazionale Čajkovskij e in seguito acclamato sostituto di un indisposto Richter al festival di Salisburgo, Andrej Gavrilov sembrava destinato a una folgorante carriera. Ma di lì a poco, su ordine dello stesso Primo segretario del PCUS, Leonid Brenev, si ritrovò isolato, gli fu impedita ogni tournée all'estero e subì persino diversi attentati alla propria vita da parte del KGB.
Solo nel 1985 riuscì finalmente a espatriare in Occidente, dove venne riconosciuto "come il più grande artista contemporaneo" (New York Times).
Questa "raccolta di testi semironici", come li definisce l'autore, non è un vero e proprio libro di memorie, ma ripercorre attraverso ricordi, riflessioni e ritratti di personaggi contemporanei, celebri e meno celebri, la "prima vita" del Maestro, il suo periodo sovietico. Una parte fondamentale del libro è dedicata all'analisi dell'amicizia - dai suoi stimolanti inizi alla mesta conclusione - che per diversi anni Andrej Gavrilov coltivò con il "principale pianista dell'Unione Sovietica", Svjatoslav Richter.
In uno stile coinvolgente e diretto, senza ipocrisie o infingimenti, l'autore traccia sulla base delle proprie esperienze biografiche un quadro artistico e filosofico del mondo culturale sovietico e occidentale, rimarcando "l'influenza micidiale e nefasta a cui era ed è soggetta la cultura, la vita, non solo nell'Unione Sovietica, ma anche nel resto del mondo".
Indice-sommario
Invece dell'introduzione - I miei parenti - Fa-Re-Do-Si - Chopin - Sull'attenti - Polen'ka - Lo spettacolo goliardico - Jurij Egorov - Lëvuka - Il concorso - Gudauta-Salisburgo - Io sono la tua esile spighetta - Seppo Karlsson - Seppo il Maligno - Seppo l'escapista - Grugni purulenti - Quetzalcoatl e Tezcatlipoca - Mark Malkovich - Ah, che marpione! - Romania - Anton - Mozart - I morti nel Salone di san Giorgio (i settant'anni di Brenev) - Il ballo - La passione secondo Händel - Le zanzarine in cima a un palloncino - Isolato - I segreti di Rajka - La caccia - Il divorzio - Ti sparo, perdio - Avvelenato - La Sonata n. 8 di Skrjabin - L'angelo della filarmonica - A Djut'kovo - Il teatro Gonzaga - La depressione - Con il grugno sull'asfalto - La nuova moquette - Un gigante - Senza una rotella, caro lei - Un vero astronauta - Il morto vivente - Nascosto nel cesso - Il protetto di Richter - L'enigma - Il terzo anno da interdetto all'espatrio - La bara con le corde - Sulla scala della Lubjanka - Il Concerto per la mano sinistra - Tigran - Soltanto insieme a te - Ho toppato - La storia con le bombette - Stalattiti sotto la pancia del pianoforte - Gidon - Caviale, vorschmack e paté di fegato d'oca - Zio enja - Ciliegia e Burattino - Gorby - Mafia - La tournée in Russia del 2010 - Il Concerto n. 1 - Nota finale
Galleria fotografica
Copertina flessibile, 338 pagine
***
Contenuto del CD:
Fryderyk Chopin - Notturni
- Notturno n. 1 in Si bemolle minore, op. 9 n. 1 (1830/32)
- Notturno n. 8 in Re bemolle maggiore, op. 27 n. 2 (1835)
- Notturno n. 20 in Do diesis minore, op. post. 1 n. 16 (1830)
- Notturno n. 5 in Fa diesis maggiore, op. 15 n. 2 (1830/32)
- Notturno n. 9 in Si maggiore, op. 32 n. 1 (1837)
- Notturno n. 4 in Fa maggiore, op. 15 n. 1 (1830/32)
- Notturno n. 15 in Fa minore, op. 55 n. 1 (1842/44)
- Notturno n. 10 in La bemolle maggiore, op. 32 n. 2 (1837)
- Notturno n. 13 in Do minore, op. 48 n. 1 (1841)
Andrej Gavrilov, pianoforte
Copertina flessibile 336 pagine
GIANNUZZI - Paul Wittgenstein, il pianista dimezzato (disponibile solo su ordinazione)
Regular price €12,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%GUIDO GIANNUZZI - Paul Wittgenstein, il pianista dimezzato • Prefazione di Piero Mioli
Il primo dicembre del 1913, Paul Wittgenstein, figlio di una delle più importanti famiglie viennesi, ha già ventisei anni, studia pianoforte con determinazione e affronta il suo primo concerto pubblico. Lo scoppio della Prima guerra mondiale, nel luglio del 1914, gli impedirà di tenerne altri, perché costretto ad arruolarsi nell'esercito imperiale.
...
Dopo il rimpatrio, nel dicembre del '16, Paul diede il primo concerto, davanti a un pubblico impressionato, ipnotizzato da quella manica destra vuota come dalla inaspettata abilità della mano sinistra.
Tascabile, 52 pagine
MOORE (BATTAGLIA CUR.) - Il pianista accompagnatore (The Unashamed Accompanist)
Regular price €28,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%GERALD MOORE (ERIK BATTAGLIA CUR.) - Il pianista accompagnatore (The Unashamed Accompanist)
Nel 1943 Gerald Moore presentava al mondo per la prima volta la figura, sino a quel momento trascurata, del pianista accompagnatore, usando provocatoriamente il termine "Unashamed", ovvero "sfacciato, privo di vergogna". Una rivendicazione, per una volta senza modestia, dell'importanza del pianista di Lieder e di musica da camera; nessuno più di lui aveva titolo a farlo, poiché era stato proprio Moore a far emergere dall'ombra delle convenzioni romantiche (che esaltavano esclusivamente il solista virtuoso) la figura dell'uomo al pianoforte non più come abile comprimario ma come coprotagonista sulla scena concertistica. Nello stesso tempo, questo volume è un imperdibile trattato di arte pianistica applicata, una sorta di aurea sintesi tra quello sulla prassi clavicembalistica di C. P. E. Bach e "L'arte del pianoforte" di Neuhaus, con preziose indicazioni di tecnica dell'interpretazione e gustosi ricordi e aneddoti personali. Nella prefazione, Erik Battaglia traccia il ritratto di Gerald Moore all'epoca di YouTube, invitando a esplorare l'oceano informatico alla ricerca di perle d'interpretazione che nel tempo non hanno perso né valore né lucentezza.
