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59 products

ANGELOTTI - Maria Grisi • Una voce ritrovata + CD Audio
Regular price €25,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%MARCO ANGELOTTI - Maria Grisi • Una voce ritrovata + CD Audio
Libro con CD Audio allegato
Nata a Pesaro l'11 gennaio 1873, Maria Grisi si diplomò nell'anno scolastico 1892 alla scuola di canto nella classe di Virginia Boccabadati al Liceo Musicale di Pesaro. In quell'anno si distinse durante le manifestazioni del primo centenario rossiniano, ma il suo vero esordio fu nel Guglielmo Tell, al Teatro Carlo Felice di Genova nel febbraio 1894. Nei primi anni si esibì in opere di Bizet, Leoncavallo, Donizetti, ma soprattutto Verdi (Aida, Un ballo in maschera, Il trovatore, La forza del destino) in diversi teatri italiani, per poi ritornare a Pesaro nel 1896, nella stagione di Carnevale, dove fu Santuzza nella Cavalleria rusticana. Nell'aprile dello stesso anno si sposò con Angelo Ghiselli, nobile di Cesena, e si trasferì in quella città, mantenendo però sempre i rapporti con la nativa Pesaro dove vivevano i suoi famigliari.
Dopo tre anni di forzata sospensione dalle scene per la nascita dei tre figli, riprese a cantare nel 1901, con un repertorio quasi esclusivamente verdiano, sia in Italia che all'estero (Corfù, Atene, Città del Messico, L'Avana, Lisbona). Nella stagione d'autunno del Teatro Comunale di Bologna, nel 1905, interpretò Brunilde nel Sigfrido di Wagner insieme a Giuseppe Borgatti e sotto la direzione di Toscanini. Questa fu la sua prima interpretazione di opere wagneriane, che diventarono poi il fulcro del suo repertorio fino alla fine della sua carriera: cantò infatti nelle opere Sigfrido, Valchiria, Tristano e Isotta, Lohengrin in molti teatri Italiani ed esteri (Venezia, Roma, Barcellona, ecc.) fino al 1915, anno in cui si ritirò dalle scene a causa della guerra: ultima sua apparizione in pubblico fu a dicembre a Pesaro, in due concerti organizzati da Giacomo Zanella per i soldati in guerra.
Maria Grisi partecipò anche a due sessioni di registrazione con la “Gramophone and Typewriter Company” (prima casa discografica operante in Europa) a Milano nel 1906, sotto la direzione del maestro Sabajno al Teatro a La Scala: registrò arie tratte da opere di Verdi, Meyerbeer ed altri, che ora sono stati recuperati grazie ad un paziente lavoro di restauro dei rari dischi a 78 giri e riversati in digitale per comporre il CD allegato al libro.
Copertina flessibile, 160 pagine
BARLETTA / IELMINI - L'universo Gaslini. Guida ragionata a tutte le sue opere
Regular price €35,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%Maria Giovanna Barletta - Davide Ielmini
L'universo Gaslini
Guida ragionata a tutte le sue opere
Presentazione di Alfonso Alberti
Gli autori di questo libro hanno raccontato Giorgio Gaslini come non è mai stato fatto prima. Per fare chiarezza sull'opera di un artista che, spesso, ha messo in crisi la critica musicale con una scrittura disinvolta eppure complessa. Una visione obliqua e totale della musica che Maria Giovanna Barletta e Davide Ielmini hanno deciso di condividere per entrare nelle stanze segrete della produzione gasliniana: il jazz da una parte e la musica contemporanea colta dall'altro. Ma questa distinzione ha mai veramente interessato il Maestro? Lo scoprirete attraverso questa guida ragionata alle sue opere, dove si svelano partiture rimaste nascoste per anni, si portano alla luce collaborazioni che hanno dell'incredibile, si mette a nudo Gaslini nel suo essere compositore, arrangiatore e direttore anche nell'Italia della canzone d'autore, del pop e dei grandi registi. Un volume dettagliato per musicofili, musicologi, collezionisti e appassionati perché propone gemme rare e sconosciute del Maestro e perché ampio è lo spazio riservato alle formazioni musicali, alle etichette discografiche, alle edizioni e riedizioni dei dischi, alle date e agli studi di incisione. Un lavoro dove poesia e approccio scientifico viaggiano sugli stessi binari, perché entrambi gli autori hanno conosciuto e frequentato Giorgio Gaslini non solo come artista ma anche, e soprattutto, come uomo. Ed è questo che ha reso possibile "L'Universo Gaslini".
240 pagine
***
Dal contenuto:
Costellazione Jazz di Davide Ielmini
Introduzione • Ow! / Concerto Riff • Night in Tunisia, Bop-bop, Drums be-bop • Tempo e Relazione • La Notte • Giorgio Gaslini presenta Alberto Rabagliati • Oltre • Dall'Alba all'Alba • Dodici Canzoni d'Amore • Un amore • New Feelings • La Stagione Incantata • Segnali • Il Fiume Furore • Grido • Newport in Milan • Africa • Ballate e Canzoni • Santo & Johnny - Adagio By Santo & Johnny • Santo & Johnny - Classics By Santo & Johnny • Santo & Johnny - Famosi Temi Da Film • Una cosa nuova • Giorgio Gaslini - Dal Jazz Al Pop Volume 1 • Giorgio Gaslini - Dal Jazz Al Pop Volume 2 • Message • Favola Pop • Fabbrica Occupata • Colloquio con Malcolm X (A musical Action) • Mario Schiano Meets Giorgio Gaslini • Concerto della resistenza • 5 Donne Per l'Assassino • Canti di Popolo in Jazz • Concerto della Libertà • New Orleans Suite • Murales • Gigliola Negri, Giorgio Gaslini • Free Actions • Graffiti • Sharing • Live At the Public Theater in New York • Gaslini Plays Monk • Ecstasy • Four Pieces • Francesca Oliveri • Indian Suite • Schumann Reflections • Monodrama • Skies of China • Percorsi sonori in una notte di primavera • Multipli • Ayler's Wings • Le Pause del Silenzio • Italian Instabile Orchestra • Masks • Lampi • Italian Instabile Orchestra: Skies of Europe • Tiziana Ghiglioni Sings Gaslini • Jelly Back In Town • Mister O • Ballets • Weill Americano, Gershwin Europeo • Cantos • Grande Orchestra Nazionale di Jazz (A.M.J.) - Live • Sacred Concert - Jazz Te Deum • Viaggio nel jazz: Dal Blues a Duke Ellington • Enigma • Patrizia Scascitelli • Gianni Bedori • Il Brutto Anatroccolo • Gaslini Legend • Gaslini Plays Sun Ra • Urban Griot • Elle • John Coltrane Compositore • Jazzitaliano Live 2007 • Ellaura • Fonte Funda Suite - La Notte • Incanti • Italian Instabile Orchestra • Giorgio Gaslini Quartet • Nuove tendenze del Jazz Italiano Vol. 1 • Mini Jazz Club 28 • Il Nuovo Jazz Italiano degli anni '70
Costellazione Contemporanea di Maria Giovanna Barletta
Tre mottetti per coro a cappella • Responsorio per soprano, coro misto a quattro voci, orchestra, pianoforte concertante. • Cronache Seriali per soprano e quattro strumenti • Musica per orchestra • Logar per flauto solo con pianoforte • Logarithmos n. 1 (Un uomo di città) per voce maschile e strumenti • Logarithmos n. 2 per flauto e percussioni • Rapsodia per voce femminile, saxofono contralto e pianoforte (La città) • Logarithmos n. 3 per archi xilofono e campane • Mani e voce per otto strumenti • Tempo e relazione op. 12 per pianoforte e ottetto da camera • Piccola musica per archi per quintetto • Le pianure della capitale • Donna. Una cantata del nostro tempo per voce femminile, voce recitante, coro e strumenti • Tramontata è la luna per voce di soprano, flauto, contrabbasso • Magnificat per voce di soprano, saxofono contralto, pianoforte, contrabbasso • Jab. Operina jazz per voce femminile, piccolo coro e strumenti • Non ho perduto nulla, Ore a Brasov per baritono e cinque strumenti • Sinfonia per un nuovo giorno per orchestra da camera • Contra per sax contralto, archi, pianoforte e percussioni • Minuetto per orchestra • La pasqua dei martiri ai caduti per ogni liberazione • Chorus per flauto solo • Totale I per orchestra sinfonica, gruppi strumentali, nastro magnetico, voce di soprano, voce di tenore • Segnali per oboe solo • Un quarto di vita. Opera da strada in due atti e undici scene • Totale II per orchestra • Drakòn • Una specialità delle cantine verità. Pocket opera • Jazz Mikrokosmos. Suite per quartetto • Jazz Makrokosmos per orchestra • Africa. Suite per quartetto • Ode per Naomi Ginsberg. Chamber opera • La cena di Joe Trimalchio. Madrigale drammatico per voci, cori, strumenti • Contagio Balletto Sinfonico • Colloquio con Malcolm X. Per cantanti, coro e orchestra • La storia del jazz. Recital collage • Only for bass. Per contrabbasso • Fabbrica occupata. Suite • Camillo Torres. Opera • Disegni. Per due flauti • Blues. Per pianoforte e orchestra • Simona. Per big band • Black-out. Per big band • Preludio. Per big band • Black Night, Black Light. Per big band • Ballo popolare sui Navigli. Per big band • Soul Street. Per big band • Murales. Per quartetto jazz • Swing Low Sweet Charlie per orchestra • Afro. Per orchestra • Suspiri. Jazz suite su canti popolari marchigiani • La bergamasca. Suite • Le ali ai piedi ovvero 5 ballate per un campione per orchestra di archi e percussioni • Monodramma per ottetto e big band • Inno Frigideriano. Coro per un miliardo di voci • Go Down Moses per orchestra • Thel. Opera musical in due atti • African Masks per diciotto strumenti con pianoforte solista • Pierrot Solaire per orchestra • Cose da venire scritte nel vento per orchestra • Scene dalla commedia dell'arte per quintetto • Rami Branches. Open Suite for 8 Musicians • Silver Concert per saxofono baritono in mi bemolle e orchestra sinfonica • La fontana malata per voce recitante e pianoforte • Rami. Piccolo lied per mezzosoprano e pianoforte • Brass-Série per big band • Adiantum. Concerto jazz per pianoforte e orchestra sinfonica • Myanmar Suite versione per quattro arpe • Myanmar Suite versione per quartetto di flauti • Sinfonia breve per orchestra • Skies of Europe per diciotto strumenti • I sogni nascono all'alba sei sequenze per clavicembalo (o pianoforte) • Battiti per violino solista e coro • Tre liriche di Alessandro Miano per voci di soprano e baritono • Carmen Graffiti. Balletto • Jelly's Back in Town per orchestra con voce cantante e voce recitante • Chants - Songs per flauto e pianoforte • Canto della sposa per violino solo • Mister O. Opera Jazz • Chants - Songs per flauto solista, archi, arpa e percussioni • Dodici minuti all'alba. Balletto per dodici strumenti, una danzatrice, un pianista attore • Storie di Sto per coro, fiati, archi e percussioni • Il brutto anatroccolo per voce femminile cantante, voce maschile recitante, orchestra • Trio per saxofono, violoncello, pianoforte, percussioni • The House of Rising Sun Ra suite per trio • Song Book voll. I, II, III, IV. Cento canzoni per voci e pianoforte su testi dell'autore • Last Blues • Diagrammi per voce sola [per le musiche di scena da La Tempesta di William Shakespeare] • Adagio is Beautiful per archi • Il vento nuovo per voce recitante maschile, soprano, pianoforte e violoncello • Fellini Song, dalla suite Skies of Europe trascrizione per banda • Sprint. Balletto in sei scene e due tempi • Tre partiture per flauto solista • Sei interludi per voce femminile e chitarra • Fellini Song per quattro arpe • L'arte de La raspa per orchestra sinfonica e big band • Canto nel canto per orchestra sinfonica e big band • Jazz Te Deum, III parte per coro, voci soliste, ensemble • Big BSang Poema per orchestra sinfonica • Lieder Book vol. I (Il ciclo dell'aria) quattordici lieder per soprano e pianoforte • Planets Promenade Suite per big band • Sacred Concert per mezzosoprano, baritono, coro e big band • Canto nel Canto per orchestra • Sinfonia delle valli per due orchestre di fiati e coro misto • Porter Portrait per pianoforte solista e orchestra • Enigma per orchestra • Odissey per big band • Ellingtoniana trascrizione per flauto, pianoforte e orchestra • Lanquidity trascrizione per orchestra • Always per quartetto di flauti • Menestrel de trompette per tromba e pianoforte • Gershwin's Materials per pianoforte e orchestra d'archi • Because the night per contrabbasso solista e orchestra • The Alcotts trascrizione per orchestra dalla Concord Sonata di Charles E. Ives per pianoforte • Weill a Broadway per orchestra e pianoforte • Urban Griot per batteria solista e orchestra • Inno per le olimpiadi della neve, tratto da Sinfonia delle valli per orchestra di fiati • I can't get started di Vernon Duke, Ira Gershwin, trascrizione per tromba solista e orchestra • Guantanamera di Joseito Fernandes, Josè Marti, trascrizione per marimba solista e orchestra • Naima di John Coltrane, per corno solista e orchestra • U. (Ulisse) per cinque esecutori • Itaca, Oltre [Ithaca, Beyond] U - Finale non utilizzato • Vietnam Suite per pianoforte e arpa • I got rhythm di George Gershwin, Ira Gershwin. Variations for piano and orchestra • Il triangolo trio per flauto, violino, pianoforte e triangolo sospeso • Lo squillabario per tromba sol

BARTOLI - Domenico Scarlatti. “Vivi felice”. Vita e opere di Scarlattino, Cavaliero di San Giacomo
Regular price €37,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%SANDRO IVO BARTOLI - Domenico Scarlatti. “Vivi felice”. Vita e opere di Scarlattino, Cavaliero di San Giacomo
Con una Presentazione di Alberto Batisti
Randagio, ribelle, ma anche schivo e gaudente, Domenico Scarlatti lasciò poche tracce di sé: due lettere autografe, qualche documento ufficiale come l'atto di battesimo o quello di morte, e testimonianze più o meno coeve in diari e documenti che spesso trattano di tutt'altre faccende. A queste, però, si aggiungono le migliaia di pagine di musica immortale che ci ha tramandato. Autore recalcitrante (pubblicò solo una esigua raccolta di Sonate per Cembalo, per Ubidienza non si sa a chi), tutta la sua opera ci è giunta in copie manoscritte non autografe, delle quali non conosciamo né i committenti né l'effettivo coinvolgimento del compositore. Eppure, questa messe di bellezza ha influenzato tutte le generazioni a venire attraverso i secoli fino ai giorni nostri. «Non aspettarti, o Dilettante o Professor che tu sia, in questi Componimenti il profondo Intendimento», avvisava i lettori dei suoi Essercizi per Gravicembalo Domenico Scarlatti. Fedele a quel dettato, l'autore racconta la vita del genio napoletano attraverso la vivace geografia che le ricerche più recenti sono in grado di affiancarle e ne esamina l'opera in dettaglio con uno stile fresco e divertente. Per la prima volta nella vasta bibliografia di Scarlatti, questo libro offre al lettore un commento ad ognuna delle 556 Sonate che compongono il catalogo Kirkpatrick.
Indice sommario
Presentazione. L'innamorato Bartoli di Alberto Batisti
Introduzione
Capitolo I. Prologo
Capitolo II. Esordi
Capitolo III. Cantate e viaggi
Capitolo IV. Stagione d'opera
Capitolo V. Venezia
Capitolo VI. Roma
Capitolo VII. Partita a carte
Capitolo VIII. Al servizio del Papa, e non solo
Capitolo IX. Suite inglese
Capitolo X. Lisbona
Capitolo XI. Giochi di prestigio
Capitolo XII. María Barbara
Capitolo XIII. Intermezzo (mica tanto) pastorale
Capitolo XIV. “La Portuguesa”
Capitolo XV. Palazzi reali
Capitolo XVI. Essercizi per gravicembalo
Capitolo XVII. Cambio di passo
Capitolo XVIII. Ultime testimonianze
Capitolo XIX. Protagonisti
Capitolo XX. Enigmi manoscritti
Capitolo XXI. Questione di stile
Capitolo XXII. Sonate per cembalo?
Capitolo XXIII. Un insospettabile appassionato delle sonate per cembalo
Capitolo XXIV. «Pairwise arrangement», o della sequenza
Capitolo XXV. Ponte di mezzo
Capitolo XXVI. Dell'interpretazione
Capitolo XXVII. Commentario alle sonate di Scarlatti: una giustificazione
Capitolo XXVIII. Sonate per cembalo di D.N. Domenico Scarlatti Cavaliero di S. Giacomo
Ringraziamenti
Opere musicali citate nel testo
Bibliografia parziale
Indice dei nomi

