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26 products
ALLORTO - Il Pianoforte Classico
Regular price €25,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%RICCARDO ALLORTO - Il Pianoforte Classico
Nelle vicende dell'arte musicale e nel costume e nelle usanze della società europea degli ultimi 250 anni il pianoforte ha avuto una posizione di preminenza, al centro di attività numerose e di segno diverso: industriali e commerciali (fabbricazione e vendita degli strumenti), creative (composizioni per pianoforte, solo o con altri strumenti e con l'orchestra), editoriali (stampa e diffusione di musiche per e con il pianoforte), didattiche (insegnamento ai principianti, agli amatori, ai futuri musicisti), esecutive (composizioni esibite nei concerti o, più di recente, diffuse mediante dischi, radio, cinema e televisione). Tutto questo ha costituito quello che possiamo definire il pianeta pianoforte, approfonditamente analizzato in questo volume.
Copertina flessibile, 216 pagine
BRUGNOLI - Dinamica Pianistica
Regular price €35,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%ATTILIO BRUGNOLI - Dinamica Pianistica
CASELLA - Il Pianoforte
Regular price €30,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%ALFREDO CASELLA - Il Pianoforte
CHIANTORE - Storia della tecnica pianistica. Prassi, repertorio, gestualità
Regular price €50,00 Sale price €49,50 Save 1%LUCA CHIANTORE - Storia della tecnica pianistica. Prassi, repertorio, gestualità
Traduzione italiana a cura di Francesco Pareti
Questa Storia della tecnica pianistica è il frutto di un lungo lavoro di ricerca iniziato nel 1994 e sfociato nel 2001 nella pubblicazione di Historia de la técnica pianística – tuttora testo di assoluto riferimento tra i pianisti in Spagna e America Latina – e nel 2019 nella pubblicazione di Tone Moves: A History of Piano Technique, revisione profondamente ampliata dell’edizione spagnola, totalmente riscritta direttamente in lingua inglese in collaborazione con Peter Russell Wix. La presente traduzione italiana dall’inglese, ulteriormente riveduta e aggiornata personalmente dall’autore, è stata realizzata da Francesco Pareti grazie a un attento studio delle versioni in entrambe le lingue.
45 immagini, 8 disegni originali e 161 esempi musicali corredano le 800 pagine di questo libro unico – la cui bibliografia comprende un totale di 710 diversi documenti – che permette di seguire la continua assimilazione di nuove risorse biomeccaniche sperimentata dalla tecnica degli strumenti a tastiera dal Cinquecento in poi e di osservare il suo rapporto con le innovazioni organologiche e i mutamenti del gusto musicale. Particolare attenzione è rivolta al ruolo fondamentale svolto dai pianisti-compositori le cui opere, ancora oggi cuore del repertorio della musica classica occidentale, recano i simbiotici segni dei rispettivi — e spesso diversissimi — approcci allo strumento.
La conoscenza delle circostanze culturali e cinestesiche in cui tali opere sono state create si rivela di estrema utilità per interpretarle, insegnarle o semplicemente ascoltarle, offrendo la possibilità di penetrare a fondo ed elaborare anche i più piccoli dettagli dell’esecuzione. La ricerca musicologica suggerisce prospettive inaspettate per arricchire la propria consapevolezza, e permette di stabilire un dialogo ‘fisico‘, corporeo e gestuale, con gli straordinari musicisti che ci hanno preceduto, molti dei quali noti ancor oggi, accanto ad altri pressoché dimenticati. L’osservazione del cammino diacronico della storia della tecnica si converte così in un entusiasmante panoramica sull’insieme delle trasformazioni vissute dalla cultura musicale occidentale negli ultimi tre secoli.
Copertina flessibile, 830 pagine
CIMA VIVARELLI - Il Pianoforte a 4 mani. Evoluzione artistica e importanza della didattica
Regular price €25,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%ALBERTO CIMA VIVARELLI - Il Pianoforte a 4 mani. Evoluzione artistica e importanza della didattica
Prefazione di Carlo Balzaretti
Ricordo un'indimenticabile esperienza personale. In anni ormai lontani, dopo aver intervistato Martha Argerich, lei stessa mi propose di suonare Pavane de la Belle au bois dormant da Ma Mère l'Oye di Ravel. Mai mi sarei aspettato di eseguire con la “divina” un pezzo a quattro mani, una letteratura che peraltro adoro. Significativi gli sguardi che ci siamo scambiati durante l'esecuzione. Non c'erano parole, ma profonde emozioni e intesa comunicativa, tutti elementi che sublimano il suonare “a quattro mani”. Così nasce questo libro, destinato soprattutto agli appassionati di pianoforte: per realizzare una analisi delle origini storico-musicali del “pianoforte a quattro mani” e del suo sviluppo durante i secoli; per sottolineare l'importanza didattica di suonare “a quattro mani”. Questo organico permette ai pianisti di condividere non solo lo stesso spartito, ma anche il medesimo strumento, aspetto unico nella storia. Suonare a quattro mani è un'esperienza unica: si deve condividere uno stesso spazio, bisogna sapersi adattare alle esigenze fisiche, morali e spirituali dell'altro, si possono creare “contrasti” che poi vanno ricomposti e si condivide lo stesso amore per la musica. È bene conoscere un repertorio inestimabile, nella maggior parte dei casi dimenticato, ma da rivalutare. La musica “a quattro mani” affina la capacità di ascolto e contribuisce ad accentrare l'attenzione sulle caratteristiche tecniche, timbriche ed espressive. Il volume comprende 136 profili di interpreti per pianoforte a quattro mani e 83 guide all'ascolto dei pezzi più noti, fra cui l'integrale delle opere di Schubert.