Dal sommario:
PREFAZIONE di Erik Battaglia
Moore al tempo di YouTube
IL PIANISTA ACCOMPAGNATORE
I. Partnership
II. Preparazione
III. Studio e pratica
IV. Le prove
V. Nel camerino
VI. Il concerto
VII. Cattive abitudini
VIII. Lettura a prima vista e trasposizione
IX. Accompagnamenti orchestrali
X. Canti popolari
XI. Sonate per pianoforte e violino
XII. Accompagnare gli strumenti ad arco
Conclusione
APPENDICE
Il disco celebrativo "Dedicato a Gerald Moore
INDICE DEI NOMI
Sull'autore:
Gerald Moore nacque nel Hertfordshire nel 1899 e visse gran parte della sua infanzia in Canada. Studiò alla Toronto School of Music e decise in un primo tempo di abbracciare la carriera pianistica come solista. Ritornato a Londra, Sir Landon Ronald lo ascoltò accompagnare una giovane cantante e gli consigliò di seguire la carriera di accompagnatore. E così fece, raggiungendo fama internazionale come pianista di Lieder e da camera, ma anche come scrittore e conferenziere dalla sagace arguzia. Suonò con personalità come Fëdor Chaliapin, Elena Gerhardt, Hans Hotter, Elisabeth Schumann, Eva Turner, Kathleen Ferrier, John McCormack, Pablo Casals, Léon Goossens, Janet Baker, Christa Ludwig, Elisabeth Söderström, Yehudi Menuhin, Nicolai Gedda e Jacqueline du Pré. Il suo concerto di addio al Royal Festival Hall nel febbraio del 1967 è rimasto leggendario: in quell'occasione tre cantanti particolarmente legati al pianista - Dietrich Fischer-Dieskau, Elisabeth Schwarzkopf e Victoria de los Angeles - si unirono per porgergli un commosso ringraziamento ufficiale in un concerto registrato dalla EMI. Gerald Moore ha pubblicato alcuni libri di successo, fra cui i volumi autobiografici Am I too loud?, Farewell Recital e Furthermoore, studi sui Lieder di Schubert e di Schumann e Singer and Accompanist. Dopo il ritiro dale scene portò a termine la monumentale incisione dei Lieder di Schubert con Fischer-Dieskau, dedicandosi poi all'insegnamento e alla divulgazione musicale. Visse molti anni nel Buckinghamshire con la moglie Enid, da lui definita "the perfect accompanist", e morì a Londra nel 1987.
Copertina flessibile, 126 pagine
RATTALINO - Alfred Brendel. La tartaruga
Regular price €19,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PIERO RATTALINO - Alfred Brendel. La tartaruga
La plurisecolare storia del concertismo ha visto apparire vari fanciulli-prodigio che sono poi diventati grandi pianisti e vari altri che grandi non sono diventati, ed ha visto diversi adolescenti-prodigio che in genere hanno poi confermato tutte le promesse. Molto rari sono stati invece i, diciamo così, anziani-prodigio, i pianisti che dopo essere stati ottimi professionisti del concertismo sono diventati in età non più verde interpreti di portata storica. Il caso più noto è senza dubbio quello di Artur Rubinstein, superdotato pianista che solo quand’era ormai sulla settantina, dopo avere faticosamente conquistato e consolidato una posizione di grande spicco nel concertismo, non perdette l’ultimo treno per assicurarsi una analoga posizione anche nella storia dell’interpretazione. Alfred Brendel, nato nel 1931, si impose fin dal 1955 come un professionista solidissimo a cui una casa discografica poteva affidare grosse e gravose imprese, e che poteva apparire onorevolmente nelle sale da concerto di tutto il mondo. Ma solo dopo aver compiuto i quarant’anni egli cominciò a farsi veramente notare e solo quand’era oltre la cinquantina acquistò lo status di protagonista, di star. Nel 2008, al culmine della carriera, Brendel annunciò improvvisamente il ritiro dal concertismo e diede l’addio al suo pubblico con una tournée nei principali paesi da lui più frequentemente toccati. L’imponente massa del lascito discografico permette di seguire Brendel in tutta la sua evoluzione di artista, e la documentazione sonora è supportata anche da una tutt’altro che secondaria attività di saggista. Figura singolare, dunque, ma figura di assoluto rilievo che già fin d’ora può essere vista in una prospettiva storica, come ultimo episodio nella serie Grandi Pianisti della Zecchini Editore che, essendo stata aperta da Ignaz Jan Paderewski, copre più di cent’anni di storia dell’interpretazione. Discografia a cura di Luca Segalla
RATTALINO - Alfred Cortot
Regular price €19,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PIERO RATTALINO - Alfred Cortot - Il sosia
Biografia con discografia (a cura di Luca Segalla). Alfred Cortot, nato a Nyon nel 1877, non dimostra fin da bambino, al contrario di quasi tutti gli altri grandi pianisti, alcuna particolare predisposizione per la musica, ma siccome i suoi genitori desiderano che diventi un compositore e un virtuoso, ci si mette d'impegno per accontentarli. Si trasferisce a Parigi quando ha nove anni, si iscrive al conservatorio, percorre un cursus studiorum che solo alla fine si impenna verso posizioni di rilievo e si diploma a diciannove anni. Si reca subito a Bayreuth e non pensa ad una carriera di pianista ma di direttore, di direttore wagneriano, e nel 1902 corona questo suo sogno presentando per la prima volta a Parigi il Crepuscolo degli dei. L'impresa, artisticamente coronata dal successo, è però economicamente disastrosa, e Cortot, che se ne era assunta la responsabilità, si trova carico di debiti. Per saldarli ritorna a fare il pianista e sviluppa fino al 1914 una buona carriera internazionale, sia da solo che in trio con Jacques Thibaud e Pablo Casals. L'esplosione della sua fama avviene però nel dopoguerra con una serie di tournée negli Stati Uniti che lo rilanciano in Europa. Ha fondato nel 1919 una sua scuola e vi insegna, riprende a dirigere, tiene conferenze, pubblica saggi ed edizioni commentate delle opere degli autori che predilige. Durante la seconda guerra mondiale lavora intensamente per il governo di Vichy, procurandosi così l'accusa di collaborazionismo. Muore a Losanna il 15 giugno 1962.