BELLAMY - Martha Argerich • L'enfant et les sortilèges
Regular price €25,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%OLIVIER BELLAMY - Martha Argerich • L'enfant et les sortilèges
“Genio del pianoforte”, “miracolo della natura”, “ciclone argentino”, o ancora “leonessa della tastiera”: non mancano certo le definizioni per evocare la dirompente personalità di Martha Argerich. Nata nel 1941, la leggendaria pianista argentina, applaudita sulle scene internazionali da decenni, affascina per la potenza delle sue esecuzioni e per il mistero della sua personalità. Il suo temperamento indomabile, il carattere libero e indipendente ne fanno un personaggio davvero atipico nel mondo della musica classica. In una narrazione costellata di aneddoti inediti e di sorprendenti rivelazioni, Olivier Bellamy dipana le fila di una vita ricca di eventi e di sviluppi imprevedibili: dall’infanzia in Argentina, quand’era bambina prodigio a Buenos Aires, passando per gli studi di perfezionamento dapprima a Vienna con Friedrich Gulda e quindi ad Arezzo e Moncalieri con Arturo Benedetti Michelangeli, per arrivare alle decisive affermazioni del Premio Busoni di Bolzano e del Concorso di Ginevra e all’apoteosi dello “Chopin” di Varsavia, fino agli anni più recenti, caratterizzati anche da momenti di profonda crisi, da rinunce ai concerti e ancora da trionfali ritorni... Di città in città (Buenos Aires, Vienna, Bolzano, Amburgo, New York, Ginevra, Bruxelles, Londra, Rio de Janeiro, Mosca...), attraverso i suoi colleghi musicisti, gli amori, le amicizie, il libro delinea il ritratto intimo di un’artista dalla profonda umanità. Presentazione di Carlo Piccardi - Postfazione di Stefano Biosa e Marco Bizzarini - Traduzione in lingua italiana di Stefano Biosa e Marco Bizzarini - Discografia e Videografia di Stefano Biosa - Edizione italiana a cura del Centro di Documentazione “Arturo Benedetti Michelangeli”Indice sommario: Presentazione. Una visione esistenziale della musica di Carlo Piccardi - Prologo - Capitolo I. Giardino d'infanzia - Capitolo II. L'apprendistato d'una virtuosa - Capitolo III. Il magico periodo di studi con Gulda - Capitolo IV. La prova del fuoco - Capitolo V. Primi concerti in Europa - Capitolo VI. Il primo disco - Capitolo VII. La parabola interrotta - Capitolo VIII. Il silenzio di Michelangeli - Capitolo IX. Alla ricerca di Horowitz - Capitolo X. Madre - Capitolo XI. Concorso Chopin 1965 - Capitolo XII. Grandi amori - Capitolo XIII. "Colpo di vento" - Capitolo XIV. Anime gemelle - Capitolo XV. Dispersione - Capitolo XVI. Lo scandalo Pogorelich - Capitolo XVII. Amicizie russe e morte di Juanita - Capitolo XVIII. La Via dei Pianisti - Capitolo XIX. Istituto John Wayne - Capitolo XX. Per amore del Giappone - Capitolo XXI. Ritorno al paese natìo - Capitolo XXII. Scene infantili - Postfazione. I primi anni di Martha in Italia di Stefano Biosa e Marco Bizzarini - Cronologia di Olivier Bellamy - Premi, onorificenze e riconoscimenti di Stefano Biosa - Galleria fotografica di Stefano Biosa - Repertorio - Documenti Audio e Video di Stefano Biosa - Discografia e Videografia di Stefano Biosa - Note alla Discografia e Videografia - Documentari - Indice delle etichette - Supporti Audio e Video - Indice dei musicisti - Indice dei cantanti - Indice dei cori - Indice delle orchestre - Indice degli ensemble - Indice dei luoghi - Ringraziamenti di Olivier Bellamy - Ringraziamenti del Centro di Documentazione "Arturo Benedetti Michelangeli" - Indice delle composizioni citate nel testo - Indice dei nomi contenuti nel testo - Centro di Documentazione ``Arturo Benedetti Michelangeli''
Copertina flessibile, 356 pagine
BISOGNI - Renata Tebaldi • «Dolce maestà». Figlia, Donna, Icona
Regular price €25,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%VINCENZO RAMÓN BISOGNI - Renata Tebaldi • «Dolce maestà». Figlia, Donna, Icona
Quanto mai opportuno, se non indispensabile, appare un nuovo contributo biografico all’arte di Renata Tebaldi, ora che se ne celebra il 75° anniversario dal debutto in teatro, 23 maggio 1944, e il 19 dicembre 2019 a 15 anni dall’addio a questo mondo di chi seppe porsi fondamentale nella storia del teatro lirico in virtù di doti musicali di rara eufonia.
La grande figura della Tebaldi, primadonna di indubbio, rasserenante fascino, è sembrata ingigantirsi in tempi recenti, quando la musicologia internazionale ha moltiplicato ammirati contributi critici e sono questi che, assieme ad aggiornati particolari biografici, prendono ora spazio innovativo, non senza doverosa oggettività, in questa attesa biografia.
Copertina flessibile, 247 pagine

BISTARELLI - Le ultime produzioni pianistiche di Aleksandr Skrjabin. Poeta, filosofo e mistico
Regular price €29,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%Questo libro si propone di analizzare la figura del grande compositore russo Aleksandr Nikolaevic Skrjabin (Mosca, 1872-1915) da differenti angolazioni e prospettive: una sorta di mosaico che lega insieme gli aspetti estetici, storici e linguistici afferenti la produzione musicale e quelli filosofico esistenziali. In particolare, attraverso una lettura analitica degli scritti autografi, vengono esaminate le teorie filosofiche e teosofiche che egli pose a fondamento del proprio itinerario creativo. Inoltre, viene presentata un'analisi armonica e strutturale delle ultimissime opere per pianoforte, che fa perno sul sistema linguistico skrjabiniano e cerca di svelarne la logica e l'evoluzione compositiva.
Musicista raffinato e colto, filosofo, teosofo, poeta, pianista concertista, Skrjabin troppo spesso è stato relegato in un ambito marginale e solo recentemente è emerso come uno dei grandi protagonisti della musica del XX secolo. Partendo da Chopin e da Liszt, negli ultimi anni della vita egli elabora una sintassi armonica originalissima e innovativa, che anticipa le tecniche compositive della serialità e approda alla lucida destrutturazione del sistema maggiore-minore. Attraverso l'uso funzionale di un accordo sintetico, attua il principio di equiparazione e convergenza fra melodia e armonia, fra linearità e verticalità. La morte prematura impedì al compositore la realizzazione della sua utopia artistica, il Mysterium: un'opera dove la sinestesia fra le arti e la rivelazione di tutte le latenti facoltà umane avrebbero propiziato il rinnovamento spirituale dell'umanità. Di quest'ultimo progetto nel volume si indagano i lavori preparatori.
Copertina flessibile, 197 pagine

BOCCARDO - Chante-moi une chanson d’amour. La musica di Claude Vivier
Regular price €27,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%GIOVANNI BATTISTA BOCCARDO - Chante-moi une chanson d’amour. La musica di Claude Vivier
Prefazione di Cesare Fertonani
Questa è la prima biografia in lingua italiana dedicata a Claude Vivier (1948-1983), compositore canadese che ha affascinato critici di respiro internazionale e grandi musicisti della sua generazione (György Ligeti ha esclamato, dopo aver ascoltato la sua musica per la prima volta, “Quest'uomo è un genio!”) ma che è rimasto sostanzialmente escluso dal panorama della musicologia italiana.
Nell'arco di soli trentacinque anni Vivier ha prodotto un catalogo ricco di quasi cinquanta opere, caratterizzandosi per uno stile unico, definito dall'impiego di melodie distintive, raffinati timbri orchestrali e complessi spettri armonici.
In una prima parte si ripercorre la vita del compositore, senza la quale sarebbe impossibile comprenderne la musica.
Una vita breve, tempestosa e instabile, sempre in movimento, alla ricerca di qualcosa che Vivier non esita a definire “amore”.
Attraverso una breve disamina dell'esigua letteratura analitica fiorita intorno ai suoi capolavori, l’Autore traccia un quadro generale della sua poetica e delle originali tecniche compositive.
Questo libro è una presentazione della musica di Vivier al pubblico italiano e allo stesso tempo un tentativo di elevarla al di sopra delle semplificazioni tentatrici; ridarle lo spessore e la complessità proprie di ogni percorso significativo, qualità che si perdono nelle categorizzazioni di scuole ed etichette. Vivier si è inserito nel panorama contemporaneo in modo affatto personale, coltivando la propria arte con curiosità e senza pregiudizi; grazie ai suoi viaggi in Europa e ai contatti con compositori di diverse generazioni e scuole egli maturò un linguaggio variegato e originale, in continua evoluzione.
Indice-sommario
Ringraziamenti
Prefazione di Cesare Fertonani
INTRODUZIONE
CAPITOLO I. La vita
I primi passi (1948-1976) - Alla ricerca (1976-1980) - Maturità (1980-1983)
CAPITOLO II. La musica vocale nel XX secolo
Semplicità e complessità - Categorie vocali - Temi ricorrenti - Teatralità e ritualità - Il testo
CAPITOLO III. I testi di Vivier
CAPITOLO IV. Un po' di analisi
Aspetti armonici - Bob Gilmore e Lonely Child - Patrick Levesque e Bouchara - Combination-Tone Class di Bryan Christian - Aspetti melodici - Stockhausen e Mantra - Lettura di Dante - Formule vocali - Tre fasi compositive - Scrittura vocale - Chants - Prologue pour un Marco Polo - Glaubst du an die Unsterblichkeit der Seele? - Elementi di teatralità e ritualità
CONCLUSIONI
APPENDICE A. Testi: Chants - Prologue pour un Marco Polo - Lettera dal Giappone, 20 settembre 1976, Tokyo - Tre lettere da Bali - Da un diario di viaggio - Felice chi come Ulisse
APPENDICE B. Termini compositivi utilizzati da Vivier
APPENDICE C. Cronologia delle composizioni
Bibliografia
Indice dei nomi
Copertina flessibile, 172 pagine

BOGHETICH / GUERINI - Mahler. Dialoghi tra musica e poesia
Regular price €25,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%ADELE BOGHETICH & NICOLA GUERINI
Mahler. Dialoghi tra musica e poesia
Molti temi critici vengono indicati, sfiorati, letti, approfonditi, rielaborati dagli autori di questo libro, in una prosa che non ha il timore dell'abbandono lirico e dello sguardo simpatetico di accesa emozione: è la scelta di musicisti e studiosi che appunto all'analogia sentimentale assoluta con l'oggetto del loro discorso tentano di avvicinarsi. Se Adorno aveva definito icasticamente le sinfonie di Mahler "ballate della disfatta", lo sguardo di Boghetich e Guerini appare più sfumato, nelle pagine del loro colloquio, offerto a un lettore il quale cerchi un approccio a quel vasto mondo oppure suggestioni diverse di indagine ed esegesi: la notte dell'anima è pur dunque "carica di stelle"; l'annichilimento è bensì contraddetto dal cammino incessante verso la Bellezza; la "voce dello Spirito in unione mistica con il Tutto" non cessa di cantare lo struggimento in suoni e parole che, questi sì certamente, ci parlano con l'eloquenza infiammata dell'estrema generazione romantica. "In questo esser tutto" - ha scritto Ugo Duse nella sua monografia del 1973 - "la volontà [di Mahler] fu tesa a un sogno classico e per ciò dentro e fuori la storia del suo tempo". Questo saggio in forma di dialogo, nel tenere insieme, di Mahler, il dettaglio formale con l'intuizione poetica, le strutture musicali con la coscienza interiore, tenta arditamente un percorso non dissimile. Perché la musica di Mahler, il suo viaggio di ricerca costantemente dubbioso, traccia nel suono puro e nell'intonazione dei versi la crisi dell'Io, che è ugualmente dentro e fuori la storia del nostro tempo (dalla prefazione di Mario Tedeschi Turco).
Con bibliografia e consigli discografici.
Copertina flessibile, 202 pagine

BOLZAN - E. T. A. Hoffmann
Regular price €37,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%CLAUDIO BOLZAN - E. T. A. Hoffmann. La biografia musicale di un romantico diseredato
Questa nuova, minuziosa monografia intende offrire un'immagine completa di tale duplice esistenza, analizzando le principali opere musicali e la notevole attività in ambito critico ed estetico, senza trascurare per questo gli impegni organizzativi, esecutivi e letterari dell'autore, impegni portati avanti tra incessanti difficoltà e sempre con strenua dedizione: si è cercato così di offrire una puntuale messa a fuoco di tale complesso crogiolo, delineato nell'ambito di una serie straordinaria di eventi storici, quali la Rivoluzione francese, l'epopea napoleonica e le lotte di liberazione, la successiva Restaurazione politica, mentre in ambito culturale l'Europa assisteva al tramonto del razionalismo illuministico e alla piena affermazione del movimento romantico, di cui Hoffmann è giustamente considerato uno degli esponenti di spicco e, al tempo stesso, la sua sintesi più compiuta e il suo epilogo.
Contiene il catalogo completo delle Opere musicali, pittoriche, grafiche, delle recensioni e degli scritti di argomento musicale.
280 pagine, copertina flessibile