Indice sommario
Prefazione di Carlo Balzaretti
1. Incipit
2. Panorama storico del pianoforte a quattro mani
3. Le scuole nazionali
4. La scuola francese
5. L'età moderna e contemporanea
6. L'importanza didattica del pianoforte a quattro mani
7. Guida all'ascolto
Charles-Valentin Alkan - Anton Arenskij - Ludwig van Beethoven - Georges Bizet - Johannes Brahms - Ferruccio Busoni - Alfredo Casella - Cécile Chaminade - Claude Debussy - Gaetano Donizetti - Antonín Dvořák - Gabriel Fauré - Louis Théodore Gouvy - Edvard Grieg - Franz Joseph Haydn - Paul Hindemith - Fanny Mendelssohn-Bartholdy Hensel - Felix Mendelssohn-Bartholdy - Ignaz Moscheles - Moritz Moszkowski - Wolfgang Amadeus Mozart - Francis Poulenc - Sergej Rachmaninov - Maurice Ravel - Ottorino Respighi - Erik Satie - Franz Schubert - Robert Schumann - Igor' Stravinskij - Carl Maria von Weber
8. Finale. Allegretto
APPENDICE
Gli interpreti per pianoforte a quattro mani
Duo d'Accord: Lucia Huang e Sebastian Euler - Duo Alfonso Alberti e Anna D'Errico - Duo Alessandra Ammara e Roberto Prosseda - Duo Arabesque: Ata Virtì e Rossella Cannaò - Martha Argerich - Duo Leonora Armellini e Mattia Ometto (Duo pianistico di Padova) - Duo Vladimir e Vovka Ashkenazy - Duo Paul Badura-Skoda e Jörg Demus - Duo Massimiliano Baggio e Cristina Frosini - Duo Gabriele Baldocci e Francesco Caramiello - Duo Alberto Baldrighi e Anne Colette Ricciardi - Duo Luca Ballerini e Stefania Cafaro - Carlo Balzaretti - Duo Leonardo Bartelloni e Cristiana Nicolini - Duo Sara Bartolucci e Rodolfo Alessandrini - Duo Adriano Bassi e Maurizio Carnelli - Duo Lorenzo Bavaj e Giovanni Valentini - Duo Clara e Maria Becker - Duo Emanuela Bellio e Massimo Somenzi - Duo Michel Béroff e Jean-Philippe Collard - Duo Isabel Beyer e Harvey Dagul - Duo Cristina Biagini e Marco Marzocchi - Duo Paola Biondi e Debora Brunialti - Duo Lidija e Sanja Bizjak - Duo Elena Bollatto e Folco Perrino - Duo Elena Bracco e Giacomo Platini - Alfred Brendel - Duo Wolfgang Brunner e Leonore Stauss - Duo Cullan Bryant and Dmitry Rachmanov - Duo Gilda Buttà e Victoria Terekiev - Duo Davide Cabassi e Tatiana Larionova - Duo Franco Calabretto e Eddi De Nadai - Duo Campion e Vachon - Duo Bruno Canino e Antonio Ballista - Duo Robert e Gaby Casadesus - Duo Alessandro Cesaro e Massimiliano Ferrati - Duo Debora Chiantella e Emanuele Lo Porto - Duo Claire Chevallier e Jos Van Immerseel - Duo Monique Cìola e Edoardo Bruni - Duo Claviere: Elena Modena e Ilario Gregoletto - Duo Anna Clemente e Susanna Piolanti - Colli e Rubini Duo - Duo Maria Rosa Corbolini e Cosimo Colazzo - Duo Philippe Corre e Edouard Exerjean - Duo Sara Costa e Fabiano Casanova - Duo Crommelynck - Duo Elisa De Luigi e Anna Maria Paganini - Duo Elisabetta Dessì e Francesco Giammarco - Dirac Piano Duo: Alessandra di Gennaro e Michele d'Ascenzo - Duo Paolo Dirani e Ferruccio Amelotti - Duo Bracha Eden e Alexander Tamir - Duo Egri e Pertis - Duo Brigitte Engerer e Oleg Maisenberg - Duo Fabio Falsetta e Daniela Roma - Duo Katalin Falvai e Tamás Vásáry - Duo Feola: Nicoletta e Angela Feola - Duo Sena Fini e Pietro Giorgini - Duo Justus Frantz e Christoph Eschenbach - Duo Alessandra Gelfini e Juan Rivero - Duo Genova e Dimitrov - Duo Pinuccia Giarmanà e Alessandro Lucchetti - Duo Gino Gorini e Sergio Lorenzi - Tamara Granat Duo - Duo Eliana Grasso e Irene Veneziano - Duo Anastasia e Liubov Gromoglasova - Hamann Sisters Piano Duo: Amy and Sara - Duo Marc-André Hamelin e Leif Ove Andsnes - Duo Peter Hill e Benjamin Frith - Iberian e Klavier Piano Duo: Laura Sierra e Manuel Tévar - Invencia Piano Duo - Duo Christian Ivaldi e Noël Lee - Duo Ivoires: Valérie Muthig-Encklé e Willy Fontanel - Jeno Jandó - DuoKeira Piano Duo: Michela Chiara Borghese e Sabrina De Carlo - Tami Kanazawa e Yuval Admony, Piano Duo - Duo Kapustin: Edoardo Benucci e Luca Innocenti - Duo Walter e Beatrice Klien - Duo Mari e Momo Kodama - Duo Aloys e Alfons Kontarsky - Duo Katia e Marielle Labèque - Duo Sandra Landini e Stefano Romani / Duo Sandra Landini e Francesca Amato - Duo Nadia Lencioni e Fabrizio Datteri - Duo Monica Leone e Michele Campanella - Duo Alexander Lonquich e Cristina Barbuti - Duo Tove Lønskov e Rodolfo Llambias - Duo Yvonne Loriod et Olivier Messiaen - Duo Louis Lortie e Hélène Mercier - Duo Maclé: Sabrina Dente e Annamaria Garibaldi - Duo Malagoli e Guerra - Duo George Malcolm e András Schiff - Duo Ana-Marija Markovina e Rudolf Meister - Duo Lucia Marrucci e Maurizio Galli - Duo Roberto Metro e Elvira Foti - Duo Andrea Micucci e Francesco Di Marco - Duo Domenico Monaco e Michele Solimando - Duo Tiziana Moneta e Gabriele Rota - Duo Federica Monti e Fabio Bianco - Duo Gabriella Morelli e Giancarlo Simonacci - Duo Héctor Moreno e Norberto Capelli - Duo Antonella Moretti e Mauro Ravelli - Duo Nadàn: Nadia e Angela Tirino - Duo Yukie Nagai e Dag Achatz - Duo Christina e Michelle Naughton - Duo Chiara Nicora e Ferdinando Baroffio - Duo Novalis: Stefania Amisano e Claudio Cristani - Duo Nuages: Scilla Lenzi e Cristina Donnini - Duo John Ogdon e Brenda Lucas - Duo Ferhan e Ferzan Önder - Duo Ursula Oppens e Jerome Lowenthal - Duo Nadine Palmier e Joël Rigal - Duo Anthony e Joseph Paratore - Duo Ennio Pastorino e An Li Pang - Duo Güher e Süher Pekinel - Duo Murray Perahia e Radu Lupu - Pianoduo Symbiosis - Maria João Pires - Duo Costanza Principe e Luca Ciammarughi - Duo Laura e Beatrice Puiu - Duo Dezsó Ránki e Zoltán Kocsis - Duo Mary Elizabeth Sadun e Danilo Manto - Duo Giovanna Savarese e Annamaria Cristina Raffa - Duo Marco Schiavo e Sergio Marchegiani - Duo Allan Schiller e John Humphreys - Duo Corinna Sinigaglia e Carmelo Aneli - Duo Cyril Smith e Phillis Sellick - Duo Marco Sollini e Salvatore Barbatano - Duo Adrienne Soós e Ivo Haag - Duo Pietro Spada e George Darden - Duo Rossella Spinosa e Alessandro Calcagnile (PIANOx2) - Duo Tal e Groethuysen - Duo Erik T. Tawaststjerna e Hui-Ying Liu - Duo Ingryd Thorson e Julian Thurber - Duo Bradford Tracey e Rolf Junghanns - Duo Daniele e Davide Trivella - Duo Vitya Vronsky e Victor Babin - Lilya Zilberstein
Bibliografia
Indice dei nomi
Copertina flessbile, 192 pagine
FISCHETTI - Il Fraseggio Nell’esecuzione Pianistica
Regular price €25,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%VALTER FISCHETTI - Il Fraseggio Nell’esecuzione Pianistica
In questo testo, frutto di anni di insegnamento e di ascolti, l'Autore esamina i più importanti aspetti del fraseggio nell'esecuzione pianistica. Con numerosi esempi musicali, vengono prese in considerazione le scelte che ogni pianista deve compiere (in merito a dinamica, agogica, timbro) per dare vita alla musica che esegue.