Tascabile, 200 pagine
RATTALINO - Artur Rubinstein • Lo sciupafemmine
Regular price €15,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PIERO RATTALINO - Artur Rubinstein • Lo sciupafemmine
Tra il 1968 e il 1980 Artur Rubinstein, nato nel 1887, scrive l’autobiografia mettendo insieme milleduecento pagine nelle quali non solo racconta di sé ma dipinge un personaggio da consegnare alla storia, un personaggio che, dotato da Madre Natura di enormi potenzialità, passa lentamente dalla dissipazione all'autocoscienza ed infine alla saggezza. Questo percorso è in sostanza veritiero. E tuttavia il personaggio è costruito - sagacemente costruito - attraverso la smussatura di molti angoli e attraverso la messa in ombra o la soppressione o l’enfatizzazione di certi particolari. L’autobiografia non è agiografica, questo no, ma la realtà dell'uomo e dell'artista è un po’ più complessa e un po’ più contradditoria di come vi appare. In fondo, però, Rubinstein stesso ci dà la chiave per capirlo veramente, più che in milleduecento pagine, in due frasi che pronuncia in un convegno e che cita di passata nell'autobiografia: “Amando la vita come io l’amo, sono pervenuto alla conclusione che i brutti periodi sono necessari affinché ci si possa rendere conto di quanto sia meravigliosa e interessante. Le mie decisioni sono sempre state il frutto di una scelta fra due alternative e alla fine è sempre stata la spinta della passione ad avere la meglio”. Ciò vale sia per l'uomo che per l'artista, anzi, per il concertista che resta sulla scena per ben settantasei anni, dall'esordio a Berlino nel 1900 all’ultimo recital a Londra nel 1976. La passione guida il cammino di Rubinstein, e alla sua passione. Discografia a cura di Marco Iannelli.
Copertina flessibile, 216 pagine
RATTALINO - Artur Schnabel
Regular price €15,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PIERO RATTALINO - Artur Schnabel - L'inventore
Nato nel 1882 in una sperduta e povera cittadina della Slesia austriaca da una famiglia ebrea della piccola borghesia, Artur Schnabel, grazie all'ostinato impegno di una madre ambiziosa, si formò a Vienna con uno dei maggiori didatti di ogni tempo, Theodor Leschetizki, e a contatto con un circolo di personalità che facevano corona intorno a Johannes Brahms. Ma appena ultimati gli studi di pianoforte e di composizione lasciò Vienna e si stabilì a Berlino, dove rimase fino all'avvento al potere di Hitler nel 1933. Molto stimato in Germania e poco noto nei paesi limitrofi, Schnabel svolse fino alla metà degli anni venti una dignitosa attività concertistica come solista, collaboratore di cantanti, componente di duo e di trio con archi, e praticò anche con passione la composizione. L'esecuzione a Berlino di tutte le Sonate di Beethoven nel 1927 e di un poderoso ciclo schubertiano nel 1928 lo imposero alla attenzione internazionale e la sua carriera spiccò il volo. Emigrato nel 1933, Schnabel si stabilì a Londra, insegnando fino al 1939 a Tremezzo sul Lago di Como, dove passava l'estate. Restò fino al 1946 negli Stati Uniti e si divise poi fra l'Europa e l'America senza mettere più piede nella Germania che, come disse alteramete, lo avrebbe accolto soltanto perché era stata sconfitta in guerra. Schnabel è passato alla storia come interprete fra i maggiori di Mozart, di Beethoven, di Schubert, cioè di Vienna, di una civiltà che si specchiava però per lui nel mito di un umanesimo senza ombre oscure, non nella Vienna attuale. Uomo di alte e profonde convinzioni artistiche e morali, ma dogmatico, non dialettico nel sostenerle, Schnabel, che raccolse e raccoglie sia tributi di ammirazione incondizionata che riserve critiche, fu senza dubbio una delle più forti e originali personalità dell'interpretazione musicale nel Novecento. Con repertorio e discografia.