BOLZAN - Franz Schubert. L’enigma di un genio bifronte
Regular price €49,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%CLAUDIO BOLZAN - Franz Schubert. L’enigma di un genio bifronte
Le ricerche su Schubert, portate avanti in questi ultimi anni, hanno messo in luce, oltre alla straordinaria statura di un musicista assolutamente geniale ed innovatore, un’immagine riccamente sfaccettata, complessa e sfuggente, dovuta ad una “doppia natura” evidenziata da molteplici testimonianze e tale da influire non solo nello stile di vita e nelle sue esperienze, ma anche nella sua attività di compositore, lasciando emergere, al di sopra delle sue affascinanti invenzioni melodiche, una creatività quanto mai complessa, personale ed innovativa, ricca di chiaroscuri, di potenti squarci visionari e di abissali scandagli e smarrimenti. Con questa nuova monografia si è voluto esplorare analiticamente sia la biografia del musicista in tutti i suoi aspetti, comprese le sue contraddizioni e le sue debolezze, facendo ricorso ad una vastissima documentazione (comprendente anche tutte le lettere e gli scritti, offerti integralmente in una nuova traduzione), sia la sottile ambivalenza di un’opera spaziante in tutti i generi dell’epoca, offrendo ragguagli sugli influssi esercitati dalla letteratura del tempo, soprattutto di quella romantica, dalla realtà politica, dalle consuetudini e dalle attività svolte in una Vienna dominata dall’intransigente, angosciante politica della restaurazione. Oltre ad alcuni fondamentali settori della produzione liederistica, è stato dato ampio spazio ad ambiti creativi meno frequentati in sede critica ed esecutiva, come quelli riguardanti la musica sacra, la straordinaria produzione corale profana, le opere teatrali, insieme ad alcuni settori della musica strumentale analizzati tenendo conto delle numerose opere incompiute e delle problematiche ad esse relative. Ne è così scaturita un’immagine assai complessa e sfaccettata, sgombrata dai persistenti luoghi comuni, ma anche da risvolti spesso accolti senza una documentazione convincente e probante.
Indice sommario
Introduzione
PARTE PRIMA. La vita e l’impegno creativo
Capitolo Primo – Un talento musicale. Gli anni di formazione
Capitolo Secondo - Il nostro caro Minnesänger. Un biennio di nuove amicizie, delusioni e intensa creatività (1815-1816)
Capitolo Terzo - Un secondo Beethoven. La conquista dell’indipendenza tra nuove esperienze e nuovi impegni. L’estate a Esterházy (1817-1818)
Capitolo Quarto - Un nuovo Orione. Una rinnovata libertà e una felice vacanza a Steyr (1819)
Capitolo Quinto - Un debuttante. Un anno cupo e cruciale (1820)
Capitolo Sesto - Un eccellente compositore di Lieder. Prime importanti pubblicazioni liederistiche e una nuova amicizia (1821)
Capitolo Settimo - Il soffio del genio. Beethoven, un testo allegorico e alcune grandi composizioni (1822)
Capitolo Ottavo - Volker il menestrello. La malattia, nuovi capolavori e ritorno al teatro (1823)
Capitolo Nono - In queste ore cupe. Nuovi capolavori pianistici e cameristici. Secondo soggiorno estivo a Zseliz (1824)
Capitolo Decimo - Una persona splendida. Nuovi incontri ed amicizie. Terza Wanderung nell’Alta Austria (1825)
Capitolo Undicesimo - Non ho assolutamente denaro. Gravi difficoltà economiche, ricerca di nuovi editori e di un lavoro stabile (1826)
Capitolo Dodicesimo - Un poeta dei suoni. La morte di Beethoven, il ciclo della Winterreise e nuove opere cameristiche, un felice soggiorno a Graz (1827)
Capitolo Tredicesimo - Un compositore interamente tedesco. Intensa attività creativa, un grande concerto pubblico, malattia e morte (1828)
PARTE SECONDA. La musica
Capitolo Primo - Schubert di fronte ai grandi temi del pensiero romantico
Capitolo Secondo - Aspetti stilistici e componenti simboliche del linguaggio musicale schubertiano
Capitolo Terzo - Percorsi del sacro: dal Lied spirituale, agli Inni e ai generi liturgici - Lehrjahre - Un biennio intensamente creativo - Tematiche e sviluppi panteistici - Morte e trasfigurazione - Nuove creazioni liturgiche
Capitolo Quarto - Sehnsucht e Einsamkeit I volti della nostalgia e della solitudine
Capitolo Quinto - La scoperta di nuovi orizzonti liederistici
Capitolo Sesto - Le sirene del teatro - Nuovi esperimenti operistici - Ritorno al Singspiel - L’ultimo esperimento teatrale compiuto - Dall’opera alle musiche di scena
Capitolo Settimo - Il Lied corale: non solo musica di società
Capitolo Ottavo - La Sonata come laboratorio di ricerca e sperimentazione - Le Sonate del 1815-1818 - Le Sonate del 1819-1825 - Le Sonate del 1826-1828
Capitolo Nono - Ritorno al pianoforte a quattro mani
Capitolo Decimo - La via verso la grande forma sinfonica
Bibliografia
Indice delle opere
Indice dei nomi
BOLZAN - Georg Friedrich Händel. Tra Splendori Teatrali E Fasti Cerimoniali • Vita E Opere
Regular price €59,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%CLAUDIO BOLZAN - Georg Friedrich Händel. Tra Splendori Teatrali E Fasti Cerimoniali • Vita E Opere
Georg Friedrich Händel (1685-1759) fu, insieme a Bach, uno dei più insigni rappresentanti del tardo barocco europeo, celebrato in vita e ancor più dopo la morte, al punto da assurgere ad autentico mito musicale, come dimostrerà l'ammirazione di autori altrettanto sommi, come Mozart, Haydn, Beethoven, Mendelssohn, Liszt, Richard Strauss. Oltre ad essere stato uno straordinario compositore in tutti i generi vocali e strumentali della sua epoca, fu il creatore dell'oratorio in lingua inglese, un acclamato clavicembalista e organista virtuoso, un instancabile impresario teatrale e un organizzatore della vita musicale londinese, avvezzo a frequentare teatri, regge, palazzi principeschi, ambienti religiosi, a diretto contatto con principi, alti prelati, sovrani, al punto che ogni sua attività non mancò di apparire in alcune opere letterarie e nei principali giornali e cronache del tempo, non senza suscitare gelosie, invidie, rancori, ma assurgendo comunque a punto di riferimento per la maggior parte dei compositori suoi contemporanei: di lui si può dire che fu, senz'ombra di dubbio, un autentico artista europeo, nel quale tutte le principali tendenze musicali giunsero ad una compiuta sintesi stilistica. Questa nuova ed aggiornata monografia ci offre di questo straordinario personaggio una ricognizione completa ed esauriente della sua vita e della sua poliedrica attività musicale, dalla prima formazione in Germania, alla sua esaltante esperienza italiana, fino alla definitiva sistemazione in Inghilterra, grazie ad una vasta documentazione, comprendente tra l'altro l'intero epistolario, offerto per la prima volta in traduzione italiana, insieme all'esame dettagliato di tutte le sue opere più significative, presentate in ordine cronologico. Completa il volume il catalogo delle opere e una esauriente bibliografia scelta.
Indice sommario
Parte I. GLI ANNI GIOVANILI - Halle, Amburgo, l'Italia
Capitolo Primo - Le origini e la famiglia, la prima formazione e gli studi
Capitolo Secondo - Il soggiorno ad Amburgo e le prime composizioni teatrali
Capitolo Terzo - “Evviva il caro Sassone”: l'esperienza italiana tra Firenze, Venezia, Roma e Napoli
Capitolo Quarto - Le Cantate italiane
1. Genesi ed evoluzione della cantata da camera in Italia - 2. Le Cantate da camera - 3. Le Cantate drammatiche o dialogiche e le Serenate
Capitolo Quinto - Gli Oratori e la restante produzione sacra
1. Il Trionfo del Tempo e del Disinganno - 2. La Resurrezione - 3. Le composizioni liturgiche e devozionali
Capitolo Sesto - Le opere teatrali
1. Vincer se stesso è la maggior vittoria (Rodrigo) - 2. Agrippina
Parte II. “L'ORFEO DEL NOSTRO TEMPO” - Tra Hannover, Düsseldorf e Londra
Rinaldo, ovvero amore e magia
Parte III. NUOVI IMPEGNI OPERISTICI A LONDRA E LE OPERE PER LA CORTE
Capitolo Primo - Un nuovo mecenate (1712-1717)
1. Le opere teatrali del 1712: Il pastor fido e Teseo - 2. Da Lucio Cornelio Silla ad Amadigi - 3. Le prime opere cerimoniali sacre e profane - 4. La Brockes-Passion
Capitolo Secondo - Nuovi impegni creativi a Cannons (1717-1718)
1. Le Suites per la Water Music - 2. I Chandos-Anthems e il Te Deum di Cannons - 3. Acis and Galatea tra mito ed evocazione paesistica - 4. Haman and Mordecai, ovvero Esther: Masque o Oratorio?
Capitolo Terzo - La Royal Academy of Music e le prime stagioni operistiche (1719-1723)
1. Il ritorno all'opera seria: Radamisto - 2. Floridante: un successo di stima? - 3. Ottone, Re di Germania, ossia la rivincita - 4. Flavio, Re de' Longobardi: una commedia antieroica - 5. Le opere per clavicembalo
Capitolo Quarto - Nuovi capolavori e crisi della Royal Academy of Music (1724-1728)
1. Giulio Cesare in Egitto - 2. Tamerlano: un capolavoro tragico - 3. Rodelinda Regina de' Longobardi o l'amor coniugale - 4. Alessandro: il trionfo del virtuosismo belcantistico - 5. Admeto, re di Tessaglia, ultimo trionfo della Royal Academy - 6. I Coronation Anthems - 7. Le Deutsche Arien
Capitolo Quinto
- La nuova Royal Academy la ripresa delle attività operistiche e i primi Oratori (1729-1734)
1. Lotario: un'opera misconosciuta - 2. Partenope: Una “sofisticata” commedia umoristica - 3. Poro, Re dell'Indie: un felice ritorno al genere eroico - 4. Ezio: un fosco dramma di tradimenti, vendette e gelosie - 5. Orlando: una commedia sperimentale - 6. Tra oratorio e dramma sacro: Athalia - 7. Le opere strumentali (1732-1734)
Capitolo Sesto - Frenetica attività creativa, crisi e malattia (1734-1737)
1. Un felice ritorno alle tematiche ariostesche: Ariodante - 2. Amori, magia e natura nell'orbita di Ariosto: Alcina - 3. Una commedia pastorale per una principesca festa di nozze: Atalanta – 4. In onore di Santa Cecilia: Alexander's Feast or The Power of Music e Cecilia volgi un sguardo - 5. Un commosso Anthem funebre per l'amata regina: The ways of Zion do mourn
Parte IV. DAL MELODRAMMA ALL'ORATORIO
Capitolo Primo - Tra opera, ode ed oratorio (1738-1741)
1. Faramondo: un problematico ritorno al genere eroico - 2. Serse: un insolito ritorno al passato - 3. Saul: una potente tragedia tra oratorio e dramma sacro - 4. Israel in Egypt: un nuovo esperimento oratoriale - 5. L'Ode per il giorno di Santa Cecilia - 6. Tra Ode ed Oratorio: L'Allegro, il Penseroso ed il Moderato - 7. Ultimi tentativi sul versante operistico: Imeneo e Deidamia - 8. La produzione strumentale (1738-1741)
Capitolo Secondo - Dublino (1741-1742)
1. Il Messiah: l'oratorio di tutti gli oratori
Capitolo Terzo - Nuovi percorsi oratoriali (1743-1748)
1. Un ritorno al dramma d'ispirazione biblica: Samson - 2. Dalla Bibbia al mito classico: Semele - 3. Il Dettingen Te Deum e il Dettingen Anthem - 4. Joseph and his brethren: un completo fallimento? - 5. Hercules: un “dramma musicale” ai vertici della produzione händeliana - 6. Belshazzar: un compiuto e potente dramma biblico - 7. Gli “Oratori di vittoria”: da Occasional Oratorio a Judas Maccabaeus - 8. Alexander Balus e Joshua: due deboli riproposte nell'ambito degli “Oratori di vittoria”
Capitolo Quarto - Gli ultimi anni (1749-1759)
1. Solomon: il ritratto musicale di una società ideale - 2. Un raffinato unicum tra opera e oratorio: Susanna - 3. Theodora: un insolito e personale Oratorio cristiano - 4. The Choice of Hercules: oratorio, cantata o intermezzo? - 5. L'opus ultimum: Jephtha - 5. Le ultime composizioni strumentali
Capitolo Quinto - Conclusioni e riflessioni sull'uomo e sul compositore
Catalogo delle opere
Nota bibliografica
Indice dei nomi contenuti nel testo
Copertina flessibile, 968 pagine
CAENS - Maurice André. Il trombettista del secolo
Regular price €35,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%THIERRY CAENS - Maurice André. Il trombettista del secolo
Ho conosciuto Maurice André, il “trombettista del secolo”, nel 1975 a Besançon e da quel momento la mia vita è cambiata: il suo talento, la sua personalità e le prospettive che mi ha indicato hanno plasmato la mia vita di musicista. Ho avuto la fortuna di lavorare con lui, anzitutto come studente. Poi mi ha preso sotto la sua ala protettrice, permettendomi di suonare al suo fianco e infine di diventare suo amico. In ogni situazione, non ho mai smesso di amarlo, ammirarlo e osservarlo: è da questo orgoglio che nasce questo libro, che riflette la mia esperienza con Maurice André, il mio punto di vista su di lui, ma che è anche un luogo di confronto per le tante persone che egli ha incontrato nel corso della sua vita.
Ovviamente i figli Béatrice e Nicolas, ma anche i grandi trombettisti della sua generazione, i direttori d'orchestra con cui ha lavorato, i suoi ex allievi e i grandi solisti di oggi: tutti hanno fornito il loro punto di vista sulla personalità di Maurice André, il suo rapporto con lo strumento ed il repertorio. Perché se Maurice André fu la stella più fulgida della tromba nel Novecento, tutti noi in qualche modo siamo stati illuminati da lui, che rimane un'ispirazione per i musicisti (e non solo i trombettisti) di oggi e domani.
Il libro contiene testimonianze di Wynton Marsalis, Håkan Hardenberger, Ole Edvard Antonsen, Gabriele Cassone, Eric Aubier, Reinhold Friedrich, Pacho Flores e molte altre “leggende” della tromba.
Indice sommario
Presentazione
1. Premessa
1.1. I tre pilastri di questo libro - 1.2. Il mio incontro con il Maestro a Besançon - 1.3. E tromba sia! - 1.4. La classe di Maurice André?
2. La nascita di una leggenda
2.1. Il contesto del dopoguerra - 2.2. Gli inizi - 2.3. Il suo arrivo a Parigi - 2.4. Il suo debutto professionale - 2.5. I suoi primi concerti da solista - 2.6. La classe al CNSM - 2.7. Lavorare con gli studenti - 2.8. I grandi professori del momento: 1) Roger Delmotte; 2) Marcel Lagorce; 3) Pierre Thibaud; 4) Robert Pichaureau (noto come “Toto”); 5) Timofei Dokschitzer; 6) Adolph Herseth - 2.9. Lo stile Maurice André
3. La personalità di Maurice André
3.1. Amici! - 3.2. Cordialità, generosità e semplicità - 3.3. Il carattere! - 3.4. Un tuttofare nel cuore - 3.5. Il metodo Maurice André - 1) La memoria! - 2) Nassim Maalouf - 3) Convergenze - 4) Uno spirito gioviale! - 5) Curiosità - 6) Pierre Dutot
4. L'apogeo di una stella
4.1. Carriera mondiale - 4.2. I Grands Echiquiers - 4.3. I grandi incontri: 1) Marcel André, suo padre; 2) Liliane, sua moglie; 2) Herbert von Karajan; 3) Jean-Pierre Wallez; 4) Michel Plasson; 5) Marie-Claire Alain - 4.4. Gli arrangiatori: 1) Jean-Michel Defaye (1932); 2) Michel Legrand (1932-2019); 3) André Carradot, noto come Jack Nilson (1928-2005); 4) François Rauber (1933-2003); 5) Jean Thilde/Armand Birbaum (1900-?) - 4.5. La sua carriera discografica - 4.6. Il trombino e un nuovo repertorio - 4.7. Il fenomeno popolare - 4.8. Rimpianti?
5. La Coda
5.1. Un dramma familiare - 5.2. La malattia - 5.3. L'ultimo concerto - 5.4. L'eredità artistica di Maurice André - 5.5. Dopo Maurice André - 5.6. Ambizioni e carriera - 5.7. I grandi trombettisti del momento: 1) L'americano Wynton Marsalis; 2) Gli svedesi Håkan Hardenberger e Urban Agnas; 3) Il norvegese Ole Edvard Antonsen; 4) I tedeschi Reinhold Friedrich e Mathias Höfs; 5) L'italiano Gabriele Cassone; 6) Il finlandese Jouko Harjanne; 7) Il francese Eric Aubier; 8) Il russo/israeliano Sergej Nakarjakov; 9) L'ungherese Gábor Boldoczki; 10) Pacho Flores, il venezuelano; 11) La generazione più giovane; 12) Due fenomeni: Ibrahim Maalouf e Lucienne Renaudin Vary - 5.8. Il caso David Guerrier - 5.9. Una frase da parte di ciascuno - 5.10. Conclusioni e futuro
I collaboratori di questo libro

CANTÙ - David Oistrakh • Lo splendore della coerenza
Regular price €20,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%ALBERTO CANTÙ - David Oistrakh • Lo splendore della coerenza
David Fëdorovich Oistrakh (Mosca 1908-Amsterdam 1975) ha fatto la storia del violino nel Novecento. Amico, collaboratore e interprete esemplare di Shostakovich e Prokofiev, concertista amato oltre che ammirato dai colleghi e dal pubblico di tutto il mondo, «Re David» trasfigura una tecnica strepitosa in espressione naturale ed eloquente sempre al servizio della musica con una coerenza splendida arte-vita. Il libro analizza il rapporto simbiotico dei russi con la musica, il contesto storico, artistico e politico fra Rivoluzione d’ottobre e Disgelo che fa da cupo scenario a Oistrakh uomo e artista, la forsennata vita concertistica di chi viene esibito dall’URSS come “violinista sovietico per eccellenza”: ideale prodottosimbolo da esportazione. Vengono analizzate non solo le interpretazioni di un violinista dalla discografia vasta come poche ma anche quelle del camerista da sempre, specie in Trio e Quartetto e del direttore d’orchestra, dagli anni Sessanta, ospite di titolati complessi internazionali. Il tutto con commenti e testimonianze di artisti di ieri come Menuhin e di oggi: da Accardo a Quarta e Repin in conversazione con l’autore. L’indagine non trascura chi formò l’artista, il grande Piotr Stolyarski, né Oistrakh didatta dalla cui classe al Conservatorio di Mosca escono a decine vincitori di Concorsi internazionali: Gidon Kremer per tutti. Con discografia e videografica completa.
Copertina flessibile, 242 pagine