Inoltre, con l'ausilio del computer, vengono analizzate esecuzioni di 32 pianisti scelti tra quelli che hanno costruito lo storia dello strumento: da Ignaz Paderewski ad Arturo Benedetti Michelangeli, da Arthur Rubinstein a Vladimir Horowitz, da Arthur Schnabel a Dinu Lipatti, e così via.
Il testo è dedicato ai docenti ed agli studenti di pianoforte, ma anche a tutti gli appassionati di tale strumento: è, infatti, un viaggio scrupoloso nell'immenso campo dell'interpretazione musicale.
Indice sommario
Presentazione
Capitolo 1. Definizione di fraseggio
Capitolo 2. Parallelo con il linguaggio parlato
Capitolo 3. I mezzi per fraseggiare al pianoforte
3.1. La dinamica
3.1.1. Intensità di ogni nota
3.1.2. Crescendo e diminuendo
3.1.3. Bilanciamento tra le mani
3.2. L'articolazione
3.3. Il timbro
3.4. L'agogica
Capitolo 4. La pronuncia pianistica
4.1. Pronuncia delle note
4.2. Pronuncia della battuta
4.3. Tempi di danza
4.4. Pronuncia di più battute legate tra loro
4.5. L'articolazione
Capitolo 5. Progettare il fraseggio
5.1. La forma
5.2. La costruzione del fraseggio
5.2.1. Esame delle legature originali
5.2.2. Esame della linea melodica
5.2.3. Esame dell'armonia
Capitolo 6. Morfologia del fraseggio
6.1. L'inciso
6.2. La semifrase
6.3. La frase
6.4. Il periodo
6.5. L'intero brano
Capitolo 7. Le ripetizioni
7.1. Ripetizioni di una nota
7.2. Ripetizione di incisi
7.3. Ripetizione di semifrasi
7.4. Ripetizioni di frasi e periodi
Capitolo 8. Insegnare il fraseggio
8.1. Allievi esordienti
8.2. Allievi esperti
Conclusione
Bibliografia
Copertina flessibile, 110 pagine
GARBEN - Arturo Benedetti Michelangeli. Luci e ombre del perfezionismo
Regular price €35,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%CORD GARBEN - Arturo Benedetti Michelangeli. Luci e ombre del perfezionismo
Non si sa molto del grande pianista Arturo Benedetti Michelangeli. Sebbene sia disponibile una grande quantità di materiale audio (produzioni in studio e numerose registrazioni non autorizzate di concerti), la sua arte continua a lasciarci perplessi.
A differenza di qualsiasi altro pianista di spicco, nel suo modo di suonare riscontriamo una "firma musicale" contraddittoria: per molti, l'eccessiva ricerca della perfezione da parte dell'artista sostituisce una mancanza di vera profondità espressiva.
Nei 17 anni della sua attività come produttore di Benedetti Michelangeli alla Deutsche Grammophon, l'autore è riuscito a farsi un'idea dell'arte e del mestiere di uno dei più importanti pianisti del XX secolo. Ma solo raramente ha avuto accesso alla vita interiore di quest'uomo enigmatico, che pilotava meravigliosamente una Ferrari, ma era anche capace di annullare un concerto all'ultimo minuto per un motivo banalissimo. Questo libro si propone di andare oltre le questioni generali dell'interpretazione e spiegare come la psiche dell'artista, che viveva in clausura in montagna, si riflettesse nel suo complesso modo di suonare il pianoforte.
Indice sommario
1. Introduzione
2. Gli esordi della grande arte pianistica
3. Un talento definisce gli standard
4. Chopin. “Cavaliere e trageda”
5. Un piccolo gioiello di Galuppi
6. Carnaval di Schumann
7. Edvard Grieg
8. La Sonata op. 111 di Beethoven, un'opera di culto
9. Maurice Ravel, un romantico
10. L'avventura schumanniana a Parigi
11. Claude Debussy. Non un impressionista?
12. L'aspetto artigianale
13. L'imponente Sonata in la minore di Franz Schubert
14. Il severo Brahms e la Variazione
15. Sull'interpretazione
16. Piccola avventura marittima con Mozart
17. Un bilancio
Bibliografia
Indice dei nomi
Copertina flessibile, 258 pagine
GARDI - Il bianco e il nero
Regular price €25,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%NINO GARDI - Il bianco e il nero - Considerazioni storico-critiche sulla tecnologia pianistica
Questo libro si propone come un'analisi sulla tecnica d'esecuzione pianistica, un'analisi che conta pochi altri esempi in questo genere di letteratura, in quanto mette a confronto alcuni dei più noti e autorevoli trattati sull'argomento, scelti di proposito fra quelli i cui assunti e le cui teorie non sempre collimano tra loro e a volte addirittura si contraddicono, ma, al contempo, illustrano i tanti diversi modi con i quali un pianista può affrontare lo studio del suo strumento. I testi presi in maggior considerazione e più ampiamente citati sono quelli di Brugnoli, Casella, Cortot, Fink, Gát, Kaemper, Leimer, Neuhaus, Ott, Sándor e di pochi altri, mentre le osservazioni che li riguardano sono corroborate dalla testimonianza di esperienze vissute dall'Autore stesso e da sperimentazioni da lui compiute ed accuratamente descritte. Il lavoro si divide in due parti: la prima tratta di "dinamica", ossia esamina le fonti e l'utilizzazione dell'energia cinetica necessaria al gioco pianistico, la seconda tratta di "tecnica", ossia descrive i vari metodi di procedere per superarne le difficoltà esecutive. Così Il Bianco e il Nero si raccomanda all'attenzione di pianisti e docenti che vogliano verificare ed approfondire le loro conoscenze sulla materia, non meno che a quella di discenti che vogliano dedicarsi al loro difficile impegno con maggior consapevolezza.