Tascabile, 152 pagine
RATTALINO - Arturo Benedetti Michelangeli. L'Asceta
Regular price €15,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PIERO RATTALINO -Arturo Benedetti Michelangeli. L'Asceta
La leggenda di Arturo Benedetti Michelangeli comincia con la frase che il grande Alfred Cortot pronunciò quando il diciannovenne pianista di Brescia vinse il Concorso di Ginevra: “È nato un nuovo Liszt”. Se non propriamente un nuovo Liszt si era rivelato in quel momento uno tra i maggiori genî che il pianoforte abbia conosciuto. Ma la carriera di Arturo Benedetti Michelangeli non fu soltanto un tranquillo susseguirsi di trionfi: i trionfi vennero invece conquistati pagando un prezzo durissimo in termini di perenne ricerca della perfezione, di una perfezione che si collocava al limite estremo, e forse oltre, delle capacità umane. Una vita gloriosa e tormentata, una battaglia costante per superare se stesso, un destino di infelicità segnano il cammino di un artista al quale faceva difetto una sola delle molte qualità che secondo Ferruccio Busoni sono necessarie al concertista, il “dominio sulle proprie sensazioni in condizioni di ambiente irritanti”. Repertorio a cura di Stefano Biosa e Marco Bizzarini Discografia di Stefano Biosa
Copertina flessibile, 164 pagine
RATTALINO - Claudio Arrau: Il filosofo
Regular price €15,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PIERO RATTALINO - Claudio Arrau: Il filosofo
Nel 1926 un pianista russo di ventitre anni, Vladimir Horowitz, esordisce a Berlino. Ad ascoltarlo, in prima fila, c'è un pianista cileno di ventitre anni, Claudio Arrau, accompagnato dalla madre sessantaseienne. Ascoltano, madre e figlio, e restano senza fiato. Si avviano verso casa, e quando arrivano la madre dice al suo ragazzo di mettersi a studiare perché “lui suona meglio di te”. Da Berlino la carriera di Horowitz prende il volo: Parigi lo consacra, l’Europa lo applaude, gli Stati Uniti lo accolgono nel 1928 e ne fanno una star. Arrau vince nel 1927 un concorso a Ginevra e comincia a costruirsi una carriera. Lavora, si afferma molto lentamente, la sua velocità di apprendimento è talmente favolosa da permettergli di mettere insieme un repertorio sterminato, è stimato ma non ha charme. Nel 1941 lascia Berlino, dove era vissuto per trent’anni, e si stabilisce negli Stati Uniti, di cui diventerà cittadino nel 1979. È in grado di sostenere centoquaranta concerti all’anno, e lo chiamano dappertutto, eppure è soltanto un solido professionista di caratura internazionale, non una leggenda vivente com'è invece diventato il suo coetaneo Horowitz. Ha quasi sessant’anni, Arrau, quando la Philips gli affida la registrazione di tutte le sonate di Beethoven. E nel momento in cui scompare a ottantacinque anni Wilhelm Backhaus, Claudio Arrau gli subentra come beethoveniano deputato. Per vent’anni - morirà ottantottenne - sarà un leader dell’interpretazione pianistica e non lascerà il suo sigillo solo su Beethoven ma anche su una mezza dozzina di altri grandi autori. Il suo lungo inseguimento di Horowitz si è concluso, e di fronte alla storia saranno pari. Discografia a cura di Marco Iannelli
Tascabile, 152 pagine
RATTALINO - Ferruccio Busoni
Regular price €15,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PIERO RATTALINO - Ferruccio Busoni - Il mercuriale
Breve biografia con repertorio e discografia a cura di Marco Iannelli.
Tascabile, 152 pagine
RATTALINO - Friedrich Gulda
Regular price €15,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PIERO RATTALINO - Friedrich Gulda - Lo scandalistico
"Friedrich Gulda (1930-2000) è una figura di utopista ma anche una figura tragica. Messosi prepotentemente in luce a sedici anni, già celebre a venti e osannato nell'Europa occidentale come nelle due Americhe e in Giappone, Gulda non era soddisfatto del suo lavoro perché sentiva che il pubblico dei concerti era quantitativamente troppo poca cosa rispetto al pubblico della musica. Il recital, nato con Liszt per un pubblico interclassista, era diventato poi un'istituzione della borghesia. E per Gulda il concerto era una gabbia, egli detestava di presentarsi con addosso il frac, che non era più un abito da sera comunemente adottato ma una divisa, e di suonare per un pubblico che a suo giudizio assisteva al concerto come ad un rito. Pur proseguendo nella carriera che gli dava da vivere, Gulda trovò la sua evasione e la sua ragione di vita, come pianista e saltuariamente come sassofonista, nel jazz, che esaltava la sua creatività e che si rivolgeva ad un pubblico molto più vasto. Negli anni sessanta tentò la strada dell'accostamento dei due mondi - "classico", nella prima parte del recital, jazz nella seconda - fallendo clamorosamente nel duplice scopo di portar aria nuova al pubblico tradizionale e pubblico nuovo alla musica classica. Riuscì invece ad interessare il pubblico dei concerti sinfonici non tanto con il jazz puro, quanto con il suo che accostava stili diversi e che era in sostanza post-moderno, seguito da un concerto di Mozart. Ma anche questa esperienza non fu di lunga durata. Negli ultimi anni tentò l'accostamento della musica classica e della disco-music, trasformando la sala da concerto in una discoteca. Quando morì, tutte le sue iniziative avevano avuto sì un successo di scandalo, ma non avevano provocato alcun mutamento nel costume concertistico, e la "rigenerazione" del classico attraverso il jazz si era dimostrata alla fine una pura utopia, sincera sì, ed anche sofferta, ma intellettualistica." Contiene discografia a cura di Marco Iannelli.
Tascabile, 151 pagine
RATTALINO - Glenn Gould
Regular price €15,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PIERO RATTALINO - Glenn Gould - Il bagatto
Biografia con repertorio, discografia e una videografia a cura di Stefano Biosa.