CANTÙ - Jascha Heifetz. L'Imperatore solo
Regular price €19,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%ALBERTO CANTÙ - Jascha Heifetz. L'Imperatore solo
Jascha Heifetz (1900?-1987) è stato il violinista più influente dopo Paganini. Con un terremoto epocale che muove dal concerto alla Carnegie Hall di New York il 27 ottobre 1917, Heifetz ha fissato le regole del violinismo moderno. La sua visione profetica e la tecnica sovrumana hanno segnato il XX secolo con un’impronta indelebile ridimensionando beniamini quali Elman e Kreisler, provocando un’ecatombe di violinisti già famosi o pronti a spiccare il volo e costringendo tutti, da Príhoda a Perlman, a ripensare il rapporto con lo strumento. Un repertorio smisurato (oltre 30 concerti sempre pronti e i cachet più alti in assoluto: sino a 10.000 dollari), 320 brani per 65 cd ad escludere i dischi non autorizzati, 150 trascrizioni composte ed eseguite con inarrivabile maestria. Un violinista che pubblico e colleghi sentono
INDICE SOMMARIO
Il miracolo e l'uomo
Heifetz e gli altri
USA, Europa e Italia Panorama uno: molti soldi e poche parole
Panorama due: fuoco e gelo
Panorama tre: senza partner e con eloquenza
Panorama quattro: detrattori
Piccolo Heifetz
Auer e i suoi allievi
Piccolo Heifetz cresce
USA: dalla Germania agli emigranti di Russia e Italia
Grande Heifetz
Tecnica e tecniche, mano sinistra e arco
In sala d'incisione
Dai trenta ai cinquant'anni
Ancora Mozart. Più Prokofiev, Sibelius e Gruenberg
Wieniawski e Vieuxtemps, Bach e Saint-Saëns
Elgar e Walton. Heifetz e Toscanini
Inediti
Sonate
Dal vivo: Beethoven, Brahms, Sibelius, Prokofiev
Concerti su misura: Korngold, Rósza, Castelnuovo-Tedesco
Trascrizioni mirabili
C'è bis e bis
Paganini senza Paganini
Scuola e musica da camera
Malinconico autunno
Freddo (tiepido) inverno
Nota e ringraziamenti
Discografia e Videografia
a cura di Marco Iannelli
Copertina flessibile, 238 pagine
CANTÙ - Yehudi Menuhin • L'Orfeo tragico
Regular price €19,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%ALBERTO CANTÙ - Yehudi Menuhin • L'Orfeo tragico
Yehudi Menuhin (1916-1999), “il violino del secolo”, è un prodigio di musica allo stato puro: un Orfeo in cui l’Istinto si fa Rivelazione. Senza essere “addestrato” da virtuoso, restituisce con agio assoluto il Concerto in re maggiore di Paganini ma sa anche, dodicenne, affrontare e risolvere nella stessa sera un Concerto di Bach, quelli di Beethoven e di Brahms con la Filarmonica di Berlino direttore Bruno Walter, Einstein che gli dice “Ora so che Dio esiste”, Arrau il quale nota: “la musica fluiva da lui come se il dio lo usasse quale messaggero”. A vent’anni, dopo un tour planetario, alla prima di tante crisi a venire, come Orfeo si volta indietro per razionalizzare quello che gli dei gli hanno dato e come Orfeo quando guarda Euridice, gli dei gli negano la maestria naturale e suprema d’un tempo. Per una carriera lunga settanta anni, resta il grande musicista e didatta, l’umanista e filantropo, l’idealista utopico, colui che saprà vivere proiettato nel futuro, anche come direttore d’orchestra, fino all’ultimo respiro. Discografia a cura di Carlo Bellora
Copertina flessibile, 247 pagine

CLERICETTI - Camille Saint-Saëns
Regular price €37,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%GIUSEPPE CLERICETTI - Camille Saint-Saëns. Visionario, artigiano, sperimentatore
Dopo una prima pubblicazione consacrata alla vita e agli scritti di Camille Saint-Saëns (Il Re degli spiriti musicali, Zecchini 2016) e in occasione dell’anno centenario della scomparsa, Giuseppe Clericetti si china sulla sua musica. Attraverso cinque incursioni nell’officina compositiva di Saint-Saëns, si investigano i suoi poemi sinfonici che inaugurano il genere su territorio francese, il prezioso corpus delle 127 mélodies, i numerosi nessi con la musica di Mozart, i curiosi autoimprestiti, la prima partitura d’autore dedicata all’accompagnamento musicale in àmbito cinematografico, per finire con un esercizio di confronti interpretativi sulle prime registrazioni di Samson et Dalila.
292 pagine, copertina flessibile
CLERICETTI - Camille Saint-Saëns • Il re degli spiriti musicali
Regular price €33,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%GIUSEPPE CLERICETTI - Camille Saint-Saëns • Il re degli spiriti musicali
Con una Prefazione di Guido Salvetti
Il saggio di Giuseppe Clericetti costituisce il primo studio pubblicato in Italia su Camille Saint-Saëns, considerato uno dei massimi rappresentanti dell’arte musicale del XIX secolo. Il libro è articolato in due parti: una prima sezione presenta la biografia del compositore, contestualizzato nel mondo culturale francese di metà Ottocento; la seconda parte è dedicata ai suoi scritti. La ricerca evidenzia la figura di intellettuale, attivo nell’àmbito letterario e poetico, acuto osservatore dei fenomeni astronomici e biologici, e soprattutto notevole critico, con 440 contributi pubblicati nel campo musicale. Il volume è completato dall’elenco delle composizioni di Saint-Saëns, la bibliografia, l’indice dei nomi e una serie di preziose fotografie e illustrazioni.
Copertina flessibile, 540 pagine

CLERICETTI - Claudio Monteverdi. Miracolosa bellezza
Regular price €35,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%GIUSEPPE CLERICETTI - Claudio Monteverdi. Miracolosa bellezza
Prefazione di Carla Moreni
Claudio Monteverdi (1567-1643) è uno dei compositori più importanti, e più rivoluzionari della storia della musica: nessuno come lui è riuscito a eccellere in àmbiti estetici così diversi.
Egli raccoglie l’eredità del Cinquecento per trasformarla nella nuova estetica concertante, è protagonista della prima stagione del melodramma, con opere che sono rimaste nel grande repertorio, è in prima linea nella trasformazione della musica sacra attraverso elementi inauditi di modernità. Giuseppe Clericetti ci racconta il percorso biografico e artistico di Monteverdi, da Cremona a Mantova fino a Venezia, e contestualizza la sua attività e la sua musica nella magica stagione di inizio Seicento: i madrigali e le sperimentazioni scandalose, la nascita dell’opera e gli sviluppi veneziani, la direzione musicale a San Marco, con uno sguardo alle altre arti, letteratura, pittura, architettura.
Indice sommario
Prefazione di Carla Moreni
Introduzione
Cronologia
1. Il contesto:
Cremona - Mantova - Rubens - Licenziamento - Città nobilissima e singolare - Teatro della musica - Simpatia - Epistolario - Peste - La Salute - Stampe - Trilogia estrema - Fiori poetici - Omaggi - Dell'oratore - Memoria, pronuncia, gesti - Dissimulazione, arguzia, trasgressione - Accademie - Solmisazione - Temperamenti - Quidnam ebrietas - Scherzando e contrappunteggiando - Monte sempre verde
2. Le opere:
2.1. Madrigali - Il madrigale italiano del Cinquecento - Frottole - Pietro Bembo - Nascita - Successi postumi - Antonfrancesco Doni - Chiavi - Ave Maria di Arcadelt - Madrigalismi - Musica per gli occhi - Divino Cipriano - Trasgressioni - Cromatismi - Esecuzione - Wert, Marenzio, Gesualdo - Duro martir - Canzonieri - Otto libri - Canzonette - Pene amorose - Luoghi comuni - Due sorelle - Libro I - Libro II - Libro III - Le Dame ferraresi - Giovanni Maria Artusi - Libro IV - Pastor fido - Libro V - Scherzi 1607 - Libro VI - Il Cavalier Marino - Concerto - Libro VII - Scherzi 1632 - Guerra e amore: Libro VIII - Genere concitato - Simmetrie - Angioletta - Alla francese - Combattimento - Miserella - Balli - Madrigali e canzonette: Libro IX
2.2. Drammi musicali - Prima pratica - Titillazioni - Invenzione - La favola di Orfeo - Spazi - Due finali - La partitura - Lasciatemi morire - Opera in musica - Regia teatrale - La Pilotta - Rivoluzione veneziana - Sistema produttivo - Rapidi sviluppi - Memorie teatrali - Teatri - Orchestra - Penelope e Ulisse - Lavinia ed Enea - Poppea e Nerone - Sdicevolezze affettate - Velocità, estasi, fruizione
2.3. Musica sacra - Messa a sei voci - Vespro - Magnificat - Concerti - Devotissima Laguna - San Marco - Stupore e meraviglia - Mottetti - Selva morale - Salmi - Lamento mariano - Messa e Salmi - Contrafacta
Epilogo
Elenco delle composizioni:
1. Madrigali - 2. Drammi musicali - 3. Musica sacra e devozionale - 4. Composizioni conservate parzialmente - 5. Composizioni perdute
Riferimenti bibliografici
Indice dei nomi
Copertina flessibile, 350 pagine

CLERICETTI - Reinaldo Hahn. Compositore, Interprete, Critico
Regular price €30,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%Prefazione di Anna Menichetti
Compositore, cantante, pianista, direttore, critico, conferenziere, saggista, traduttore: Reynaldo Hahn (Caracas 1874-Parigi 1947) è tutto ciò. Compone in vari generi, dalla musica da camera a quella concertistica, dal pianoforte alle mélodies (più di cento), opere e operette, raggiungendo vette qualitative che stiamo oggi apprezzando; è un brillante esecutore, con registrazioni che testimoniano una raffinatezza e una libertà ancora non scalfite dall'appiattimento interpretativo instauratosi a partire dal secondo dopoguerra; nei suoi scritti troviamo una vivacità che ce lo rende vicino, oltre a una consapevolezza storica e stilistica ante litteram. In questo libro, articolato in Vita, Scritti e Opere, Giuseppe Clericetti continua l'esplorazione del mondo musicale francese tra Otto e Novecento, e ci accompagna in un'esemplare e opportuna rivalutazione di un musicista di classe, elegante e raffinato, dotato di talento e sagacia, per troppo tempo negletto.
Indice sommario
Prefazione di Anna Menichetti
Introduzione
CAPITOLO 1
La vita: Salotti parigini - Marcel Proust - Piacevoli Giornate - Belle Époque - Registrazioni - Una festa per Fauré - Padre spirituale - Grande Guerra - Primo dopoguerra - Operetta - Verso l'abisso - Sagacia
CAPITOLO 2
Gli scritti: Arte del canto - Parnaso - Guida all'ascolto - La grande Bernhardt - Appunti - Nuovi ricordi - Tutt'orecchi - Variazioni su un tema - Critica musicale - Il poltrone
Illustrazioni
CAPITOLO 3
Le opere: Composizioni strumentali - Pianoforte - Pianoforte a quattro mani - Due pianoforti - Musica da camera - Orchestra - Composizioni vocali - Mélodies - Musica vocale sacra - Musica vocale profana - Oratori - Composizioni per il teatro - Musica di scena - Balletti e pantomime - Colonne sonore - Opere, operette, commedie musicali
Conclusione
Elenco delle composizioni
Bibliografia
Indice dei nomi
Coperina flessibile, 166 pagine

DE RANIERI - La religiosità in Puccini
Regular price €19,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%ORIANO DE RANIERI - La religiosità in Puccini - La fede nelle opere del Maestro
Nelle varie pubblicazioni dedicate a Giacomo Puccini, in passato scarsa è stata l’attenzione dedicata alla sua religiosità. I biografi hanno considerato come è naturale, la sua attività di compositore e vari aspetti della sua vita, descrivendolo a volte come un viveur o cacciatore di donne, trascurando nella sua complessa personalità il suo interesse per la vita religiosa e per la vita spirituale. Oggi continua questo atteggiamento e anche illustri studiosi non rilevano i messaggi di fede presenti delle suo opere, non solo nella Fanciulla del West e in Suor Angelica, ma anche nelle altre opere. Nella sua maturità, il Maestro affrontò le questioni religiose con l’amico don Pietro Panichelli, il suo “pretino”, mentre il contatto assiduo con la sorella monaca Suor Giulia Enrichetta, Superiora nel convento di Vicopelago accrebbe in lui il fascino del sacro. Infine a Bruxelles, nelle ultime ore di vita, il Maestro ricevette i Sacramenti dall’allora Nunzio Apostolico, poi Cardinale, Clemente Micara. Nelle opere scritte da Giacomo Puccini si coglie la religiosità fondata per lo più sulle pratiche devozionali come si usava tra Ottocento e Novecento, ma s’intravede anche un modo di sentire moderno che cerca un contatto diretto con Dio che sa capire e perdonare: non a caso il Maestro studiava la Bibbia e ne raccomandava la lettura alla sorella Ramelde. Infine Puccini fu anticipatore della via della bellezza, la via “pulchritudinis” che conduce a Dio tanto cara a Benedetto XVI. Con una introduzione di Simonetta Puccini.
Copertina flessibile, 122 pagine

FACCHIN - Lou Harrison. Un Mondo di Percussioni
Regular price €35,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%GUIDO FACCHIN - Lou Harrison. Un Mondo di Percussioni
Con le Presentazioni di Renzo Cresti e Claudio Scannavini
Per certi versi rimane ancora un mistero come sia nata l'idea di scrivere un libro su Lou Harrison, un compositore che si è dedicato molto all'evoluzione degli strumenti a percussione. Quello che più mi ha più colpito di Lou è stato l'impiego di oggetti non comuni, trasformati in veri e propri strumenti musicali; il suo sistema di comporre utilizzando le serie di armonici, e l'ingegnosità nella costruzione del gamelan americano ad imitazione di quello indonesiano. Senza dimenticare che, essendo (a livello politico) un pacifista e ovviamente odiando le guerre, Lou ricercava modi nuovi per collegare culture dell'Est e dell'Ovest, per unire attraverso la musica e l'arte, tutti i popoli.
Mi ha impressionato anche il fatto che è stato uno dei primi personaggi celebri a sostenere il movimento per i diritti dei gay, difendendo instancabilmente le libertà individuali, e avversando le discriminazioni verso il mondo omosessuale; egli desiderava una omosessualità aperta.
Lou Silver Harrison ci ha lasciato un patrimonio inestimabile di originali composizioni raggiungendo un traguardo musicale che ben pochi musicisti americani hanno mai conquistato. Quando non riusciva a trovare il suono che aveva nella sua immaginazione compositiva, cercava ispirazione in culture diverse (cinese, coreana, indonesiana, messicana, nativi americani), in altre fonti di suono (brake drums, flower pots, garbage cans, oxygen tanks, washtubs) o in discipline differenti (come la danza, la recitazione, la letteratura) e, se ancora non riusciva ad ottenerlo, lo creava.
La curiosità insaziabile di Harrison ha determinato la sua carriera, e ogni sfida artistica che si presentava gli ha offerto l'occasione di intraprendere studi approfonditi sia nel campo del rumore che in quelli rivolti alla coreografia, alla poesia, alla calligrafia, alla tipografia, a nuove risorse strumentali, a sistemi di accordatura, a musiche asiatiche e linguaggi universali.
Era anche pittore, critico musicale, autore, poeta, e disegnava scenografie per spettacoli teatrali.
Nel 2001 finì di costruire la sua residenza per le vacanze nel deserto del Mojave, a Joshua Tree, progettata insieme al suo compagno di vita Bill Colvig, in sintonia con la loro devozione per la causa ecologista utilizzando balle di paglia. Nel libro si trova un QR Code che indirizza a una playlist per ascoltare gratuitamente brani musicali suonati dal Támmittam Percussion Ensemble dei 4 CD A Homage To Lou Harrison.
Indice sommario
Presentazione di Renzo Cresti
Presentazione di Claudio Scannavini
1. La mia storia con Harrison...
Lettera di Lou Harrison di ringraziamento
Altri aspetti della straordinaria vita di Lou
Parte I. LOU HARRISON E IL SUO MONDO COMPOSITIVO
2. Gli antenati di Lou - Uno spirito sempre vivo... - Due note su Henry Dixon Cowell, il mentore di Lou - Le prime composizioni di Lou - Dal 1935 - Gli studi di Harrison con Cowell
3. Dal 1936
4. Dal 1942
5. Dal 1943
6. Dal 1945 al 1947
7. Dal 1950
8. Dal 1952 al 1956 - A proposito di Harry Partch
9. Dal 1957 - A proposito di alcuni strumenti a corda cinesi...
10. Dal 1964 al 1967 - Incontro fatale - Chi era Bill Colving - Dal 1967
11. Dal 1969
12. Dal 1973 al 1983 - Prime composizioni per percussioni - Lou pacifista politico e animatore per unire i popoli - Dal 1977 - Dal 1983
13. Dal 1985
14. Dal 1988 al 2003 - Dal 1990 - Dal 1995 - Dal 1996 - Dal 1997 - La dipartita di Harrison
Parte II. PER UNA MAGGIORE COMPRENSIONE
15. Lou e il suo mondo artistico - Il processo compositivo
16. Intonazione e temperamento - L'influenza degli armonici sulla musica - Il fenomeno fisico armonico
17. Il gamelan e le opere Harrison: immaginato, inventato, importato, amato - Origini - Morfologia e caratteristiche di alcuni strumenti del gamelan - Le marionette Wayang e Wayang kulit - La bellezza della musica per gamelan in Indonesia - Struttura della musica per gamelan - La musica per gamelan a San Francisco: la poesia del suo suono - L'intonazione, accordatura del gamelan - Le opere di Harrison per gamelan
18. Musica e politica
19. Harrison e il 4-F - La nitidezza harrisoniana
20. Non solo musica: critica, poesia, tipografia, arte pittorica - Vita da critico musicale - Recensioni a giovani esecutori - Recensioni a varie esecuzioni - Vita di poeta - Pittura e arti visive
21. Alle origini dell'attuale letteratura per ensemble di percussioni
22. Harrison House, la casa di Lou e Bill a Joshua Tree... - ...Quella con le balle di paglia - L'acquisto della casa a Joshua Tree, influenza della paglia sul clima - Le balle di paglia - L'umidità di Aptos, la malattia - L'evoluzione musicale di Lou - La costruzione della casa a Joshua Tree - Dopo Harrison: l'eredità, il testamento - Eva Soltes, la casa a Joshua, il ricordo di Harrison
23. Commiato
Bibliografia
Ascolti consigliati gratuiti
Indice dei nomi