Copertina flessibile
GAVRILOV - Fira e Andrej. La mia amicizia con Svjatoslav Richter
Regular price €43,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%ANDREJ GAVRILOV - Fira e Andrej. La mia amicizia con Svjatoslav Richter
Memorie di un'amicizia. Con CD audio allegato: i Notturni di Chopin interpretati da Andrej Gavrilov
Traduzione di Mirco Gallenzi
Nel 1974, vincitore a soli 18 anni del concorso internazionale Čajkovskij e in seguito acclamato sostituto di un indisposto Richter al festival di Salisburgo, Andrej Gavrilov sembrava destinato a una folgorante carriera. Ma di lì a poco, su ordine dello stesso Primo segretario del PCUS, Leonid Brenev, si ritrovò isolato, gli fu impedita ogni tournée all'estero e subì persino diversi attentati alla propria vita da parte del KGB.
Solo nel 1985 riuscì finalmente a espatriare in Occidente, dove venne riconosciuto "come il più grande artista contemporaneo" (New York Times).
Questa "raccolta di testi semironici", come li definisce l'autore, non è un vero e proprio libro di memorie, ma ripercorre attraverso ricordi, riflessioni e ritratti di personaggi contemporanei, celebri e meno celebri, la "prima vita" del Maestro, il suo periodo sovietico. Una parte fondamentale del libro è dedicata all'analisi dell'amicizia - dai suoi stimolanti inizi alla mesta conclusione - che per diversi anni Andrej Gavrilov coltivò con il "principale pianista dell'Unione Sovietica", Svjatoslav Richter.
In uno stile coinvolgente e diretto, senza ipocrisie o infingimenti, l'autore traccia sulla base delle proprie esperienze biografiche un quadro artistico e filosofico del mondo culturale sovietico e occidentale, rimarcando "l'influenza micidiale e nefasta a cui era ed è soggetta la cultura, la vita, non solo nell'Unione Sovietica, ma anche nel resto del mondo".
Indice-sommario
Invece dell'introduzione - I miei parenti - Fa-Re-Do-Si - Chopin - Sull'attenti - Polen'ka - Lo spettacolo goliardico - Jurij Egorov - Lëvuka - Il concorso - Gudauta-Salisburgo - Io sono la tua esile spighetta - Seppo Karlsson - Seppo il Maligno - Seppo l'escapista - Grugni purulenti - Quetzalcoatl e Tezcatlipoca - Mark Malkovich - Ah, che marpione! - Romania - Anton - Mozart - I morti nel Salone di san Giorgio (i settant'anni di Brenev) - Il ballo - La passione secondo Händel - Le zanzarine in cima a un palloncino - Isolato - I segreti di Rajka - La caccia - Il divorzio - Ti sparo, perdio - Avvelenato - La Sonata n. 8 di Skrjabin - L'angelo della filarmonica - A Djut'kovo - Il teatro Gonzaga - La depressione - Con il grugno sull'asfalto - La nuova moquette - Un gigante - Senza una rotella, caro lei - Un vero astronauta - Il morto vivente - Nascosto nel cesso - Il protetto di Richter - L'enigma - Il terzo anno da interdetto all'espatrio - La bara con le corde - Sulla scala della Lubjanka - Il Concerto per la mano sinistra - Tigran - Soltanto insieme a te - Ho toppato - La storia con le bombette - Stalattiti sotto la pancia del pianoforte - Gidon - Caviale, vorschmack e paté di fegato d'oca - Zio enja - Ciliegia e Burattino - Gorby - Mafia - La tournée in Russia del 2010 - Il Concerto n. 1 - Nota finale
Galleria fotografica
Copertina flessibile, 338 pagine
***
Contenuto del CD:
Fryderyk Chopin - Notturni
- Notturno n. 1 in Si bemolle minore, op. 9 n. 1 (1830/32)
- Notturno n. 8 in Re bemolle maggiore, op. 27 n. 2 (1835)
- Notturno n. 20 in Do diesis minore, op. post. 1 n. 16 (1830)
- Notturno n. 5 in Fa diesis maggiore, op. 15 n. 2 (1830/32)
- Notturno n. 9 in Si maggiore, op. 32 n. 1 (1837)
- Notturno n. 4 in Fa maggiore, op. 15 n. 1 (1830/32)
- Notturno n. 15 in Fa minore, op. 55 n. 1 (1842/44)
- Notturno n. 10 in La bemolle maggiore, op. 32 n. 2 (1837)
- Notturno n. 13 in Do minore, op. 48 n. 1 (1841)
Andrej Gavrilov, pianoforte
Copertina flessibile 336 pagine
GHERZI - La sonata per pianoforte nel 1700 e 1800
Regular price €25,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%ANDREA GHERZI - La sonata per pianoforte nel 1700 e 1800
Il libro traccia una storia della sonata pianistica, prendendo in considerazione le composizioni dei più significativi autori del Sette e Ottocento. Segue l'evoluzione di questo genere musicale ed esamina come la struttura sia di volta in volta riformulata dallo stile di ogni creatore, anche in relazione al tipo di tastiera e al pubblico cui era rivolta. Il testo è indirizzato a tutti gli appassionati di musica pianistica, anche agli ascoltatori senza preparazione specifica, per i quali può costituire un utile strumento di consultazione, una guida all'ascolto. Per la vasta schiera degli esecutori, dagli studenti di Conservatorio o Università ai concertisti, questi appunti possono presentare un interesse anche maggiore. L'impostazione offre entrambi i caratteri: come guida commenta per ogni compositore le creazioni più significative in campo sonatistico; come saggio storiografico delinea una parabola della sonata dai primi esempi intesi in senso moderno fino alle soglie del XX secolo, tratteggiando i personaggi di spicco, le figure mitiche, ma anche varie personalità 'minori' alle quali di norma non si presta attenzione, epigoni che hanno contribuito in maniera decisiva all'emozio-nante storia di questo genere musicale. Completano il volume un'introduzione sulla forma-sonata e due capitoli supplementari sui "prestiti" fra musicisti (oggi chiamati plagi) e questioni esecutive come le ornamentazioni, i ritornelli, le registrazioni discografiche.
Tascabile, 286 pagine
HOGWOOD - La sonata a tre
Regular price €13,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%CHRISTOPHER HOGWOOD - La sonata a tre
In questo volumetto, una delle ben note BBC Music Guide, Christopher Hogwood compie una panoramica sulla storia e lo sviluppo della sonata a tre a partire dal primo periodo barocco ed evidenzia i contributi ad essa dati da grandi maestri quali Corelli, Vivaldi e Purcell; l'autore ne analizza quindi la fortuna dopo il periodo bachiano ed haendeliano fino al suo declino alle soglie del classicismo. Christopher Hogwood, esecutore, direttore, revisore e musicologo, fondatore tra l'altro, nel 1973, della prestigiosa Academy of Ancient Music, ha sempre ritenuto fondamentale la connessione tra i mondi della musicologia e della pratica esecutiva. Fin dall'inizio della sua ormai più che quarantennale carriera egli ha voluto includere il proprio modo di intendere lo studio della musica antica in un progetto globale che va dalla ricerca delle fonti alla loro revisione critica, dall'approfondimento dei problemi di prassi esecutiva alla realizzazione concertistica o discografica del brano.