Tascabile, 200 pagine
RATTALINO - Jan Ignace Paderewski
Regular price €15,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PIERO RATTALINO - Jan Ignace Paderewski - Il patriota
Molto tempo prima che un attore diventasse presidente degli Stati Uniti, un pianista era stato presidente del consiglio dei ministri e ministro degli esteri di un paese, la Polonia, che dopo più di cent'anni riconquistava l'indipendenza. Il Trattato di Pace che venne firmato a Versailles il 28 giugno 1919 reca anche il nome di Ignaz Jan Paderewski, che era sì poliglotta - cosa molto opportuna, per un ministro degli esteri - ma che in fatto di diplomazia era tanto fervoroso quanto inesperto. Paderewski non riuscì ad ottenere la nuova Polonia quale l'aveva sognata, si dimise sei mesi dopo aver firmato il Trattato di Versailles, divenne rappresentante del suo paese presso la Società delle Nazioni e nel 1921 chiuse la parentesi politica della sua lunga carriera. Perché la Polonia mandò un pianista a rappresentarla a Versailles? Perché era il solo personaggio polacco, dopo l'autore del Quo vadis Henryk Sienkiewicz, scomparso nel 1916, che godesse di una fama e di un prestigio internazionali indiscutibili. Grande pianista - si discuteva se fosse il più grande o se fosse da porre alla pari con Liszt - ma anche accanito patriota, Paderewski non aveva lasciato cadere nessuna occasione per riaffermare il diritto della Polonia a ridiventare stato e nazione, e per la Polonia aveva affrontato molti sacrifici. Poco prima di morire, nel 1941, quando la Polonia era stata nuovamente spartita fra tedeschi e russi, egli disse, a chi gli chiedeva di suonare: "Non posso suonare. Non suonerò fino a che il mio paese non sarà libero". Che cosa resta oggi, dell'utopia di Paderewski? Che cosa resta, della sua arte? La ricostruzione della sua vita, dei suoi trionfi e delle sue sconfitte, è l'epopea di un moderno eroe, di un cavaliere dell'ideale, e del solo pianista capace di fare il sold out nell'enorme spazio - sedicimila spettatori - del Madison Square Garden di New York. Discografia a cura di Marco Iannelli.
RATTALINO - Josef Hofmann
Regular price €15,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PIERO RATTALINO - Josef Hofmann - La sfinge
Piccola biografia di Josef Hofmann. "Ci sono tre pianisti, da me incontrati nel corso degli anni, che hanno ascoltato Josef Hofmann al vertice della carriera. Earl Wild ha riconosciuto che lo stile di Hofmann ha esercitato su di lui una grande influenza permettendogli di ottenere una tecnica fluida e flessibile: 'Le sue interpretazioni erano sempre caratterizzate da grande logica e bellezza.' Jorge Bolet ha ammesso che ogni volta che sentiva Rachmaninov o Hofmann, pensava sempre a se stesso: 'Ogni nota che suonano - è così che mi piacerebbe suonarla.' Shura Cherkassky, l'allievo più famoso di Hofmann, mi disse che nessuna registrazione fatta da Hofmann era in grado di riprodurre con fedeltà il suo suono unico." (J. Nicholas). Contiene repertorio e una discografia a cura di Marco Iannelli.
Tascabile, 151 pagine
RATTALINO - La Testa Del Serpente Ossia Manualetto Del Pianista Per Passione
Regular price €25,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%RATTALINO - La Testa Del Serpente Ossia Manualetto Del Pianista Per Passione
La musica dal vivo – quella che chiamiamo classica usando un po’ a sproposito un termine che è diventato fin troppo polivalente – si trova oggi nella condizione di un piccolo esercito che, rifugiatosi in una città-fortezza, resiste all’assedio di due potenti nemici, l’Esercito della Rete e l’Esercito dell’Intelligenza Artificiale. La città resiste eroicamente, ma sa che nessuno arriverà a soccorrerla e constata invece che i viveri cominciano a scarseggiare, che l’acqua è stata razionata, che le munizioni si vanno esaurendo. Gli assediati capiscono allora di dover preparare il piano di una sortita da “o la va o la spacca”, una sortita che miri a rompere l’assedio, a riprendere l’iniziativa e a concludere la guerra con un compromesso soddisfacente e onorevole per tutti. Usciranno perciò dalla città non come combattenti ma come messaggeri di pace, armati di rose e garofani, non di spade e lance.
Usciamo di metafora. Questo libro parte dalla premessa che la musica dal vivo non è stata in grado di contrastare la concorrenza della rete e che oggi è insidiata da tre gravi problemi, interdipendenti: il reperimento di fondi, l’assottigliarsi delle presenze del pubblico, la limitata creatività della interpretazione, e quindi il limitato appeal del prodotto che viene messo sul mercato. L’interpretazione ha percorso durante il Novecento il cammino di una grandiosa utopia: applicarsi a scoprire e trasmettere al pubblico il pensiero del compositore, e quindi l’autenticità dell’opera. E ha conseguito risultati di assoluto valore. Ma quei risultati sono stati conservati nelle registrazioni e sono oggi disponibili in rete, e una parte del pubblico esistente si sta orientando in tal senso e, soprattutto, il numerosissimo pubblico potenziale che alla rete si è già rivolto non passa alla musica dal vivo.
Il piano di pace consiste nello spostamento dalla realizzazione del pensiero alla realizzazione dell’emozione che squassò il compositore mentre creava la musica, mentre cioè cascava in quello stato di divina follia che, come ci insegnò Platone, è l’arte. La sortita viene proposta ai pianisti per passione, professionisti e dilettanti, che si sentono impegnati a operare non in una terra di fede condivisa ma in una terra di missione.
Indice sommario
- Un libro giusto nel momento che non avremmo mai voluto vivere di Luca Chiantore
Manualetto del pianista per passione
- La testa del serpente e la coda del drago
- Chi mal comincia
- Chi ben comincia
- Il tocco longitudinale
- Musica, maestro!
- Problemi di metodologia
- Tecnica pura e tecnica applicata
- Il tre più due della tecnica applicata
- I corollari della tecnica applicata
- Primo seguito dei corollari
- Secondo seguito dei corollari
- L'applicazione del tre più due
- Ultime aggiunte alla tecnica applicata
- Il latreutico e il pastorale
- I piani e i percorsi di studio
- L'interpretazione secondo la scienza e la storia
- Dalla storia alla attualità
- La musica e la sua notazione
- “Con una certa espressione parlante”
- L'errore di Cartesio
- Analisi e sinestesia
- Dall'artigiano al poeta
- Le tipologie dell'interprete
- Il Ministero dell'interpretazione
- Direzione generale della poetica
- I suoni-parole
- Direzione generale dello stile
- Lettura e declamazione
-. La guerra dei mille anni
- Teoremi e corollari dello stile
- La teoria di Leibowitz
- Il casus belli dell'Appassionata
- Direzione generale della tecnica
- Direzione generale della gestualità
- Intellettualismo, sentimentalismo, e?