FEROLI - Alberto Ginastera. L’essenza dell’Argentina
Regular price €31,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%MARTA JANE FEROLI - Alberto Ginastera. L’essenza dell’Argentina
Prefazione di Giovanni Sollima
Raccontare il paesaggio argentino attraverso la musica è una delle doti più grandi di Alberto Ginastera. Questo libro biografico ripercorre la sua vita, seguendo la traiettoria del suo metodo. Attraverso l’analisi delle sue opere esplora l’originalità della sua scrittura, soffermandosi sull’evoluzione e le origini dell’eredità musicale argentina.
Alberto Ginastera è considerato una delle voci più creative ed originali dell’America Latina. Ha percorso la lunga strada che separa il nazionalismo americano più conservatore dalle tecniche di serialismo integrale, fronteggiando l’arduo dilemma di come difendere la sua identità argentina di fronte all’indiscusso predominio estetico europeo. Inseguì il sentimento cosmopolita anche nei gironi più radicali della storia della musica, quelli della censura, attraverso l’estrema difesa della libertà creativa. Si addentrò nelle più moderne avanguardie, conservando il genuino sapore della Pampa.
La concezione musicale diventa con lui un veicolo di costruzione del senso di identità e resistenza, un mezzo per esprimere il sentimento dell’argentinità, attraverso uno stile compositivo di moderna visione, setacciando echi nativi con dodecafonia, danze criolle con tecniche seriali.
Indice sommario
Presentazione di Giovanni Sollima
Abbreviazioni
Introduzione
Capitolo Primo: Il patrimonio musicale dell'Argentina
Contestualizzazione geo-storico-culturale - Geografia musicale dell'Argentina - Forme e generi della musica nazionale popolare - La musica dei pellerossa - Significato della musica per i nativi e le sue caratteristiche - Caratteristiche della musica nativa in Argentina - Il nazionalismo in musica - Contaminazione con la musica colta
Capitolo Secondo: La vita
La genesi di un compositore (1916-1927) - I primi passi (1928-1936) - Agli albori del successo (1937-1938) - Más Adelante (1938-1943) - Il periodo di Guggenheim (1944-1946) - La Liga (1947-1950) - Un rinnovato spirito creativo (1951-1953) - Espansione e innovazioni (1954) - Il rovesciamento del Regime Perón (1955-1957) - Il ritorno negli USA (1958-1962) - Il CLAEM (1963-1964) - Opera, opera, opera! (1965-1967) - Destinazione Stati Uniti e il silenzio artistico (1968-1970) - Il superamento del blocco creativo (1971) - Una musa ispiratrice (1971) - Melancolia dalla lontana Svizzera (1972) - Echi nativi nell'ultima produzione (1973-1976) - L'identità catalana (1977) - Gli ultimi anni (1977-1983)
Capitolo Terzo: Anatomia di un compositore
I profili stilistici di Alberto Ginastera - Struttura ritmica - Struttura melodica - Struttura armonica - Struttura formale - Struttura timbrica - Tópoi compositivi in tutto l'arco produttivo - Il triangolo citazionistico: Glosses sobre temes de Pau Casals - La citazione erudita: il Concerto per violino e orchestra - L'autocitazione: il Quartetto per archi n. 2 - Intertestualità nella Sonata per violoncello e pianoforte - La citazione folcloristica: la Sonata per pianoforte n. 2 - L'Accordo di chitarra - La Sonata per chitarra - Estructuras cuartales
Capitolo Quarto: I periodi di Ginastera
Il primo periodo, il nazionalismo oggettivo - Danzas Argentinas per pianoforte (1937) - Danza del Viejo Boyero - Danza de la moza donosa - Danza del gaucho matrero - Il secondo periodo, il nazionalismo soggettivo - Pampeana n. 2 per violoncello e pianoforte (1950) - Il terzo periodo, la prima fase neoespressionista e le tecniche seriali - Z-cell 0-1-6-7 e la derivazione seriale - Il Quartetto d'archi n. 2 (1960) - Le risonanze dell'essenza argentina nella prima fase del neoespressionismo - La riorganizzazione del Quartetto per archi n. 2: il Concerto per corde - Il quarto periodo, la fase finale del neoespressionismo - Il ritorno al folklore - Processi di neo-tonalità - Cantata para América Mágica (1960) - Puneña n. 2 per violoncello solo (1976)
Capitolo Quinto: Catalogo e storia della catalogazione su Alberto Ginastera
Avvertenze al catalogo
Lista cronologica delle opere di Alberto Ginastera
Lista delle composizioni suddivise per genere
Bibliografia
Indice dei nomi
FRANCESCHINI - Francis Poulenc. Una biografia
Regular price €23,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%STEFANIA FRANCESCHINI - Francis Poulenc. Una biografia
Questa è la prima biografia in italiano del compositore francese Francis Poulenc (Parigi 1899-1963). La Francia gli ha dedicato molti studi, elogiandolo quasi a guisa di eroe nazionale, ma in Italia c’era un vuoto che, forse, questo studio comincerà a colmare. Poulenc amava molto il nostro paese: la sua arte infatti si concretizza in una propensione naturale verso il melodismo. Oltre a Mozart e Stravinskij – i modelli di riferimento determinanti per la sua vita artistica – il suo sentire musicale si rivolge a Monteverdi, Verdi e Puccini. Proprio a Verdi dedicherà la partitura dell’opera che rappresenta l’apice della sua produzione artistica, Les Dialogues des Carmélites, la cui prima rappresentazione alla Scala di Milano – committente del lavoro – nel 1957, fu un vero trionfo. Le tappe fondamentali della vita privata ed artistica di Francis Poulenc sono raccontate con particolare attenzione ai concerti tenuti in Italia assieme ai suoi partner eterni: Pierre Bernac, Pierre Fournier e Denise Duval; le cronache dell’epoca (di mano di grandi esponenti del mondo musicale e letterario: Malipiero, Pizzetti e Montale) e gli scritti del compositore stesso – lettere, interviste e commenti sulle proprie opere impreziosiscono la narrazione. Un capitolo è dedicato a Venezia: qui Poulenc, nel 1932, presentò il suo Concerto per due pianoforti e orchestra – commissionato dalla Principessa de Polignac – al Festival della Musica Contemporanea della Biennale. In una seconda sezione del libro sono state classificate, per genere, tutte le opere: oltre ad un commento, ove possibile è stata indicata la data della prima esecuzione. L’augurio è che la passione per la musica di Poulenc, che ha spinto alla compilazione di questo volume, possa arrivare al cuore del lettore, proprio come le melodie del compositore, il quale scrisse solo sotto l’impulso della sua sensibilità, per una pura e semplice volontà di dilettare gli ascoltatori, prima, e se stesso, poi.
Copertina flessibile, 320 pagine
GAMBARO - Ottorino Respighi • Un'idea di modernità del novecento
Regular price €25,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%DANIELE GAMBARO - Ottorino Respighi • Un'idea di modernità del novecento
Raccontare il primo Novecento italiano è compito complesso: periodo senza dubbio tragico, contraddittorio, denso di imprese e di delusioni, di guerra e di speranza, di lotte e di sacrificio, di lavoro e di povertà, di politica e di passione. Raccontare la modernità di questo inizio secolo italiano è anche narrare la rinascita musicale di una Nazione alla ricerca di una nuova e originale identità, di una Nazione che vuole oltrepassare – senza rinnegarlo – il proprio recente passato in cui il melodramma era l’espressione della cultura musicale. Narrare la modernità significa raccontare la vita e le opere di compositori che hanno rappresentato l’eccellenza in Italia e nel mondo, in sintonia con i gusti del pubblico e della critica, e che hanno saputo, con il loro lavoro, porre le basi di una imponente rinascita musicale e di una riqualificazione del glorioso passato italiano. Raccontare la vita e le opere di Ottorino Respighi è tutto questo: è ricordare l’umile cammino di un Maestro che il mondo ci ha invidiato.
Indice-sommario
Prefazione
CAPITOLO PRIMO
Il contesto storico generale Italiano alla fine del XIX secolo: la fine dell’Ottocento e l’avvento del fascismo
Il patriottismo come religione laica
Lo sviluppo industriale e la società
La politica espansionistica
La Grande Guerra
L’avvento del fascismo
Il Vate
CAPITOLO SECONDO
Trasformazioni e nuove istanze artistiche nel primo Novecento europeo
Vera novità o esercizio stilistico?
Struttura o programma?
Originalità o accademismo?
Implicazioni politiche?
CAPITOLO TERZO
L’Europa musicale all’inizio del Novecento: principali filoni post tonali e superamento del romanticismo
CAPITOLO QUARTO
La situazione italiana all’inizio del XX secolo: la Generazione dell’80 e la vita culturale del Paese
CAPITOLO QUINTO
Ottorino Respighi: elementi biografici e tavola sinottica delle principali composizioni
IL CATALOGO DELLE OPERE
Composizioni sinfoniche
Composizioni per solista e orchestra
Opere cameristiche strumentali
Opere cameristiche vocali
Opere pianistiche
Opere organistiche
Opere teatrali
Trascrizioni
CAPITOLO SESTO
La sperimentazione e la maturità: le peculiarità stilistiche delle composizioni di Ottorino Respighi
Respighi e la tonalità
La tonalità e la contaminazione con il modalismo e il gregoriano
Respighi e il recupero del passato musicale italiano
Gli arcaismi
La concezione formale nelle composizioni di Respighi
‘‘Una vena comunicativa e mai pretestuosa o cerebrale’’
‘‘Marcato rilievo tematico-melodico, elemento di un linguaggio ancora facilmente abbordabile’’
Traslazione ma non sviluppo delle idee tematiche
La derivazione motivica
Utilizzo sistematico di pedali
‘‘Sensibilità sviluppatissima per il timbro, il colore, per il rilievo isolato come per gli impasti e gli accostamenti di tinte’’
La concezione teoretica e critica
CAPITOLO SETTIMO
La scrittura pianistica
Conclusione
Bibliografia essenziale
Indice dei nomi contenuti nel testo
Copertina flessibile, 246 pagine

GARBEN - Arturo Benedetti Michelangeli. Luci e ombre del perfezionismo
Regular price €35,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%CORD GARBEN - Arturo Benedetti Michelangeli. Luci e ombre del perfezionismo
Non si sa molto del grande pianista Arturo Benedetti Michelangeli. Sebbene sia disponibile una grande quantità di materiale audio (produzioni in studio e numerose registrazioni non autorizzate di concerti), la sua arte continua a lasciarci perplessi.
A differenza di qualsiasi altro pianista di spicco, nel suo modo di suonare riscontriamo una "firma musicale" contraddittoria: per molti, l'eccessiva ricerca della perfezione da parte dell'artista sostituisce una mancanza di vera profondità espressiva.
Nei 17 anni della sua attività come produttore di Benedetti Michelangeli alla Deutsche Grammophon, l'autore è riuscito a farsi un'idea dell'arte e del mestiere di uno dei più importanti pianisti del XX secolo. Ma solo raramente ha avuto accesso alla vita interiore di quest'uomo enigmatico, che pilotava meravigliosamente una Ferrari, ma era anche capace di annullare un concerto all'ultimo minuto per un motivo banalissimo. Questo libro si propone di andare oltre le questioni generali dell'interpretazione e spiegare come la psiche dell'artista, che viveva in clausura in montagna, si riflettesse nel suo complesso modo di suonare il pianoforte.
Indice sommario
1. Introduzione
2. Gli esordi della grande arte pianistica
3. Un talento definisce gli standard
4. Chopin. “Cavaliere e trageda”
5. Un piccolo gioiello di Galuppi
6. Carnaval di Schumann
7. Edvard Grieg
8. La Sonata op. 111 di Beethoven, un'opera di culto
9. Maurice Ravel, un romantico
10. L'avventura schumanniana a Parigi
11. Claude Debussy. Non un impressionista?
12. L'aspetto artigianale
13. L'imponente Sonata in la minore di Franz Schubert
14. Il severo Brahms e la Variazione
15. Sull'interpretazione
16. Piccola avventura marittima con Mozart
17. Un bilancio
Bibliografia
Indice dei nomi
Copertina flessibile, 258 pagine

GAVRILOV - Fira e Andrej. La mia amicizia con Svjatoslav Richter
Regular price €43,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%ANDREJ GAVRILOV - Fira e Andrej. La mia amicizia con Svjatoslav Richter
Memorie di un'amicizia. Con CD audio allegato: i Notturni di Chopin interpretati da Andrej Gavrilov
Traduzione di Mirco Gallenzi
Nel 1974, vincitore a soli 18 anni del concorso internazionale Čajkovskij e in seguito acclamato sostituto di un indisposto Richter al festival di Salisburgo, Andrej Gavrilov sembrava destinato a una folgorante carriera. Ma di lì a poco, su ordine dello stesso Primo segretario del PCUS, Leonid Brenev, si ritrovò isolato, gli fu impedita ogni tournée all'estero e subì persino diversi attentati alla propria vita da parte del KGB.
Solo nel 1985 riuscì finalmente a espatriare in Occidente, dove venne riconosciuto "come il più grande artista contemporaneo" (New York Times).
Questa "raccolta di testi semironici", come li definisce l'autore, non è un vero e proprio libro di memorie, ma ripercorre attraverso ricordi, riflessioni e ritratti di personaggi contemporanei, celebri e meno celebri, la "prima vita" del Maestro, il suo periodo sovietico. Una parte fondamentale del libro è dedicata all'analisi dell'amicizia - dai suoi stimolanti inizi alla mesta conclusione - che per diversi anni Andrej Gavrilov coltivò con il "principale pianista dell'Unione Sovietica", Svjatoslav Richter.
In uno stile coinvolgente e diretto, senza ipocrisie o infingimenti, l'autore traccia sulla base delle proprie esperienze biografiche un quadro artistico e filosofico del mondo culturale sovietico e occidentale, rimarcando "l'influenza micidiale e nefasta a cui era ed è soggetta la cultura, la vita, non solo nell'Unione Sovietica, ma anche nel resto del mondo".
Indice-sommario
Invece dell'introduzione - I miei parenti - Fa-Re-Do-Si - Chopin - Sull'attenti - Polen'ka - Lo spettacolo goliardico - Jurij Egorov - Lëvuka - Il concorso - Gudauta-Salisburgo - Io sono la tua esile spighetta - Seppo Karlsson - Seppo il Maligno - Seppo l'escapista - Grugni purulenti - Quetzalcoatl e Tezcatlipoca - Mark Malkovich - Ah, che marpione! - Romania - Anton - Mozart - I morti nel Salone di san Giorgio (i settant'anni di Brenev) - Il ballo - La passione secondo Händel - Le zanzarine in cima a un palloncino - Isolato - I segreti di Rajka - La caccia - Il divorzio - Ti sparo, perdio - Avvelenato - La Sonata n. 8 di Skrjabin - L'angelo della filarmonica - A Djut'kovo - Il teatro Gonzaga - La depressione - Con il grugno sull'asfalto - La nuova moquette - Un gigante - Senza una rotella, caro lei - Un vero astronauta - Il morto vivente - Nascosto nel cesso - Il protetto di Richter - L'enigma - Il terzo anno da interdetto all'espatrio - La bara con le corde - Sulla scala della Lubjanka - Il Concerto per la mano sinistra - Tigran - Soltanto insieme a te - Ho toppato - La storia con le bombette - Stalattiti sotto la pancia del pianoforte - Gidon - Caviale, vorschmack e paté di fegato d'oca - Zio enja - Ciliegia e Burattino - Gorby - Mafia - La tournée in Russia del 2010 - Il Concerto n. 1 - Nota finale
Galleria fotografica
Copertina flessibile, 338 pagine
***
Contenuto del CD:
Fryderyk Chopin - Notturni
- Notturno n. 1 in Si bemolle minore, op. 9 n. 1 (1830/32)
- Notturno n. 8 in Re bemolle maggiore, op. 27 n. 2 (1835)
- Notturno n. 20 in Do diesis minore, op. post. 1 n. 16 (1830)
- Notturno n. 5 in Fa diesis maggiore, op. 15 n. 2 (1830/32)
- Notturno n. 9 in Si maggiore, op. 32 n. 1 (1837)
- Notturno n. 4 in Fa maggiore, op. 15 n. 1 (1830/32)
- Notturno n. 15 in Fa minore, op. 55 n. 1 (1842/44)
- Notturno n. 10 in La bemolle maggiore, op. 32 n. 2 (1837)
- Notturno n. 13 in Do minore, op. 48 n. 1 (1841)
Andrej Gavrilov, pianoforte
Copertina flessibile 336 pagine