Copertina flessibile, 178 pagine
KILDEA - Il pianoforte di Chopin
Regular price €42,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PAUL KILDEA - Il pianoforte di Chopin
Alla ricerca dello strumento che ha rivoluzionato la musica
Traduzione di Valeria Gorla
Nel novembre 1838 da una cella della certosa abbandonata di Valldemossa, fra le montagne che circondano Palma di Maiorca, si diffondono le note di un «pianino». Non sono note qualsiasi: sono quelle che completeranno i ventiquattro Preludi di Frédéric Chopin, opera cardine del Romanticismo. Non è stato possibile trovare uno strumento migliore sull’isola, ma quel piccolo pianoforte, costruito da un artigiano locale, fatto di legno dolce, ferro, rame, feltro e avorio, avrà una grande vita.
Abbandonato nella cella di Chopin per oltre settant’anni, acquistato nel 1913 da una donna intelligente e tenace – «una vecchia ebrea, pazza per la musica», come lei stessa si definiva –, la pianista e clavicembalista Wanda Landowska, il pianino viene confiscato dai nazisti, determinati ad appropriarsi del prestigio che Chopin e la sua musica rappresentano.
Ma questa non è che una delle tante storie racchiuse nel Pianoforte di Chopin, insieme a quella di Chopin e George Sand, a quella di Wanda Landowska, a quella collettiva dell’Europa e degli Stati Uniti durante gli anni centrali del secolo scorso. Ma, soprattutto, insieme alla storia dei Preludi, narrata attraverso gli strumenti su cui sono stati eseguiti e i pianisti che li hanno interpretati. Paul Kildea ci racconta come quel modesto pianino abbia influenzato il suono anticonvenzionale e rivoluzionario dei Preludi, che non sfuggì a Schumann, a Liszt, ad Arthur Rubinstein, a Svjatoslav Richter. E che Kildea ci restituisce, pagina dopo pagina, nella più coinvolgente delle narrazioni.
Copertina flessibile, 400 pagine
MIUCCI - Tra apprendistato e genialità • Le Sonate dalle WoO 47 all’op. 13
Regular price €38,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%MIUCCI - Tra apprendistato e genialità • Le Sonate dalle WoO 47 all’op. 13
Le Sonate per pianoforte di Beethoven
Serie diretta da Guido Salvetti
sotto gli auspici del Beethoven-Haus di Bonn
Vol. 2
Il volume affronta le prime undici sonate per pianoforte di Beethoven: dalle tre Kurfürsten-Sonaten (WoO 47) pubblicate a Bonn nel 1783 fino alla Patetica (op. 13), ultima delle composizioni viennesi presa in esame (1799). La prima parte del testo colloca questo repertorio all’interno del suo contesto compositivo, esecutivo e fruitivo: in un mondo musicale, quello del xviii secolo, molto distante dal nostro e ancora dominato dalla centralità dell’aristocrazia. La seconda parte è dedicata alla critica testuale e alla forma: alle principali problematiche che le prime undici sonate pongono nel processo interpretativo. La terza e ultima parte del libro sviluppa argomenti di prassi esecutiva approfondendo questioni legate alla specificità della notazione giovanile di Beethoven. L’improvvisazione, il rubato, i pedali, l’accentuazione e le altre categorie interpretative sono esaminate attraverso un approccio multilaterale incentrato sulla lettura delle fonti storiche. Nel tentativo di coniugare la comprensione della notazione ‘antica’, delle prassi esecutive e del gesto musicale, il libro si rivolge tanto all’appassionato di Beethoven quanto all’interprete contemporaneo, tanto al filologo quanto allo storico. Proprio attraverso la molteplicità dei diversi sguardi si rivelano la complessità e la genialità di questo repertorio che non solo riesce ancora ad affascinare instancabilmente ogni platea di utenza, ma dopo oltre due secoli continua a rivelare aspetti sconosciuti e a scrivere indelebili pagine della storia della musica.
Copertina flessibile, 513 pagine
Sempre della serie Le sonate per pianoforte di Beethoven sono disponibili anche i seguenti volumi:
→ SANGUINETTI - Le Sonate per pianoforte di Beethoven • Genere, forma, espressione
→ SALVETTI - Tra Heiligenstadt e l’Eroica • Le Sonate dall’op. 14 all’op. 31
MOORE (BATTAGLIA CUR.) - Il pianista accompagnatore (The Unashamed Accompanist)
Regular price €28,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%GERALD MOORE (ERIK BATTAGLIA CUR.) - Il pianista accompagnatore (The Unashamed Accompanist)
Nel 1943 Gerald Moore presentava al mondo per la prima volta la figura, sino a quel momento trascurata, del pianista accompagnatore, usando provocatoriamente il termine "Unashamed", ovvero "sfacciato, privo di vergogna". Una rivendicazione, per una volta senza modestia, dell'importanza del pianista di Lieder e di musica da camera; nessuno più di lui aveva titolo a farlo, poiché era stato proprio Moore a far emergere dall'ombra delle convenzioni romantiche (che esaltavano esclusivamente il solista virtuoso) la figura dell'uomo al pianoforte non più come abile comprimario ma come coprotagonista sulla scena concertistica. Nello stesso tempo, questo volume è un imperdibile trattato di arte pianistica applicata, una sorta di aurea sintesi tra quello sulla prassi clavicembalistica di C. P. E. Bach e "L'arte del pianoforte" di Neuhaus, con preziose indicazioni di tecnica dell'interpretazione e gustosi ricordi e aneddoti personali. Nella prefazione, Erik Battaglia traccia il ritratto di Gerald Moore all'epoca di YouTube, invitando a esplorare l'oceano informatico alla ricerca di perle d'interpretazione che nel tempo non hanno perso né valore né lucentezza.