- La “Carta dei diritti della musica classica dal vivo”
- Congedo
Appendice
Ragguaglio sulla terza era dell'interpretazione
Tre ere
- La preistoria
- La prima era: i valori fondativi
- La prima era: l'interpretazione
- La seconda era: i valori fondativi
- La seconda era: l'interpretazione
- La terza era: i valori fondativi
- La terza era: l'interpretazione
- Postilla realistica e non polemica
- Quattro sceneggiature del RecitarSuonando: RecitarSuonando
- Beethoven: dalla quotidianità alla trascendenza
- Chopin: i valori traditi e riconquistati
- Da farfallone amoroso a implacabile totem: eros e thanatos nella vita di Schumann
- Debussy: infanzia infelice e ansia di promozione sociale
Copertina flessibile, 172 pagine
RATTALINO - La testa, il cuore, la pancia e altri saggi sulla musica
Regular price €25,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PIERO RATTALINO - La testa, il cuore, la pancia e altri saggi sulla musica
Il volume raccoglie scritti di vario tipo – saggi, recensioni, programmi di sala – composti fra il 2009 e il 2021, e delinea nel suo insieme, seppure in modo discorsivo, una teoria della interpretazione, del concertismo, della divulgazione, della funzione sociale della musica, e una previsione dei problemi che dovranno essere affrontati quando, una volta assicurata la immunità di gregge, emergeranno con forza i sommovimenti tellurici che l’imperversare del virus ha provocato nella economia. Per almeno dieci-dodici anni la società dovrà affrontare una specie di economia di guerra. E la musica dal vivo dipende disgraziatamente dalle elargizioni di pubblico denaro, pubblico anche nel caso degli sponsor, che non sono mecenati e che nella quasi totalità dei casi danno alla musica ciò che lo Stato permette loro di detrarre dalle tasse.
Stretta nella morsa di una condizione aleatoria di sovvenzionamento, la musica dal vivo potrebbe estinguersi o, più probabilmente, trovarsi ridotta a poche istituzioni mantenute in vita per ragioni di prestigio o di rappresentanza. Per sopravvivere, e in realtà per rifiorire, la musica deve diventare un bene comune che appartiene alla collettività, non, come avviene oggi, a una esigua parte di essa. E per arrivare a questo risultato sarà necessario, sostiene l’Autore, ripensare radicalmente la poetica, lo stile e la tecnica per inventare una scienza della comunicazione che si riallacci idealmente alle origini del concerto sinfonico pubblico e del concerto solistico pubblico, al Mendelssohn direttore d’orchestra, al Liszt pianista, al clima di fervida utopia che precedette i moti rivoluzionari del 1848 e che fu progressivamente rimodellato già a partire dal 1850.
Il cammino intrapreso nel 1850, spalmato su un periodo di centocinquant’anni, è giunto con il nuovo millennio al capolinea. Il cammino inverso è iniziato. Ma non potrà durare per centocinquant’anni. Se il suo passo sarà pachidermico la musica dal vivo sarà sostituita dalla musica in rete. E la rete non crea socializzazione ma solipsismo, e non svolge quella educazione alla emotività che è una prerogativa della musica dal vivo. La pandemia ha fatto sì che tutti si accorgessero di quanto siano importanti le lezioni scolastiche fatte in presenza, non in videoconferenza. È una indicazione, preziosa, della strada da percorrere. E non vale soltanto per i giovani: rispolveriamo l’educazione permanente!
Dall'indice sommario:
PARTE I - FRA CRITICA E SOCIOLOGIA
La testa, il cuore, la pancia • La danza di tre numeri • Sul filo della memoria • Scientifico o empirico? • La danza delle parole • Il lancio dell'OPA • Quattro teoremi • Le tensioni • Tensioni e didattica • Il quinto teorema • S'accomodasse pure, caro Futuro • Plot e Drama nella musica dal vivo • "Uno dei nostri"? • Uomo d'azione • Inventare il plot • Plot d'autore • Natura del plot • Pensiero vs azione • The Unanswered Question • Recitar suonando Oportet • Musica colta e musica di confine • I dolori del giovane Felix • Eintritt • Verrufene Stelle • Freundliche Landschaft • Abschied • Chopin fra il micracosmo e il macrocosmo
PARTE II - BEETHOVEN
I poteri forti • Il fido destriero • Il cosmo pianistico • Struttura stellare e drammaturgia neotestamentaria nelle Variazioni op. 120 • Il moderno e l'antico nelle Sonate per pianoforte • Beethoven entre deux âge • Badura-Skoda entre deux instruments • Deux âges • Santità e fraternità • Per "Sorrisi e Canzoni" • Beethoven nel suo e nel nostro tempo • I pianoforte, jolly della musica • L'opera è sempre l'opera • Emigranti ed esuli
Copertina flessibile, 192 pagine
RATTALINO - Liszt pianista. Tecnica e ideologia
Regular price €20,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PIERO RATTALINO - Liszt pianista. Tecnica e ideologia
Del pianista Liszt si è parlato e si parla molto spesso, rilevandone le straordinarie doti, lo straordinario successo, la straordinaria invenzione del recital che ha arricchito e modificato il panorama della vita musicale, la straordinaria costellazione dei suoi allievi. Ma il Liszt pianista non è in realtà monolitico, come non lo è il compositore, la sua evoluzione fu molto profonda e lo portò di volta in volta su posizioni ideologiche e culturali che, pur nella fondamentale coerenza della loro successione, sono in contrasto l’una con l’altra. Dopo un breve capitolo introduttivo l’Autore fissa e analizza in quattro tappe il cammino di Liszt: la fase Biedermeier, la fase rivoluzionaria, la fase illuministica, la fase visionaria. Mancando del tutto i documenti storici dell’arte sonora di Liszt non è possibile raggiungere alcun risultato critico accertabile e accertato e verificabile dal lettore. Ma l’insieme delle testimonianze storiche indirette permette di giungere all’ipotesi che Liszt sia stato il maggiore fra gli artisti che si sono dedicati alla tastiera del pianoforte e che la sua ideologia rivoluzionaria, attenuata da lui stesso e successivamente corretta o, per meglio dire, deviata dai suoi successori, presenti germi ancora vitali che potranno essere ripresi e sviluppati. In definitiva, la tesi di fondo del volume è che il pensiero di Liszt non appartenga solo alla storia ma anche all’attualità e che, in quanto tale, possa ridiventare operativo.