GERINGAS - Impressioni
Regular price €21,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%TATJANA GERINGAS - Impressioni
Tatjana Geringas, pianista di talento e studentessa adorata da Stanislav Neuhaus, è la compagna di vita e d'arte di David Geringas, uno dei violoncellisti più importanti dei nostri giorni, nato e cresciuto a Vilnius. Nei suoi frammenti di memorie fa rivivere l'atmosfera degli anni Settanta in Unione Sovietica, quando tutto – natura, potere e persone – era segnato da vincoli ideologici dai quali la famiglia Geringas, tutti musicisti, poteva liberarsi solo attraverso il difficile processo dell'emigrazione. L'autrice descrive in modo vivido e dettagliato gli sforzi del primo periodo, quando la giovane famiglia con il loro figlio piccolo si immerse in un mondo sconosciuto e dovette adattarsi a persone e circostanze che a loro sembravano strane.
“In viaggio”: in questo libro il lettore trova frammenti di una biografia e il mosaico di un secolo passato, impressioni di incontri con personalità come Stanislav Neuhaus, Mstislav Rostropovič, Herbert von Karajan, Majja Pliseckaja...
Chi appartiene alla generazione di Tatjana Geringas e ha seguito le sue orme ricorderà la propria storia personale, mentre i giovani potranno farsi un'idea di ciò che ha determinato la vita dei loro genitori in quei giorni. E si divertiranno a scoprire qualcosa in questi ricordi. Traduzione a cura di Luisa Linsalata. Illustrazioni di Kristina Norvilaitė.
Copertina flessibile, 116 pagine

GERINGAS - Non dirlo a nessuno. Memorie di un violoncellista
Regular price €33,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%DAVID GERINGAS - Non dirlo a nessuno. Memorie di un violoncellista
David Geringas è uno dei violoncellisti più importanti del mondo. Come primo interprete di importanti opere di Sofija Gubajdulina, Ernst Krenek e Anatolijus Šenderovas ha fatto la storia della musica. In qualità di influente pedagogo, ha formato violoncellisti solisti che suonano in quasi tutte le migliori orchestre tedesche. Di sé dice di essere nato tre volte: nel 1946 da sua madre a Vilnius, nel 1963 grazie alle lezioni con il “violoncellista del secolo” Mstislav Rostropovič a Mosca, e nel 1975 con l'emigrazione dall'Unione Sovietica all'Occidente.
Geringas ha raccontato la sua vita al giornalista musicale Jan Brachmann: cosa accadde alla sua famiglia ebrea in Lituania; come Rostropovič faceva lezione e in che modo si schierò a favore del dissidente Aleksandr Solženicyn; come egli stesso veniva spiato dai servizi segreti in Unione Sovietica; quali questioni sollevò la sua emigrazione; come Herbert von Karajan lavorava con i Berliner Philharmoniker; ma anche come lo stesso Geringas abbia collaborato con grandi compositori come Henri Dutilleux, Krzysztof Penderecki e György Ligeti, per eseguire la loro musica. Il risultato è una vivace testimonianza di storia contemporanea, ma che allo stesso tempo offre spunti preziosi sull'arte di suonare il violoncello.
Indice sommario
Premessa
1. La partenza
La Patria dell'infanzia - Nomi e luoghi - Anni scolastici a Vilnius - Arrivo a Mosca - Le lezioni con Rostropovič - Jacqueline Du Pré a Mosca - Avventure a Bratsk - Tanja - Frunze? Vilnius? Moskoncert! - Il concorso sovietico a Baku nel 1969 - Il Concorso Čajkovskij del 1970 - Studi magistrali - Sotto osservazione speciale - Il primo viaggio in Germania nel 1970 - Rostropovič aiuta Solženicyn - Solista della Filarmonica lituana - Servizio militare - Storie su zia Gita - Pensando all'emigrazione - Gli ultimi mesi in Unione Sovietica - Galleria fotografica
2. L'arrivo
I primi tempi dell'emigrazione - America e Amburgo - Riscoperta della musica antica - Incontro con Boccherini - La vita a Lockenhaus - Le collaborazioni con compositori contemporanei - Anatolijus Senderovas - La serie “Geringas and Friends” a Vilnius - György Ligeti - Krzysztof Penderecki - Henri Dutilleux - Ernst Krenek - Al'fred Šnitke - Edison Denisov - Sofija Gubajdulina - Rodion Ščedrin - Krzysztof Meyer - Witold Lutoslawski - Insegnare – Dirigere – Italia - Lezioni di vita concertistica - Noi - Modi di stare insieme - Un viaggio - Attraverso le epoche
Discografia
Indice dei nomi
Copertina flessibile, 336 pagine

GIAMBONINI (CLERICETTI CUR.) - Gesualdo da Venosa. Poeti, testi, artifici retorici e metrici nei sei libri di madrigali
Regular price €25,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%FRANCESCO GIAMBONINI (GIUSEPPE CLERICETTI CUR.) - Gesualdo da Venosa. Poeti, testi, artifici retorici e metrici nei sei libri di madrigali
Carlo Gesualdo principe di Venosa (1566-1613) si è distinto come il più audace sperimentatore nel meraviglioso mondo del madrigale musicale: il suo spericolato trattamento di armonie e dissonanze, visionario e anticipatore, sfida le convenzioni dell'epoca e ci affascina ancora, a quattro secoli di distanza.
Francesco Giambonini, avvalendosi degli affilati strumenti dell'analisi del testo e della sua arguta lente investigativa, ci offre illuminanti considerazioni sulle scelte poetiche di Gesualdo, in un'indagine esemplare per rigore e precisione. Emergono così attribuzioni a vari poeti e numerosi casi di anonimato, alla ricerca di un canzoniere privato di Gesualdo.
Indice sommario
Premessa
Pubblicazioni di Francesco Giambonini
Carlo Gesualdo, madrigali
Incipitario
Poeti, testi, artifici retorici e metrici nei sei libri di madrigali di Gesualdo da Venosa
1. Tra tecnica e storia
2. Musicisti e poeti
3. Alla ricerca di un canzoniere
- Libro I
- Libro II
- Libro III
- Libro IV
- Libro V
- Libro VI
4. Mogli, lontananze, attribuzioni
Postfazione di Giuseppe Aostalli-Adamini
Bibliografia sommaria
Indice dei nomi

GORI - Giuseppe Di Stefano • Voglio una vita che non sia mai tardi
Regular price €20,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%GIANNI GORI - Giuseppe Di Stefano • Voglio una vita che non sia mai tardi
Il tesoro scoperto per caso: la voce di Giuseppe Di Stefano, il tenore che ha incarnato in un lampo di vita e nella fragranza naturale dello smalto l'anima popolare di un nuovo “recitar cantando”. Non è stato solo la voce di soavità ammaliante in una pleiade di grandi cantanti e in quel divismo dell'Opera tanto avvincente quanto le storiche passioni sportive del tempo. È stato il tenore più amato dal pubblico di tutto il mondo — nella buona e nella cattiva sorte — anche per la straordinaria comunicativa, l'innata simpatia, la generosità, lo slancio istintivo e temerario con il quale aveva gettato il cuore (e la voce) oltre l'ostacolo di un repertorio sempre più vasto ed insidioso. Gli si rimproverava aspramente di aver bruciato nell'arco di un decennio le sue qualità assolute di “lirico”, di aver consumato troppo presto la sua carriera, come del resto aveva fatto la sua leggendaria partner Maria Callas.
Di questo eccentrico cantore della “dolce vita” Gianni Gori ripercorre l'avventura umana ed artistica nel segno della Leggerezza. E ne fa un ritratto narrativo che muove proprio dalla leggerezza degli esordi di Pippo e chiude con il ritorno al suo primo-e-ultimo amore, fra l'operetta e la grande canzone. Riemergono da queste pagine non solo le purezze vocali della gioventù, ma anche, filtrate dalla cronaca e dalla storia, le emozioni che il tenore dalla “vita spericolata” ha saputo sbalzare nelle interpretazioni e negli affetti dell'ultima stagione.
Con una Posfazione di Adolfo Vannucci
Copertina flessibile, 168 pagine

"Non sono molte le monografie in lingua italiana dedicate al tenore Giuseppe Di Stefano, e soprattutto non ne esistono di recenti: Zecchini Editore dedica un volume della collana “Grandi Voci” proprio a lui, che è stato uno dei più grandi tenori del XX secolo. Il libro è scritto dall’esperto musicologo Gianni Gori e ripercorre le vicende artistiche, vocali e umane di “Pippo” Di Stefano, cantante molto amato dal pubblico e anche da Luciano Pavarotti che disse di lui: “Il mio idolo è Giuseppe Di Stefano; lo amai ancor più di Beniamino Gigli e questo mi costò addirittura, per l’unica volta in vita mia, uno schiaffo da mio padre (anche lui cantante lirico, ndr), che continuò a preferirgli Gigli”.


HASTINGS - Maria Callas. La formazione dell'Artista (1923-1947)
Regular price €25,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%STEPHEN HASTINGS - Maria Callas. La formazione dell'Artista (1923-1947)
Verso la fine della carriera, Maria Callas volle smentire il mito della sgobbona che provava musicalmente fino allo sfinimento. «Più volte – disse – si è parlato dell'addestramento formidabile e dello studio ossessivo con cui mi avvicino ad ogni ruolo. Ma penso in realtà di esercitarmi molto meno della maggior parte dei miei contemporanei. Mi preparo mentalmente invece di faticare senza fine negli esercizi per ottenere qualcosa che con il giusto spirito mentale arriva senza sforzo».
Non avrebbe avuto tuttavia così facile accesso, nei suoi anni migliori, a un simile stato di grazia – che le permise di raggiungere una profondità espressiva mai superata nella storia del canto novecentesco – se non si fosse sottopposta, tra i tredici e i vent'anni, a un allenamento musicale e vocale da autentica virtuosa. Né sarebbe mai riuscita a dare vita credibilissima, sul palcoscenico come in disco, a personaggi così ricchi di contrasti se non avesse attraversato in quegli stessi anni, tra l'infanzia a New York e l'adolescenza ad Atene, esperienze umane così crude e illuminanti.
Qui si racconta la storia di quegli anni: una vicenda struggente, movimentata e talvolta traumatica nella quale tuttavia non venne mai meno alla giovane Callas la consapevolezza della propria vocazione e del proprio destino. Un destino che le regalò già allora, tra tante tribolazioni, la gioia di comunicare qualcosa di sublime e di essere compresa fino in fondo.
Indice sommario
Prefazione
Oltre il Novecento
Concepita ad Atene, nata a New York
Un'infanzia newyorchese
Lezioni ateniesi
Donna Elvira
Un debutto a quindici anni
Un addestramento belcantistico
Galleria fotografica
Tra leggerezze (musicali) e colpi bassi (dei colleghi)
Una Tosca bilingue
Il racconto di Marta
Santuzza e Smaragda
Un Fidelio che fa storia
Una Liberazione dolceamara
Venti mesi di stallo
Come una spugna
Nota bibliografica
Indice dei nomi
Copertina flessibile, 210 pagine
INZAGHI - Beniamino Gigli
Regular price €59,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%LUIGI INZAGHI - Beniamino Gigli
La vita di Beniamino Gigli è stata tra le più affascinanti del secolo XX. Non bello di forme come Franco Corelli, giudicato anzi troppo grasso e brutto per comparire sulle scene del Colón, Gigli cantava invece ammirevolmente più di qualsiasi altro tenore del suo tempo, escluso Caruso, in quanto possedeva la virilità di Martinelli, il pathos di Caruso, la liquidità di Bonci, il temperamento di Crimi, la grazia di Gayarre, la dolcezza di Angelo Masini e il calore di Roberto Stagno. I suoi modi di fare contrastavano grandemente da quelli convenzionali degli altri tenori, grazie alla sua voce che risuonava piena, ricca ed espressiva nel timbro. Là dove limitò il suo ardore per giovare all’arte, sfoggò in cambio delle meravigliose mezze-voci e delle sonore note di testa. Non cercò neppure di convincere il pubblico presentando sempre una figura idilliaca o di appassionato fervore, né pronunciare un francese perfetto, ma anche in ciò la sua approssimazione meritava un elogio. Là dove ostentava note acute, in barba al dettato melodico del compositore, venne stigmatizzato dai critici ma apprezzato da Cilèa e da Alfano che approvarono le modifiche al loro genio creativo. I suoi do di petto nella pira verdiana furono alquanto arrischiati, arrivando bene solamente al Si naturale: il resto lo lasciava ai suoi falsettoni più arditi! Sposo non integerrimo, oltre ad aver cantato in 62 diverse opere di ogni genere dal 1907 al 1953, beneficò una quantità enorme di persone, di enti privati e pubblici, da meritargli medaglie, diplomi, onorificenze da capi di Stato e dalla Chiesa Cattolica. Accusato di collaborazionismo con nazisti e fascisti, venne escluso dal grande concerto toscaniniano che inaugurò il Teatro alla Scala di Milano nel primo dopoguerra. Avvicinatosi allora alla Democrazia Cristiana di Alcide De Gasperi, accettò la candidatura a deputato delle Marche. Il libro, in grande formato, accoglie documenti e illustrazioni inedite. Il libro contiene: - Oltre 300 illustrazioni - Le origini e gli studi - Le famiglie - La carriera - Il litigio col Metropolitan - I concerti - Attore cinematografico - La discografia - La Musica Sacra - Città delle esibizioni gigliane - Le opere della carriera - Cronologia - Documenti - Registrazioni - Film e cortometraggi
Formato grande, copertina flessibile, 607 pagine
INZAGHI - Edoardo Camera - Il baritono di Puccini
Regular price €41,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%Biografia del baritono Edoardo Camera con illustrazioni e cronologia di Luigi Inzaghi.
Dall'indice:
Nota dell’Autore • La nascita • Gli studi e la famiglia • La carriera • La voce • Il Canzoniere • Città delle esibizioni contenute nella Cronologia • Le opere della carriera •Lucia di Lammermoor • Linda di Chamounix • Il barbiere di Siviglia • La Favorita • I Guarany • Ruy Blas • La forza del destino • Faust • Don Sebastiano • Jone • Maria di Rohan • Ernani • Francesca da Rimini • La Regina di Saba • Werther • Medio Evo Latino • Le Maschere • Fedora • Germania • Tosca • Andrea Chénier • Aida • Lohengrin • La Gioconda • Otello • CavalleriaRusticana • Simon Boccanegra • Rigoletto • Il Trovatore • Còndor • Tannhäuser • Cristoforo Colombo • L’Africana • La Traviata • Falstaff • Il Demone • Lo Schiavo • Taras Bulba • Don Carlos • Pagliacci • Guglielmo Tell • Poliuto • Sansone e Dalila • LaBohème • Gli Ugonotti • Amleto • La Risurrezione di Lazzaro • I bis di Edoardo Camera • Cronologia • Elenco dei Documenti • Documenti • Bibliografia
Collega di Tamagno, Borgatti, De Reské, De Lucia, Garbin e De Marchi, di Hariclea Darclée, Angelica Pandolfini e Adelina Stehle, Edoardo Camera visse i suoi anni più ardenti in quell'epoca che vide apparire opere come Otello, Falstaff, Bohème e Tosca. Se Giacomo Puccini lo considerò "uno Scarpia eccellente" in quanto seppe "mostrare al vero il macabro poliziotto che la gioia della lussuria azzanna e rende più vile", Giuseppe Verdi ne lodò l'infallibile Falstaff, quanto lo Jago crudele "dotato di voce maschia e di gamma estesa".
Figlio inconfessato del grande tenore palermitano Roberto Stagno, Edoardo Camera, nato a Genova nel 1865, calcò le scene dei più importanti teatri d'opera del mondo come La Scala di Milano, il Metropolitan di New York, La Opera di Buenos Aires, il Lyrico di Rio de Janeiro, il Costanzi di Roma, il San Carlo di Napoli e di Lisbona, La Fenice di Venezia ed altri non meno noti come quelli di Montevideo, Odessa, Monte Carlo, San Pietroburgo, Varsavia, Bergamo, Brescia, Catania, Genova, Verona. La sua carriera fu in verità breve, ma al repertorio romantico seppe accostare anche opere moderne e, in prima assoluta, il Cristoforo Colombo di A.C. Gomes e Medio Evo Latino di E. Panizza. Tra le opere di maggior successo da lui cantate si ricordano, dopo Otello, Falstaff e Tosca, Don Sebastiano, Maria di Rohan e Lucia di Lammermoor di G. Donizetti; Ernani, Aida, Forza del destino, Rigoletto, La Traviata di G. Verdi; La Gioconda di A. Ponchielli; Cavalleria Rusticana di P. Mascagni; L'Africana di G. Meyerbeer e Andrea Chénier di U. Giordano. In ognuna di queste opere Camera aveva almeno un'aria che ripeteva con sommo piacere del pubblico e, tra le più note: Sì, tremenda vendetta; Di Provenza il mar e il suol; O sommo Carlo; Dei Faraoni tu sei la schiava; O Lisbona; Ah! sì fra poco di sangue un rio e Il cavallo scalpita.
240 pagine, copertina flessibile