Dal sommario:
PREFAZIONE di Erik Battaglia
Moore al tempo di YouTube
IL PIANISTA ACCOMPAGNATORE
I. Partnership
II. Preparazione
III. Studio e pratica
IV. Le prove
V. Nel camerino
VI. Il concerto
VII. Cattive abitudini
VIII. Lettura a prima vista e trasposizione
IX. Accompagnamenti orchestrali
X. Canti popolari
XI. Sonate per pianoforte e violino
XII. Accompagnare gli strumenti ad arco
Conclusione
APPENDICE
Il disco celebrativo "Dedicato a Gerald Moore
INDICE DEI NOMI
Sull'autore:
Gerald Moore nacque nel Hertfordshire nel 1899 e visse gran parte della sua infanzia in Canada. Studiò alla Toronto School of Music e decise in un primo tempo di abbracciare la carriera pianistica come solista. Ritornato a Londra, Sir Landon Ronald lo ascoltò accompagnare una giovane cantante e gli consigliò di seguire la carriera di accompagnatore. E così fece, raggiungendo fama internazionale come pianista di Lieder e da camera, ma anche come scrittore e conferenziere dalla sagace arguzia. Suonò con personalità come Fëdor Chaliapin, Elena Gerhardt, Hans Hotter, Elisabeth Schumann, Eva Turner, Kathleen Ferrier, John McCormack, Pablo Casals, Léon Goossens, Janet Baker, Christa Ludwig, Elisabeth Söderström, Yehudi Menuhin, Nicolai Gedda e Jacqueline du Pré. Il suo concerto di addio al Royal Festival Hall nel febbraio del 1967 è rimasto leggendario: in quell'occasione tre cantanti particolarmente legati al pianista - Dietrich Fischer-Dieskau, Elisabeth Schwarzkopf e Victoria de los Angeles - si unirono per porgergli un commosso ringraziamento ufficiale in un concerto registrato dalla EMI. Gerald Moore ha pubblicato alcuni libri di successo, fra cui i volumi autobiografici Am I too loud?, Farewell Recital e Furthermoore, studi sui Lieder di Schubert e di Schumann e Singer and Accompanist. Dopo il ritiro dale scene portò a termine la monumentale incisione dei Lieder di Schubert con Fischer-Dieskau, dedicandosi poi all'insegnamento e alla divulgazione musicale. Visse molti anni nel Buckinghamshire con la moglie Enid, da lui definita "the perfect accompanist", e morì a Londra nel 1987.
Copertina flessibile, 126 pagine
NAPOLI / GIUDICI - Dizionario di autori e di composizioni pianistiche
Regular price €16,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%JACOPO NAPOLI, CARLA GIUDICI - Dizionario di autori e di composizioni pianistiche
Copertina flessibile, 196 pagine
RATTALINO - L'interpretazione pianistica
Regular price €19,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PIERO RATTALINO - L'interpretazione pianistica - teoria, storia, preistoria
La storia dell'interpretazione non può che basarsi su documenti sonori, per l'ovvia ragione che compito dell'interprete è di trasformare in suono ciò che il compositore ha vergato sulla carta. Il primo esperimento di Thomas Alva Edison per "imprigionare" il suono e riprodurlo con mezzi meccanici risale al 18 luglio 1877, e il suo primo brevetto è del 19 febbraio 1878. Ma dovevano passare ancora molti anni prima che la Talking Machine, la Macchina Parlante di Edison fosse messa in grado di far percepire ad estasiati ascoltatori tutta la complessità sonora della musica colta. Perciò non disponiamo di una documentazione effettiva dell'arte degli interpreti che sia anteriore ai primi anni del Novecento: di Liszt, di Clara Schumann, di Anton Rubinstein, di Hans von Bülow, scomparsi poco prima del volger del secolo, non ci è restato alcun documento. E per i primi decenni del Novecento, del resto, la documentazione sonora che possediamo è assai lacunosa. In pratica, solo a partire dagli anni trenta, quando la registrazione comincia ad affiancare l'incisione discografica, la documentazione diventa meno casuale e meno frammentaria, il che ci permette oggi di affrontare veramente la storia dell'interpretazione. È d'altra parte evidente, però, che gli interpreti attivi nei primi anni del Novecento, gli interpreti dei quali, sia pur in misura del tutto insufficiente, possiamo aver conoscenza non solo per sentito dire ma de auditu, non cambiarono di botto il loro modo di porsi di fronte ai compositori del passato quando nacque il disco. Il disco ci fa oggi ascoltare grandi artisti che avevano conosciuto i grandi artisti delle generazioni precedenti e che non ne avevano affatto respinto la lezione. Liszt, Clara Schumann, Anton Rubinstein, Hans von Bülow, esclusi dalla storia a causa degli incolpevoli ritardi della tecnologia, vi rientrano così come ombre, come ombre che possono e devono essere interrogate e che, invece di rispondere con il suono, rispondono con vari altri mezzi, muti sempre ma non privi di eloquenza. Ecco allora che alla storia si affianca la preistoria, la preistoria testimoniata da teorie, saggi, metodi, revisioni di testi classici, cronache concertistiche, lettere... E l'indagine sulla preistoria è in grado di risalire fino a Muzio Clementi, il "padre del pianoforte" che è anche il "padre dell'interpretazione pianistica". Siccome, poi, sia la preistoria che la storia non possono esistere senza la critica, e siccome la critica dell'interpretazione non è una scienza esatta ma un metodo di lavoro, non esente da presupposti culturali e, in senso lato, ideologici, l'Autore premette all'indagine storica una parte teorica con la quale intende semplicemente chiarire le ragioni del suo operato, senza affrontare lo studio sistematico delle varie teorie. La conclusione tocca temi di attualità che non è oggi ancora possibile discutere come fatti storici, ma che stanno agitando il campo dell'interpretazione, soggetto anch'esso, come tutte le esperienze artistiche e culturali, ad evoluzione e quindi alla riproposta sempre nuova di problemi antichi.
Copertina flessibile, 182 pagine
RATTALINO - La Testa Del Serpente Ossia Manualetto Del Pianista Per Passione
Regular price €25,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%RATTALINO - La Testa Del Serpente Ossia Manualetto Del Pianista Per Passione
La musica dal vivo – quella che chiamiamo classica usando un po’ a sproposito un termine che è diventato fin troppo polivalente – si trova oggi nella condizione di un piccolo esercito che, rifugiatosi in una città-fortezza, resiste all’assedio di due potenti nemici, l’Esercito della Rete e l’Esercito dell’Intelligenza Artificiale. La città resiste eroicamente, ma sa che nessuno arriverà a soccorrerla e constata invece che i viveri cominciano a scarseggiare, che l’acqua è stata razionata, che le munizioni si vanno esaurendo. Gli assediati capiscono allora di dover preparare il piano di una sortita da “o la va o la spacca”, una sortita che miri a rompere l’assedio, a riprendere l’iniziativa e a concludere la guerra con un compromesso soddisfacente e onorevole per tutti. Usciranno perciò dalla città non come combattenti ma come messaggeri di pace, armati di rose e garofani, non di spade e lance.
Usciamo di metafora. Questo libro parte dalla premessa che la musica dal vivo non è stata in grado di contrastare la concorrenza della rete e che oggi è insidiata da tre gravi problemi, interdipendenti: il reperimento di fondi, l’assottigliarsi delle presenze del pubblico, la limitata creatività della interpretazione, e quindi il limitato appeal del prodotto che viene messo sul mercato. L’interpretazione ha percorso durante il Novecento il cammino di una grandiosa utopia: applicarsi a scoprire e trasmettere al pubblico il pensiero del compositore, e quindi l’autenticità dell’opera. E ha conseguito risultati di assoluto valore. Ma quei risultati sono stati conservati nelle registrazioni e sono oggi disponibili in rete, e una parte del pubblico esistente si sta orientando in tal senso e, soprattutto, il numerosissimo pubblico potenziale che alla rete si è già rivolto non passa alla musica dal vivo.