Copertina flessibile, 155 pagine
RATTALINO - Sergej Rachmaninov • Il tataro
Regular price €15,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PIERO RATTALINO - Sergej Rachmaninov • Il tataro
La vita di Rachmaninov è nettamente divisa in tre distinti periodi. A nove anni egli entra in conservatorio, abbandonando per ragioni di famiglia un altro cammino che per lui, appartenente all’aristocrazia russa, era stato prefissato. A diciannove anni termina gli studi con un brillantissimo esame di diploma in composizione che fa seguito ad un brillante diploma in pianoforte. A vent’anni comincia la carriera del compositore e del pianista che esegue le sue composizioni, e in quanto tale, dopo faticosissimi inizi, si afferma in tutto il mondo. A quarantaquattro anni, in seguito alla Rivoluzione d’Ottobre, perde ogni avere ed ogni certezza, emigra, e sceglie di ricominciare tutto da capo ma come pianista-interprete. Entra rapidamente nel ristretto cerchio dei dominatori della vita concertistica e vi resta per il resto della sua vita. Diciannove anni di preparazione, venticinque anni come compositore, ventisei anni come interprete, sempre osannato dal pubblico, spesso osteggiato dalla critica che vede in lui, sia come creatore che come interprete, solo un tardo epigono del romanticismo. Oggi queste prospettive si sono rovesciate: il Rachmaninov compositore appartiene a pieno diritto alla storia musicale del Novecento e il Rachmaninov interprete è un maestro con cui bisogna e bisognerà ancora fare i conti. Discografia a cura di Stefano Biosa.
Copertina flessibile, 160 pagine
RATTALINO - Sviatoslav Richter
Regular price €15,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PIERO RATTALINO - Sviatoslav Richter - Il visionario
Richter, "tedesco" per la carta d'identità, è più russo di qualsiasi russo quando si tratta di palesare attraverso l'arte l'appartenenza ad una civiltà. Russo, ed orgoglioso di esserlo. Russo, non specialista della musica russa. La carriera di Richter è singolare non solo perché cominciò a svolgersi in tutto il mondo quando lui aveva ormai quarantacinque anni. È singolare anche prima, anzi, è persino singolare che sia esistita quale fu. La creatività di Richter, che in senso lato era quella dello storico perché veniva esercitata su testi storici, era del resto sempre all'erta e trovava spunti fecondi dappertutto..., tranne che in Mozart, in cui la sua poetica non si scostava sensibilmente dalla tradizione neoclassica degli Schnabel e dei Fischer. Richter era uno che eruttava idee ma che poco si preoccupava della loro diffusione. Il libro è impreziosito dal repertorio e dalla discografia, curata da Stefano Biosa.
Tascabile, 240 pagine
RATTALINO - Vladimir Horowitz • Il mattatore
Regular price €15,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PIERO RATTALINO - Vladimir Horowitz • Il mattatore
Mattatore. O showman. Ma showman non è abbastanza, per Horowitz. Artur Rubinstein era showman, era uomo di spettacolo entusiasmante ed emozionante. Horowitz era più che uno showman, era entusiasmante, era emozionante, ed era inoltre... elettrizzante, ma nel senso in cui Paganini parlava del suo personale «elettricismo» in tempi nei quali dell'elettricità si sapeva ben poco, nei quali l'elettricità rappresentava ancora un mistero arcano. Ascoltare due note fatte da Horowitz e sentire un brivido che ti correva lungo la spina dorsale era tutt'uno. Però il brivido è cosa di pelle, non di cuore e tanto meno di intelletto. Il critico della Presse concedeva all'ottantatreenne Horowitz il «diritto di interpretare liberamente la musica». Per nostra fortuna, Horowitz si era appropriato di quel diritto anche quando aveva ventiquattro anni. Il libro è impreziosito dal repertorio e dalla discografia.
Copertina flessibile, 160 pagine.
RATTALINO - Walter Gieseking
Regular price €19,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PIERO RATTALINO - Walter Gieseking - L'entomologo
Biografia del pianista tedesco con repertorio e discografia, lavoro molto gradevole. Gieseking rappresenta uno dei più affascinanti personaggi della scena musicale tra gli anni '20 e gli anni '50. Dotato di una memoria fenomenale, egli era in grado di suonare, in concerto, nuova musica complessa senza che gli fossero ìnecessarie prove - solo dopo averla letta sul treno. Gieseking, tuttavia, è riuscito a combinare questo dono con una grande profondità musicale. Apprezzato da molti compositori durante la sua vita, fu ricercato interprete di Ravel e Mozart. Ebbe rapporti stretti con i nazisti e proprio durante la guerra fece alcune delle sue registrazioni più famose: le sue esecuzioni del Secondo Concerto di Rachmaninov con Mengelberg al Concertgebouw di Amsterdam e del Concerto di Schumann con Furtwängler (registrazione del 1942) sono insuperabili. Fu anche protagonista della prima registrazione stereo fatta su nastro, a Berlino nel 1945, quando i russi stavano per conquistare la città. Gieseking stava eseguendo il Quinto Concerto di Beethoven mentre il flak (udibile nella registrazione) martellava in sottofondo. Dopo la guerra, fu invitato da Walter Legge a fare delle incisioni ora leggendarie di Mozart, Debussy e Ravel.
