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TOMASEVIC - Tra pulcinellate e favole • Il ballo pantomimo a Roma al tramonto dello Stato Pontificio
Regular price €30,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%TOMASEVIC - Tra pulcinellate e favole • Il ballo pantomimo a Roma al tramonto dello Stato Pontificio
Negli spettacoli di danza della Roma di fine Settecento si riflette la vivacità culturale di una città che era al tempo stesso centro del Neoclassicismo e dell’antiquaria e meta imprescindibile del Grand Tour. I coreografi Onorato Viganò, Francesco Clerico e Domenico Ricciardi, protagonisti delle stagioni dell’Argentina e dell’Alibert (i due principali teatri della città), si giovarono dell’ambiente stimolante della capitale pontificia, riversandone la ricchezza in balletti capaci di coniugare le antiche tradizioni spettacolari romane con le nuove istanze estetiche neoclassiche e le sperimentazioni interne al nuovo genere del balletto riformato.
Attraverso libretti, programmi di ballo e una varietà di fonti documentarie il volume ricostruisce la drammaturgia, le prassi sceniche e l’evoluzione della danza teatrale nella Roma dell’epoca, analizzando da un lato la produzione ballettistica degli anni Ottanta e i relativi interpreti (coreografi e danzatori, con ruoli e generi di riferimento), dall’altro le caratteristiche esecutive e interpretative del balletto pantomimo di fine Settecento. Completano il volume le trascrizioni degli estratti dai libretti e dei testi dei programmi di ballo pubblicati a Roma tra il 1782 e il 1796.
Copertina flessibile, 310 pagine
ZIDARIČ - La fabbrica dell’identità russa
Regular price €22,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%WALTER ZIDARIČ - La fabbrica dell’identità russa
Fonti letterarie nazionali per musica, opera e balletto tra ’800 e ’900
Suddiviso in undici capitoli, il volume si concentra sulle fonti che, tra Ottocento e Novecento, hanno ispirato una serie di composizioni musicali russe, e poi sovietiche, di vario genere, dall’opera al balletto e alla musica da camera e/o sinfonica; fonti che sono di natura disparata e che traggono origine dalla mitologia, dal folclore, dall’oralità, dalla letteratura, ma anche, ovviamente, da reminiscenze personali dei vari artisti presenti in queste pagine. Compositori molto noti, come Čajkovskij, Prokof’ev, Šostakovič, Stravinskij e, forse, Rimskij-Korsakov, sono messi accanto ad alcuni compositori meno noti o forse addirittura sconosciuti, in Occidente, ma che sono tuttora noti in Russia, come Arenskij, Dargomyžskij, Rubinštejn e Serov. Il volume si prefigge di affrontare la sfera musicale presa in esame da un’angolatura originale, in grado di mettere in luce le dinamiche e le motivazioni che hanno spinto gli artisti qui annoverati a realizzare, di volta in volta, i loro lavori, e ricerca, al contempo, altri significati, oltre a quelli meramente espliciti delle varie opere, altre piste interpretative, magari meno evidenti di primo acchito ma che un’analisi minuziosa e, soprattutto, animata dalla curiosità, può andare a scovare tra le righe del testo. Ed ecco perché questo libro si rivolge anche un pubblico che poco o nulla sa di musica, di balletto o di teatro musicale russi, per solleticarne la curiosità e consentire, eventualmente, un primo approccio con testi letterari, poetici, teatrali che, una volta messi in musica, assumono vita propria e non sono mai avulsi dalle contingenze — storiche, politiche, sociali o personali — in cui vengono alla luce.