Il piano di pace consiste nello spostamento dalla realizzazione del pensiero alla realizzazione dell’emozione che squassò il compositore mentre creava la musica, mentre cioè cascava in quello stato di divina follia che, come ci insegnò Platone, è l’arte. La sortita viene proposta ai pianisti per passione, professionisti e dilettanti, che si sentono impegnati a operare non in una terra di fede condivisa ma in una terra di missione.
Indice sommario
- Un libro giusto nel momento che non avremmo mai voluto vivere di Luca Chiantore
Manualetto del pianista per passione
- La testa del serpente e la coda del drago
- Chi mal comincia
- Chi ben comincia
- Il tocco longitudinale
- Musica, maestro!
- Problemi di metodologia
- Tecnica pura e tecnica applicata
- Il tre più due della tecnica applicata
- I corollari della tecnica applicata
- Primo seguito dei corollari
- Secondo seguito dei corollari
- L'applicazione del tre più due
- Ultime aggiunte alla tecnica applicata
- Il latreutico e il pastorale
- I piani e i percorsi di studio
- L'interpretazione secondo la scienza e la storia
- Dalla storia alla attualità
- La musica e la sua notazione
- “Con una certa espressione parlante”
- L'errore di Cartesio
- Analisi e sinestesia
- Dall'artigiano al poeta
- Le tipologie dell'interprete
- Il Ministero dell'interpretazione
- Direzione generale della poetica
- I suoni-parole
- Direzione generale dello stile
- Lettura e declamazione
-. La guerra dei mille anni
- Teoremi e corollari dello stile
- La teoria di Leibowitz
- Il casus belli dell'Appassionata
- Direzione generale della tecnica
- Direzione generale della gestualità
- Intellettualismo, sentimentalismo, e?
- La “Carta dei diritti della musica classica dal vivo”
- Congedo
Appendice
Ragguaglio sulla terza era dell'interpretazione
Tre ere
- La preistoria
- La prima era: i valori fondativi
- La prima era: l'interpretazione
- La seconda era: i valori fondativi
- La seconda era: l'interpretazione
- La terza era: i valori fondativi
- La terza era: l'interpretazione
- Postilla realistica e non polemica
- Quattro sceneggiature del RecitarSuonando: RecitarSuonando
- Beethoven: dalla quotidianità alla trascendenza
- Chopin: i valori traditi e riconquistati
- Da farfallone amoroso a implacabile totem: eros e thanatos nella vita di Schumann
- Debussy: infanzia infelice e ansia di promozione sociale
Copertina flessibile, 172 pagine
RATTALINO - La testa, il cuore, la pancia e altri saggi sulla musica
Regular price €25,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PIERO RATTALINO - La testa, il cuore, la pancia e altri saggi sulla musica
Il volume raccoglie scritti di vario tipo – saggi, recensioni, programmi di sala – composti fra il 2009 e il 2021, e delinea nel suo insieme, seppure in modo discorsivo, una teoria della interpretazione, del concertismo, della divulgazione, della funzione sociale della musica, e una previsione dei problemi che dovranno essere affrontati quando, una volta assicurata la immunità di gregge, emergeranno con forza i sommovimenti tellurici che l’imperversare del virus ha provocato nella economia. Per almeno dieci-dodici anni la società dovrà affrontare una specie di economia di guerra. E la musica dal vivo dipende disgraziatamente dalle elargizioni di pubblico denaro, pubblico anche nel caso degli sponsor, che non sono mecenati e che nella quasi totalità dei casi danno alla musica ciò che lo Stato permette loro di detrarre dalle tasse.
Stretta nella morsa di una condizione aleatoria di sovvenzionamento, la musica dal vivo potrebbe estinguersi o, più probabilmente, trovarsi ridotta a poche istituzioni mantenute in vita per ragioni di prestigio o di rappresentanza. Per sopravvivere, e in realtà per rifiorire, la musica deve diventare un bene comune che appartiene alla collettività, non, come avviene oggi, a una esigua parte di essa. E per arrivare a questo risultato sarà necessario, sostiene l’Autore, ripensare radicalmente la poetica, lo stile e la tecnica per inventare una scienza della comunicazione che si riallacci idealmente alle origini del concerto sinfonico pubblico e del concerto solistico pubblico, al Mendelssohn direttore d’orchestra, al Liszt pianista, al clima di fervida utopia che precedette i moti rivoluzionari del 1848 e che fu progressivamente rimodellato già a partire dal 1850.
Il cammino intrapreso nel 1850, spalmato su un periodo di centocinquant’anni, è giunto con il nuovo millennio al capolinea. Il cammino inverso è iniziato. Ma non potrà durare per centocinquant’anni. Se il suo passo sarà pachidermico la musica dal vivo sarà sostituita dalla musica in rete. E la rete non crea socializzazione ma solipsismo, e non svolge quella educazione alla emotività che è una prerogativa della musica dal vivo. La pandemia ha fatto sì che tutti si accorgessero di quanto siano importanti le lezioni scolastiche fatte in presenza, non in videoconferenza. È una indicazione, preziosa, della strada da percorrere. E non vale soltanto per i giovani: rispolveriamo l’educazione permanente!
Dall'indice sommario:
PARTE I - FRA CRITICA E SOCIOLOGIA
La testa, il cuore, la pancia • La danza di tre numeri • Sul filo della memoria • Scientifico o empirico? • La danza delle parole • Il lancio dell'OPA • Quattro teoremi • Le tensioni • Tensioni e didattica • Il quinto teorema • S'accomodasse pure, caro Futuro • Plot e Drama nella musica dal vivo • "Uno dei nostri"? • Uomo d'azione • Inventare il plot • Plot d'autore • Natura del plot • Pensiero vs azione • The Unanswered Question • Recitar suonando Oportet • Musica colta e musica di confine • I dolori del giovane Felix • Eintritt • Verrufene Stelle • Freundliche Landschaft • Abschied • Chopin fra il micracosmo e il macrocosmo
PARTE II - BEETHOVEN
I poteri forti • Il fido destriero • Il cosmo pianistico • Struttura stellare e drammaturgia neotestamentaria nelle Variazioni op. 120 • Il moderno e l'antico nelle Sonate per pianoforte • Beethoven entre deux âge • Badura-Skoda entre deux instruments • Deux âges • Santità e fraternità • Per "Sorrisi e Canzoni" • Beethoven nel suo e nel nostro tempo • I pianoforte, jolly della musica • L'opera è sempre l'opera • Emigranti ed esuli
Copertina flessibile, 192 pagine
RATTALINO - Storia del pianoforte
Regular price €27,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PIERO RATTALINO - Storia del pianoforte
Lo strumento, la musica, gli interpreti
Il pianoforte nasce dall’utopia di ottenere da una tastiera, e dunque da un congegno meccanico, «il parlar del cuore». A partire da questa richiesta, che giungeva dalla corte medicea, Bartolomeo Cristofori sviluppò per primo, nel 1698, l’idea di un clavicembalo le cui corde fossero percosse da martelletti, in grado di trasmettere la forza o la leggerezza del tocco umano.