MASALA - Marta Du Lac • Storie di una cantante ebrea americana in Italia
Regular price €35,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%FRANCO MASALA - Marta Du Lac • Storie di una cantante ebrea americana in Italia
Le vicende del soprano Marta Du Lac, nata Martha Lewis a New York nel 1888 e morta Marta Pau a Cagliari nel 1953, si collocano tra due Paesi – Stati Uniti d’America e Italia – di tradizioni storiche e culturali differenti in un lasso di tempo che vede un’ebrea americana, poi italiana per matrimonio, svolgere l’attività di artista lirica. Una vita autonoma e una facilità di spostamenti portano la cantante ben al di là del modello della donna di allora, già insidiato dai movimenti protofemministi anglosassoni ma assai più conservatore in Italia. Si aggiungano il suo impegno nello sport e in particolare nel nuoto, il divorzio dal primo marito ebreo americano, il nuovo matrimonio con un italiano e la maternità con l’abbandono della carriera artistica, che testimoniano una vita passata dalle esibizioni nei teatri internazionali a una sonnacchiosa città provinciale come la Cagliari del secondo quarto del secolo XX. Ne risulta il ritratto di una donna volitiva, forte, determinata, che persegue i suoi obiettivi con grande tenacia, sottoponendosi a studi di canto lunghi e assidui, e che dopo una breve carriera, lascia tutto ciò che ha costruito per affrontare una vita coniugale completamente diversa in Italia. Qui le leggi razziali del 1938 segnano una vita già intensa e toccano lei e suo figlio, accompagnandoli in situazioni decisamente rischiose a Roma città aperta. Il racconto della vita di Marta Du Lac parte da memorie familiari e, contemporaneamente, utilizza tutti i documenti a disposizione – carte e fotografie di scena e non, locandine, articoli di stampa – che diventano motore e parte integrante della narrazione. Agli avvenimenti biografici seguono le riflessioni riguardanti il mondo del teatro musicale del primo Novecento con una rassegna di teatri e luoghi dove il soprano ha cantato, e i compagni di scena che condivisero con lei la stagione artistica.
Indice sommario
- Prologo
- L'Ebrea
- L'Artista
- Una cantante americana
- Gli esordi
- Le stagioni cagliaritane
- Il repertorio
- Intermezzo. Immagini pubbliche e private
- La Donna. La vita familiare
- Noterelle sul mondo teatrale di Marta
- I luoghi teatrali
- Compagni di scena
- Le fonti
- Epilogo in forma di postfazione
- Ringraziamenti
- Bibliografia
- Testi
- Sitografia
Copertina flessibile, 162 paginecc

MODUGNO - Rosine Stoltz. La Sultana Dell’Opéra
Regular price €29,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%MODUGNO - Rosine Stoltz. La Sultana Dell’Opéra
Con una prefazione di Fiorenza Cossotto
“La Sultane de l'Académie Royale de Musique”: così il critico Léon Escudier definiva Rosine Stoltz. Nome ai più oggi ignoto, ma in realtà una delle maggiori cantanti d'opera ed insieme una delle donne più geniali e moderne della Francia tra la Restaurazione, il Secondo Impero e la Repubblica del dopo Sédan. Qual era il suo vero nome, quale fu la sua vita, quali i suoi amori, quali le sue relazioni con re e imperatori? Quale la sua arte sui palcoscenici e quali gli scandali di cui fu in essi protagonista? Quale la sua seconda vita, aristocratica e riservata, dopo il ritiro? Tutto venne da lei sempre avvolto in un leggero, fluttuante velo tessuto di misteriosi pudori e di audaci provocazioni. Prima fra tutte quella libertà femminile (se non già femminista) dal dominio maschile nella propria vita per cui potrà un giorno scrivere con fierezza “mi sono guardata da ogni rischio di schiavitù”.
Una biografia critica di colei che fu guardata con interesse da Rossini, da Berlioz, da Wagner come da Théophile Gautier e da George Sand, che fece innamorare e ispirò Baudelaire, che fu acclamata dall'imperatrice Sissi e che ha inciso a fondo nella musica e nel costume del suo tempo, si scopre appassionante da farsi nelle mani di chi scrive un romanzo “involontario” e al tempo stesso da offrirsi come un documento atteso dalla storiografia di un'epoca inesauribile come l'Ottocento. Il libro scritto da Maurizio Modugno per i centovent'anni dalla morte della Stoltz non poteva non proporre tutto ciò con la competenza dell'esperto di vocalità, il rigore dello storico, l'andatura incalzante del narratore provetto.
Una prefazione del grande mezzosoprano Fiorenza Cossotto introduce il libro con personale autorevolezza e un vivo tocco di nostalgia.
Indice sommario
La vita scandalosa e nobile di Rosine Stoltz di Maurizio Modugno
Il mistero delle affinità di Fiorenza Cossotto
Parte I. La Sultana
Capitolo I. À la barriere du Maine
Capitolo II. L'addio di Nourrit
Capitolo III. Trono e corona involami
Capitolo IV. Il diavolo in corpo
Capitolo V. Guai ai vinti!
Capitolo VI. L'ultimo scandalo
Parte II. La principessa
Capitolo VII. Noblesse oblige
Capitolo VIII. La vie d'une rose
Capitolo IX. Madame la baronne, la comtesse, la duchesse
Capitolo X. Cerimonia di nozze a Pamplona
Capitolo XI. 39, Avenue de L’Opéra
Capitolo XII. L'eredita dispersa. Il repertorio
Indice dei nomi
Copertina flessibile, 142 pagine

MODUGNO/FRANCHINI/LOPANE - Ettore Bastianini • La più bella voce al mondo
Regular price €35,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%MODUGNO/FRANCHINI/LOPANE - Ettore Bastianini • La più bella voce al mondo
In una strada silenziosa e appartata della Siena più antica, nasce nel 1922 Ettore Bastianini. Una vita normale e talora non facile all'inizio. E però la scoperta d'una voce, che si rivela poi di baritono e d'un pregio qual forse pochi se ne contano in un secolo. Dietro la voce l'artista: signorile, originale, moderno. E un poco più nascosto, l'uomo: pensoso, leale, pieno d'ansia di vivere e di sentimenti profondi e devoti, come disse d’Annunzio, “fino al sacrificio intero ed oltre”. La sua eredità artistica è oggi una delle cose più preziose consegnata alla storia dell'opera nella prima metà dello scorso secolo. Un libro di taglio nuovo e aggiornato, nel centenario della nascita, ad Ettore era dovuto.
E nel corso delle ricerche biografiche e dell'esegesi musicale, per gli autori Bastianini si è continuamente rivelato ben più di quello sinora posto a margine da una critica che mostra tutta la propria vecchiaia. Si è così ricostruita una parabola di vita breve, ma densa e nobile, umana e professionale come poche. Si è analizzata a fondo ogni opera incisa o testimoniata e ogni personaggio da lui cantato. Si sono raccolte memorie e interviste di colleghi celebri e di semplici appassionati. Si è ricostruita, per la prima volta integralmente la sua cronologia. Se ne è ricavato un ritratto a figura intera tra i più fascinosi e appassionanti della storia dell'interpretazione operistica.
Indice sommario
Presentazione
Ringraziamenti
L'Anima, la voce e il cor leale di Ettore Bastianini di Maurizio Modugno > L'uomo dietro l'arte - Il volto di una voce - Il testamento di Ettore - Cinque ritratti
Prima parte: Una biografia atipica
1922-1945. Un nido di memorie in fondo a l'anima
1945-1955. Alla vita che t'arride, di speranze e gaudio piena > Bastiano, tu sei un baritono! - Il maestro Siciliani e il principe Eleckij - Il ricordo di Luciano Bettarini
1955-1957. Com'era irradiato di gloria il mio cammino! > Luchino, Maria, Ettore
1957-1961. Il più lieto dei viventi > Golden years - Ettore qua, Ettore là...
1962. Tal pensiero perché conturba ancor la mente mia!? > Un Rigoletto contrastato - Il mistero del Conte di Luna
1963-1966. Ed ora grata e dolce mia chimera da me, dal cor si dileguò > L'ultima canzone - «Tutto l'entusiasmo è là sul palcoscenico» - Il commiato del Signor di Posa
1966-25 gennaio 1967. Nulla... Silenzio! > La finestra sul lago - O capitano! Mio capitano! > Ricordo di Ettore Bastianini (di Guido Pannain)
1967-2022 Dopo...
Seconda parte: Il contributo artistico di Ettore Bastianini
Premessa
“All'idea di quel metallo”. L'aurea voce di Ettore Bastianini nel suo prezioso contesto di Piero Mioli
Il repertorio da Händel a Rossini
Il Romanticismo e Bellini
Gaetano Donizetti > La favorita (Alfonso di Castiglia) - Lucia di Lammermoor (Enrico Ashton) - Poliuto (Severo)
Giuseppe Verdi > Nabucco (protagonista) - Ernani (Carlo d'Asburgo) - La battaglia di Legnano (Rolando) > “Rolando... sposo e amico tradir così”. Interprete di riferimento Ettore Bastianini (di Giancarlo Landini) - Il trovatore (Conte di Luna) > La nobile fierezza del Conte di Luna, fuoco della passione che infiamma la solitudine della notte (di Alessandro Mormile) - La traviata (Giorgio Germont) - Rigoletto (protagonista) - Il cameo di Rigoletto - Un ballo in maschera (Renato o Conte Anckarström) - Don Carlo (Marchese Rodrigo di Posa) - La forza del destino (Carlo di Vargas) - Aida (Amonasro) - Otello (Jago)
Amilcare Ponchielli > - La Gioconda (Barnaba)
La produzione operistica tra Ottocento e Novecento
Pietro Mascagni > Cavalleria rusticana (Alfio) - Arie da: L'amico Fritz (David); Lodoletta (Giannotto); Le Maschere (Tartaglia)
Umberto Giordano > Andrea Chénier (Carlo Gérard)
Ruggero Leoncavallo > Pagliacci (Tonio) - La bohème (Rodolfo)
Francesco Cilea > Adriana Lecouvreur (Michonnet)
Giacomo Puccini > La bohème (Marcello) - Tosca (Barone Scarpia) - Il tabarro (Michele)
Le opere francesi e russe
Georges Bizet - Charles Gounod - Jules Massenet
Pëtr Il'ič Čajkovskij - Sergej Prokof'ev
Il repertorio contemporaneo
Lorenzo Perosi
Romanze e canzoni
Duetto “Anything you can do” da Anna prendi il fucile (Annie Get Your Gun) di Irving Berlin
Apparato iconografico
Terza parte: Apparati cronologici e discografici
- Cronologia da basso
- Cronologia da baritono
- Discografia
- Bibliografia
- Articoli e recensioni
- Indice dei nomi contenuti nel testo
Copertina flessibile, 314 pagine

MOZART (CESCATTI CUR.) - Il diario di Nannerl Mozart. Con l'Intervista a Nannerl che parla del fratello Wolfgang e con l'aggiunta di Scritti di Mozart
Regular price €25,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%MARIA ANNA MOZART (OLIMPIO CESCATTI CUR.) - Il diario di Nannerl Mozart. Con l'Intervista a Nannerl che parla del fratello Wolfgang e con l'aggiunta di Scritti di Mozart
Presentazione di Marco Murara

MURARA (CUR.) - Tutte le lettere di Mozart. L’epistolario completo della famiglia Mozart - 1755-1791 - Seconda edizione riveduta e ampliata
Regular price €129,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%MARCO MURARA (CUR.) - Tutte le lettere di Mozart. L’epistolario completo della famiglia Mozart - 1755-1791 - Seconda edizione riveduta e ampliata
Le lettere di Wolfgang Amadeus Mozart e dei suoi familiari sono, per mole e ricchezza di dettagli, il più importante epistolario di un musicista del Settecento: esse costituiscono una fonte preziosissima e insostituibile per la ricostruzione biografica del compositore e lo studio delle sue opere. Buona parte della sua vita, infatti, è nota solamente attraverso le lettere. L’opera presenta, per la prima volta, la traduzione italiana di tutto l’imponente epistolario di Mozart e dei suoi familiari dal 1755 al 1791, un viaggio attraverso 827 lettere, grazie alle quali avvicinarsi ad uno dei massimi geni della musica, viverne i successi e le delusioni e in definitiva conoscere la sua “umanità”. I testi dell’epistolario, miniera inesauribile di notizie e informazioni sul secondo Settecento europeo, sono corredati da un ricco apparato di note, con brevi spiegazioni di carattere storico e biografico, riferimenti alla cultura dell’epoca, collegamenti fra le varie lettere, annotazioni interdisciplinari.
Tomo I: pag. LVII+734 Tomo II: pag. XXVIII+606 Tomo III: pag. XXXII+560 per un totale di 2022 pagine con note a pie’ pagina, complete di Cronologia, Indice dei nomi, Indice delle opere e Indice dei luoghi.
INDICE GENERALE
TOMO I
Presentazione di SANDRO CAPPELLETTO
Indice sommario del Tomo
Avvertenze
Sigle delle biblioteche e degli altri proprietari degli autografi
Cronologia del Tomo I
Introduzione
1755-1777
Lettere da 1 a 322
TOMO II
Indice sommario del Tomo
Cronologia del Tomo II
1778-1783
Lettere da 323 a 573
TOMO III
Indice sommario del Tomo III
Cronologia del Tomo III
1784-1791
Lettere da 574 a 826
Indice dei nomi citati nel testo
Indice delle opere citate nel testo
Indice dei luoghi citati nel testo
MURARA - Mozart, le cronache
Regular price €129,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%MOZART - LE CRONACHE
La biografia mozartiana in oltre duemila documenti dal 1756 al 1792 - Marco Murara
Oltre duemila documenti - Il catalogo personale di Mozart - Atti della pratica di successione ereditaria - Indice dei nomi - Indice degli autori - Indice dei libri, delle raccolte e dei periodici - Indice delle composizioni
Tra la meraviglia per il genio precoce ("un fenomeno così straordinario che si riesce a mala pena a credere quello che si vede con i propri occhi e si sente con le proprie orecchie") e l'incapacità di taluni di apprezzare ciò che doveva apparire come una bizzarra novità ("i suoi nuovi quartetti sono proprio speziati in maniera eccessiva"), un eccezionale viaggio lungo tutto l'arco biografico di Mozart, alla scoperta di come egli e la sua musica apparvero ai contemporanei: la cronistoria della vita mozartiana si dipana così, fra centinaia di libri, giornali, diari, appunti di viaggio, lettere, documenti ufficiali, prime edizioni, sullo sfondo di un affascinante quadro del secondo Settecento europeo.
Contiene il catalogo personale autografo di Mozart.
Due volumi cartonati in cofanetto rigido.
Vol. I (1756-1786): pagg. LXII+770
Vol. II (1787-1792): pagg. XXX+770
per un totale di 1628 pagine