Tascabile, 222 pagine
RATTALINO - Wilhelm Backhaus
Regular price €15,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PIERO RATTALINO - Wilhelm Backhaus - Il pastore
Biografia del pianista Wilhelm Backhaus con discografia (a cura di Luca Chierici) e repertorio.
Tascabile, 119 pagine.
RICHTER / MONSAINGEON - Scritti e conversazioni
Regular price €39,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%Raccolta pochi anni prima della morte di Richter, questa intervista fuori dall’ordinario apre uno spiraglio sulla sua vicenda biografica, mentre i diari musicali che costituiscono la seconda parte del volume rappresentano un’occasione unica per entrare nel dietro le quinte di un’elaborazione intellettuale e artistica fra le più anticonformiste e significative del Novecento, e fanno di Scritti e conversazioni l’opera definitiva su Svjatoslav Richter.
Riempiti con una grafia fittissima nel corso di trent’anni, questi diciotto taccuini – qui pubblicati in esclusiva – raccolgono impressioni di opere e concerti, sensazioni mosse dall’ascolto di un disco o delle proprie incisioni, tutte annotate con precisione, ironia, lucidità, senza sconti per nessuno, e tanto meno per se stesso. Artista restio a qualsivoglia classificazione, personaggio instancabile dal fascino saturnino, Richter si impone sulla scena come uno dei più grandi pianisti mai vissuti, la cui storia è inestricabilmente legata a quella dell’Unione Sovietica e dell’Europa del Ventesimo secolo.
Con numerosissime fotografie
SABLICH - Busoni
Regular price €25,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%SERGIO SABLICH - Busoni
"Sommo pianista, trascrittore geniale, straordinario didatta, pensatore acutissimo, compositore versatile e fecondo, Busoni appare oggi il capofila di quella schiera di inattuali che in vita ottennero un riconoscimento soltanto parziale, ma che pure ebbero un grandissimo peso nella musica e nella cultura del loro tempo. Uomo e artista di frontiera, italiano di nascita e tedesco di adozione, esecutore e creatore, cultore appassionato della tradizione e tenace assertore del nuovo, Busoni sembrò già in vita figura inafferrabile e problematica, senza un'identità ben definita. E tuttavia la sua presenza storica è imprescindibile per chi voglia rendersi conto per così dire dall'interno di una carriera esemplare e sotto alcuni aspetti quasi tragica, dei problemi e delle tensioni che hanno caratterizzato la musica occidentale a cavallo tra Ottocento e Novecento. Questo volume vuole anzitutto proporre una riflessione sul problema Busoni nella sua totalità, cercando di mettere a fuoco la sua figura e le sue opere in un quadro organico e il più possibile documentato. Il lavoro si articola lungo cinque capitoli, ognuno dei quali esaurisce in sé un nodo particolare dell'attività di Busoni, più un epilogo al quale spetta avviare un'interpretazione finale della sua personalità nella musica del Novecento. Completano il volume un ampio apparato di appendici."
Tascabile, 375 pagine
TODDE - Dino Ciani. Percorsi interrotti
Regular price €20,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%FELICE TODDE - Dino Ciani - Percorsi interrotti
Con un Ricordo di un'amica di Nandi Ostali e un'Introduzione di Alberto Saravalle
Questo libro racconta le principali vicende di Dino Ciani, della sua vita e della sua parabola artistica, purtroppo breve, ma densa ed estremamente interessante. Musicista non convenzionale, studiò privatamente con Bianca Rodinis e Martha Del Vecchio, sua insegnante prediletta. Sotto la sua guida si diplomò quattordicenne come privatista a Santa Cecilia, col massimo dei voti. Seguì poi le lezioni di Alfred Cortot, ultimo dei suoi allievi importanti, a Parigi, a Losanna e a Siena, sin quasi alla morte del maestro nel 1962.
Dopo aver vinto il secondo premio al concorso “Liszt-Bartók”, intraprese una carriera che, gradualmente, lo portò nei principali teatri e sale da concerto. Aveva un ampio repertorio e sempre nei suoi concerti c’era un senso complessivo o un filo conduttore.
Suonò con Claudio Abbado, Riccardo Muti, Gianandrea Gavazzeni, Vittorio Gui, Thomas Schippers, John Barbirolli, Carlo Maria Giulini e tanti altri direttori.
Oltre possedere specialissime caratteristiche pianistiche e musicali («Pianista-musicista» l’ha definito il suo amico Maurizio Pollini), Dino Ciani aveva una personalità ricca e sfaccettata. Adorava l’opera lirica, della quale aveva una conoscenza molto profonda, amava il teatro, la pittura, il cinema, le arti. La sua cultura, musicale ed extramusicale era enorme, ma senza la minima ombra di saccenteria: la lettura di libri impegnativi era per lui, aiutato da una memoria straordinaria, quasi un gioco. E aveva uno spiccato senso dell’umorismo.
Furono fondamentali per lui gli anni che visse in una casa sul Lago Maggiore, luogo di studio, ma sempre aperta agli amici, musicisti e non. Qui si faceva musica: seriamente (ore ed ore a quattro mani con Nikita Magaloff e i Concerti di Mozart con Gavazzeni), e per divertimento, in serate conviviali, ripassando e cantando alla brava opere intere con Pollini ed altri amici. Poi il trasferimento in una grande villa a Sacrofano, vicino a Roma, e dopo una breve tournée negli Stati Uniti con Giulini, l’incidente e la morte.
In queste pagine, mediante ricordi e testimonianze, si cerca di delineare la personalità complessiva, artistica e umana, di Dino Ciani, senza indugiare su aspetti strettamente tecnici, nell’intento d’interessare sia gli intenditori che i semplici appassionati.
Discografia di Alberto Notarbartolo