Fu una rivoluzione, ma non se ne accorse nessuno. Händel, Bach, Couperin lo ignorarono o ne diedero pareri negativi. Non immaginavano ciò che sarebbe accaduto in seguito: da Mozart a Liszt, da Chopin a Satie, il pianoforte divenne lo strumento musicale per eccellenza, e la sua storia, scritta con cinquantadue tasti bianchi e trentasei tasti neri, finì per coincidere con la storia stessa della musica.
Storia del pianoforte ripercorre i tre secoli di vita di questo strumento, attraversando epoche e luoghi lontani: la Vienna di Beethoven e Schubert, il romanticismo tedesco di Schumann e Brahms, fino al cuore del Novecento, quando, nella loro piena maturità compositiva, Debussy, Ravel, Bartók e Prokof’ev rivoluzionarono la tecnica e la scrittura pianistica.
Lungo le pagine di un libro divenuto un classico della storiografi a musicale, Piero Rattalino analizza la letteratura pianistica da Clementi ai giorni nostri, descrive gli stili e le tecniche compositive, ripercorre l’evoluzione del pianoforte, delinea vividamente le fi gure dei più grandi interpreti. E, in una nuova e preziosa postfazione, traccia un bilancio degli ultimi tre decenni, mettendo in luce la vitalità dello strumento che pi. di ogni altro ha saputo trasformare la tecnologia in arte
Copertina flessibile, 427 pagine
ROSENBLUM - Prassi esecutive nella musica pianistica dell’epoca classica. Principi teorici ed applicazioni pratiche
Regular price €40,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%SANDRA ROSENBLUM - Prassi esecutive nella musica pianistica dell’epoca classica. Principi teorici ed applicazioni pratiche
A distanza di 25 anni dalla pubblicazione di Performance Practices in Classic Piano Music, ne viene data ora alle stampe l’eccellente traduzione di Francesco Pareti. […]. Sebbene questo libro sia stato concepito soprattutto per i pianisti, si è rivelato utile anche a molti violinisti, flautisti e violoncellisti, perché in nessun altro testo si trovano tante informazioni sulle prassi esecutive tra la fine del XVIII e l’inizio del XIX secolo (Malcolm Bilson).
Copertina flessibile, 591 pagine
SALVETTI - Tra Heiligenstadt e l’Eroica • Le Sonate dall’op. 14 all’op. 31
Regular price €30,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%GUIDO SALVETTI - Tra Heiligenstadt e l’Eroica • Le Sonate dall’op. 14 all’op. 31
Le Sonate per pianoforte di Beethoven
Serie diretta da Guido Salvetti
sotto gli auspici del Beethoven-Haus di Bonn
Vol. 3
Nei primi anni dell’Ottocento Beethoven si dedicò come non mai alla Sonata per pianoforte. Sono le dieci opere su cui il presente lavoro si focalizza, ripercorrendo la via di Beethoven verso una concezione sempre più salda e più ricca della forma e della scrittura pianistica. Si ritrovano qui i riflessi di anni difficili e contraddittori, eppure attraversati da ideali utopici e da forte energia creatrice: dalla disperazione affidata al “testamento” di Heiligenstadt all’epopea dell’“Eroica”.
Sono qui raccolte le principali prospettive da cui è necessario partire per affrontare sia un’esecuzione degna di queste straordinarie opere, sia un ascolto consapevole e partecipato.
Copertina flessibile, 194 pagine
Sempre della serie Le sonate per pianoforte di Beethoven sono disponibili anche i seguenti volumi:
→ SANGUINETTI - Le Sonate per pianoforte di Beethoven • Genere, forma, espressione
→ MIUCCI - Tra apprendistato e genialità • Le Sonate dalle WoO 47 all’op. 13
SANGUINETTI - Le Sonate per pianoforte di Beethoven • Genere, forma, espressione
Regular price €30,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%SANGUINETTI - Le Sonate per pianoforte di Beethoven • Genere, forma, espressione
Le Sonate per pianoforte di Beethoven
Serie diretta da Guido Salvetti
sotto gli auspici del Beethoven-Haus di Bonn
Volume 1
Le Sonate per pianoforte di Beethoven si collocano in un punto di svolta fondamentale, svolta che, come in un fenomeno di retroazione, è stata da loro stesse provocata. La prima parte di questo libro delinea una “ecologia” della sonata per pianoforte, cercando di avvicinarsi al modo in cui Beethoven e i suoi contemporanei pensavano e vivevano questo genere musicale. La seconda parte è una introduzione alla studio della teoria della forma che è nata intorno alle Sonate di Beethoven, vista sia nelle fonti storiche, sia nelle recentissime teorie sulla forma classica. La terza parte approfondisce gli aspetti legati al loro significato come l’approccio ermeneutico, la teoria dei topoi, e aspetti di prassi esecutiva storicamente informata. Questo libro mette a disposizione di musicisti e studenti di musica, così come agli ascoltatori e frequentatori di concerti che desiderano un ascolto consapevole e aggiornato, una sintesi di decenni di ricerca musicologica, permettendo al lettore di ricavarsi un proprio percorso analitico e interpretativo in questo corpus così imponente da aver cambiato per sempre la storia della musica.
Copertina flessibile, 312 pagine
Sempre della serie Le sonate per pianoforte di Beethoven sono disponibili anche i seguenti volumi:
→ MIUCCI - Tra apprendistato e genialità • Le Sonate dalle WoO 47 all’op. 13
→ SALVETTI - Tra Heiligenstadt e l’Eroica • Le Sonate dall’op. 14 all’op. 31
STEINHAUSEN - Gli errori fisiologici e la trasformazione della tecnica pianistica
Regular price €20,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%FRIEDRICH ADOLF STEINHAUSEN - Gli errori fisiologici e la trasformazione della tecnica pianistica
Con una postfazione di Alice Mado Proverbio
Nel desiderio di esplorare l’essenza dell’arte pianistica, Friedrich Adolf Steinhausen ci offre una prospettiva unica e affascinante. Per la prima volta tradotto integralmente in italiano, questo volume rappresenta un pilastro nella letteratura sulla tecnica pianistica. La sua opera, di straordinaria attualità, sottolinea l’importanza di una ricerca interdisciplinare, mettendo in luce con determinazione i necessari cambiamenti per i pianisti e la società musicale.
Un approccio in continua evoluzione che, grazie alle recenti scoperte delle neuroscienze e della neurobiologia, potrà influenzare profondamente la didattica e l’arte pianistica
Copertina flessibile, 130 pagine