PADRONI - Sergiu Celebidache • La fenomenologia per l'uomo
Regular price €20,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%UMBERTO PADRONI - Sergiu Celebidache • La fenomenologia per l'uomo
Sergiu Celibidache lavorò duramente, controcorrente, nel ruolo di brillantissimo direttore d’orchestra ovunque osannato, per i più. Invece non sono numerosi a sapere che questa attività per, e nella musica, era da lui intesa come supporto e verifica a un altrettanto rilevante e complesso impegno teorico e ideale. Con la propria arte direttoriale e con una attività pedagogia multidisciplinare, il musicista romeno ha alimentato una solitaria azione risarcitoria all’insegna della probità - azione inquadrata in una originale cornice fenomenologica - a favore della musica che nell’ultimo secolo s’è persa nel deserto: aride e disegnate casualmente le dune dell’espressione, e ingannatori i miraggi dei compensi. La singolare presenza di Sergiu Celibidache sullo scenario musicale del secondo Novecento è stata variamente valutata, ma, pur cercando a lungo, è francamente impossibile affermare di avere identificato un protagonista così ricco di dottrina e di estro, di fantasia e di carisma, di risorse intellettuali e di larghezza mentale: contro il mercato dell’arte e contro le tecniche di organizzazione del consenso. Il popolo della musica poco sa di questo grande uomo: il numero di chi l’abbia visto dirigere si riduce, è ovvio, progressivamente; l’industria della riproduzione del suono, ed ora dell’immagine, ha messo in circolazione, contro la sua volontà, pallide e talvolta contraddittorie testimonianze sulla sua arte; solo negli ultimissimi anni, per iniziativa della famiglia, s’è assistito a una inversione di tendenza. La provvida iniziativa dell’editore ha dato luogo a una problematica e non rettilinea riflessione sul massimo artefice di musica -- non di dischi -- e pontefice del suono, del suo tempo; riflessione che si spera riveli la complessità del suo essere nel mondo, e nella musica; la biografia si intreccia con le tappe avventurose della “carriera”, con le linee forti e coerenti del pensiero, con il luminoso rigore pedagogico in un viluppo indissolubile e ostile all’analisi: a danno della presente esposizione. Riflessione, ancora, da cui emerge il fascino di una personalità superiore e singolarissima per le doti umane debordanti, e l’intransigente tutela del salvifico patrimonio di convinzioni proposte con straordinaria energia contro tutti, e contro tutto, ma a favore della musica e, in fondo, di ricaduta, dei soliti insaziabili happy few. Contiene discografia indicativa.
Copertina flessibile, 232 pagine
PAGANELLI - Juanita Caracciolo • Una breve e fulgida stella tra Puccini e Mascagni
Regular price €25,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%ROBERTA PAGANELLI - Juanita Caracciolo • Una breve e fulgida stella tra Puccini e Mascagni
Juanita Caracciolo, nonostante sia stata definita da Rodolfo Celletti «probabilmente il soprano più rigorosamente e squisitamente lirico della sua epoca per voce, aspetto, gusto, interpretazione, scena, repertorio», è stata ingiustamente dimenticata. L'Autrice privilegiando la documentazione inedita e rara, si è pertanto proposta di rinverdire il suo ricordo ricostruendo l'intensa e brillante carriera e le tappe fondamentali della sua vita, breve e fulgida come quella di una stella. E stella del melodramma fu invero Juanita Caracciolo, quando, chiamata alla Scala dal grande Toscanini, raggiunse il momento culminante della carriera esibendosi con splendido successo nella Manon Lescaut, nel Mefistofele, in Luisa e ne I Maestri Cantori di Norimberga. Solo la morte, a soli trentacinque anni, interruppe la sua rapida ascesa, ma non riuscì a cancellare la scia luminosa dei suoi trionfi. Fu infatti partner di straordinari cantanti, quali Beniamino Gigli, Pertile, Pinza, tanto per citare soltanto i più noti, e rivestì notevole importanza nel panorama culturale del tempo anche per i contatti tenuti con Mascagni, Puccini, Massenet, Toscanini. Come suggerisce Rodolfo Celletti, fu «una cantante tutta grazia, gentilezza, eleganza, perché la sua voce aveva una delicatezza intima, una melodiosità ovattata e carezzevole», che non cadde però in languidi sentimentalismi. Prefazione di Giorgio Gualerzi
Libro con CD Audio allegato
Nata a Pesaro l'11 gennaio 1873, Maria Grisi si diplomò nell'anno scolastico 1892 alla scuola di canto nella classe di Virginia Boccabadati al Liceo Musicale di Pesaro. In quell'anno si distinse durante le manifestazioni del primo centenario rossiniano, ma il suo vero esordio fu nel Guglielmo Tell, al Teatro Carlo Felice di Genova nel febbraio 1894. Nei primi anni si esibì in opere di Bizet, Leoncavallo, Donizetti, ma soprattutto Verdi (Aida, Un ballo in maschera, Il trovatore, La forza del destino) in diversi teatri italiani, per poi ritornare a Pesaro nel 1896, nella stagione di Carnevale, dove fu Santuzza nella Cavalleria rusticana. Nell'aprile dello stesso anno si sposò con Angelo Ghiselli, nobile di Cesena, e si trasferì in quella città, mantenendo però sempre i rapporti con la nativa Pesaro dove vivevano i suoi famigliari.
Dopo tre anni di forzata sospensione dalle scene per la nascita dei tre figli, riprese a cantare nel 1901, con un repertorio quasi esclusivamente verdiano, sia in Italia che all'estero (Corfù, Atene, Città del Messico, L'Avana, Lisbona). Nella stagione d'autunno del Teatro Comunale di Bologna, nel 1905, interpretò Brunilde nel Sigfrido di Wagner insieme a Giuseppe Borgatti e sotto la direzione di Toscanini. Questa fu la sua prima interpretazione di opere wagneriane, che diventarono poi il fulcro del suo repertorio fino alla fine della sua carriera: cantò infatti nelle opere Sigfrido, Valchiria, Tristano e Isotta, Lohengrin in molti teatri Italiani ed esteri (Venezia, Roma, Barcellona, ecc.) fino al 1915, anno in cui si ritirò dalle scene a causa della guerra: ultima sua apparizione in pubblico fu a dicembre a Pesaro, in due concerti organizzati da Giacomo Zanella per i soldati in guerra.
Maria Grisi partecipò anche a due sessioni di registrazione con la “Gramophone and Typewriter Company” (prima casa discografica operante in Europa) a Milano nel 1906, sotto la direzione del maestro Sabajno al Teatro a La Scala: registrò arie tratte da opere di Verdi, Meyerbeer ed altri, che ora sono stati recuperati grazie ad un paziente lavoro di restauro dei rari dischi a 78 giri e riversati in digitale per comporre il CD allegato al libro.
Il CD allegato contiene:
Traccia | Interpreti | Durata |
1. FILIPPO MARCHETTI Ruy Blas "O dolce voluttà'' |
con P. Lara | 3:39 |
2. GIACOMO MEYERBEER Gli ugonotti "Nella notte'' |
con A. de Segurola | 3:18 |
3. GIUSEPPE VERDI Il trovatore "Di tale amor'' |
2:28 | |
4. Il trovatore "E deggio e posso crederlo'' | con F. Cigada e R. Sangiorgi | 3:44 |
5. La forza del destino "Me pellegrina ed orfana'' | 3:09 | |
6. La forza del destino "Pronti i destrieri'' | con P. Lara | 3:23 |
7. La forza del destino "Se voi scacciate'' | con A. de Segurola | 3:18 |
8. La forza del destino "Sull'alba il piede'' | con A. de Segurola | 3:12 |
9. VINCENZO BELLINI Norma "Deh! Con te li prendi'' |
con L. Mileri | 3:08 |
10. GIUSEPPE VERDI Ernani "Ernani involami'' |
2:29 | |
11. Ernani "Vedi come il buon vegliardo'' | con F. Cigada, R. Sangiorgi, G. Sala e L. Ottoboni |
3:47 |
12. Ernani "Mio signor, dolente io sono'' | con R. Sangiorgi, G. Sala e L. Ottoboni | 1:58 |
13. Ernani "Vieni meco'' | con F. Cigada e L. Ottoboni | 3:07 |
14. Ernani "O sommo Carlo'' | con F. Cigada e R. Sangiorgi | 3:33 |
15. Un ballo in maschera "Di che fulgor'' | con G. Huguet, F. Cigada e L. Ottoboni | 3:04 |
16. Un ballo in maschera "T'amo, sì, t'amo" | con P. Lara | 3:00 |
Totale durata | 50:24 |
Copertina flessibile, 198 pagine

PETRONIO - Le Opere di Antonio Smareglia
Regular price €29,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PAOLO PETRONIO - Le Opere di Antonio Smareglia
Antonio Smareglia. Un nome quasi ignoto. Chi era mai costui? E che posto occupa nella storia dell’opera italiana? È difficile trovare in tutta la storia della musica un compositore che ha avuto un destino così doloroso. Nato a Pola in Istria, suddito austro-ungarico, venne a studiare a Milano, come del resto fecero in tanti. Ma qui, pur facendosi benvolere dalla editrice Giovannina Lucca si schierò decisamente con i filowagneriani entrando in rotta completa con il potente editore Giulio Ricordi. La cessione di Casa Lucca a Ricordi lo costrinse alla fuga. Tornato in Austria grazie all’interessamento dell’arciduca comandante della base navale di Pola ottenne la rappresentazione della sua nuova opera Il vassallo di Szighet al Teatro dell’opera di Vienna, dove per il suo stile mitteleuropeo ottenne un grande successo, poi riconfermato dall’opera successiva in importanti sedi dell’impero e in Germania. Momenti di gloria autentica. Ma incapace di non intromettersi in beghe teatrali e politiche che non lo riguardavano direttamente riuscì a far crollare il successo ottenuto e a crearsi potenti nemici e a rimanere emarginato. Fu così illuso dal rampante giovane scrittore triestino Silvio Benco che gli fece musicare tre libretti di inverosimili storie fantastiche nel tentativo di creare un nuovo teatro e una nuova musica fedele agli ideali di Wagner che nell’utopia di Benco avrebbe dovuto “redimere” la musica italiana dai nuovi compositori della “Giovane scuola”, Puccini e Mascagni in testa. L’operazione non riuscì; e poiché Benco trascinò l’incopevole Smareglia nel mondo irredentista triestino, allo scoppio della prima guerra mondiale il compositore si comportò da leale suddito austriaco e fu così per vendetta calunniato come un portatore di scalogna, calunnia che ben presto si diffuse e attecchì profondamente. Dopo la guerra, perduta la pensione austriaca, nella nuova situazione Smareglia divenne un incompreso, visto dalla Mitteleuropa come un compositore piuttosto mediterraneo, e dall’Italia come un compositore troppo mitteleuropeo. Il musicista così non riuscì più a risollevarsi, negletto e abbandonato nonostante i suoi meriti che non sono pochi. Ma fondamentalmente Smareglia, anche per via di una musica che rimane poco aggiornata con i nuovi tempi, rimane il cantore della realtà musicale triestino-istriana. In sostanza lo si può considerare come uno dei “compositori nazionali” fioriti a fine Ottocento; solo che la sua musica è priva di una nazione, perchè le terre di cui è stato il cantore sono state ferocemente contese da opposti nazionalismi, dei quali in sostanza rimase vittima, diventando per la storia dell’opera italiana quasi un intruso.
INDICE SOMMARIO
Presentazione
Introduzione
La vita
Le opere liriche
Preziosa - Bianca da Cervia - Re Nala - Il vassallo di Sziget - Pittori fiamminghi (Cornill Schut) - Nozze istriane
Intermezzo
La falena - Oceana – Abisso
Le altre composizioni
La scuola musicale triestina - Considerazioni conclusive
Discografia
YouTube
Bibliografia
Indice dei nomi
Copertina flessibile, 348 pagine
RAGNI - Isabella Colbran, Isabella Rossini • Due volumi
Regular price €75,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%SERGIO RAGNI - Isabella Colbran, Isabella Rossini • Due volumi
Anche nella più moderna saggistica la figura di Isabella Colbran è stata sempre studiata esclusivamente attraverso le informazioni fornite dalla letteratura dedicata a Rossini. La Colbran fu invece la cantante che più d’ogni altra influenzò il melodramma italiano, potendo annoverare nel suo curriculum, al di là delle dieci opere composte per lei da Rossini, il maggior numero di compositori che a lei si ispirarono per la loro produzione: primo tra questi Johann Simon Mayr, riconosciuto come il più accreditato autore di opera seria attivo in Italia prima dell’avvento di Rossini. Questo libro intende restituire alla cantante una sua autonomia artistica, alla luce di documentazioni recuperate con un’accuratissima ricerca svolta in archivi spagnoli, francesi e italiani. Si sono così potute delineare le fasi degli studi in patria e della formazione professionale a Parigi, sotto l’egida di musicisti quali Luigi Cherubini, Girolamo Crescentini, Rodolphe Kreutzer, nel clima fervido d’iniziative dell’incoronazione di Napoleone. Fonti mai prima investigate rivelano i particolari dei rapporti privilegiati della Colbran con i reali di Spagna e poi con la famiglia Bonaparte. Lo spoglio della stampa europea, che s’interessò di lei a cominciare dal 1804, ha reso possibile la ricostruzione della carriera, giorno per giorno, fornendo precisi riscontri anche sul repertorio concertistico affrontato agli esordi. Precise testimonianze permettono di individuare gli avvenimenti precedenti il debutto teatrale sulle scene della Scala nel 1808 e di seguire il percorso artistico che porterà la Colbran al traguardo della qualifica di “Primadonna assoluta dei Reali Teatri di Napoli”. Con la rilettura di recensioni giornalistiche si è cercato di avviare una ricognizione sulla vocalità e sul temperamento dell’artista ancora svincolata dal condizionamento operato da Rossini, nonché sull’influenza reciproca e sul considerevole apporto delle sue esperienze a quelle di Rossini. Allo studio della sua figura si affianca quello di personaggi che si rivelarono determinanti per la sua formazione e la sua carriera. I suoi maestri, i castrati Carlo Marinelli e Girolamo Crescentini, così come molti dei compositori che scrissero per lei, tra i quali Giuseppe Farinelli, Nicola Manfroce, Manuel García, Francesco Sampieri, Michele Carafa assumono, di riflesso, rilevanza meritevole di ulteriori approfondimenti. La figura mitica di Domenico Barbaja, cui fa da sfondo la gloria del Teatro di San Carlo, all’epoca il più importante centro di produzione musicale nel mondo, si arricchisce di particolari che gettano nuova luce sui rapporti dell’impresario con Rossini. Alla vicenda artistica s’intreccia quella umana della donna, sopraffatta dalla prepotenza della personalità del marito. Importanti testimonianze epistolari inedite fanno chiarezza sui motivi della sua separazione da Rossini e propongono un’immagine della Colbran molto diversa da quella tramandata dalle biografie del compositore. Presentazione di Philip Gossett I tomo: pagine XLII+674+48 tavole fuori testo a colori - II tomo: pagine XX+552 Illustrato

RATTALINO - Alfred Brendel. La tartaruga
Regular price €19,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PIERO RATTALINO - Alfred Brendel. La tartaruga
La plurisecolare storia del concertismo ha visto apparire vari fanciulli-prodigio che sono poi diventati grandi pianisti e vari altri che grandi non sono diventati, ed ha visto diversi adolescenti-prodigio che in genere hanno poi confermato tutte le promesse. Molto rari sono stati invece i, diciamo così, anziani-prodigio, i pianisti che dopo essere stati ottimi professionisti del concertismo sono diventati in età non più verde interpreti di portata storica. Il caso più noto è senza dubbio quello di Artur Rubinstein, superdotato pianista che solo quand’era ormai sulla settantina, dopo avere faticosamente conquistato e consolidato una posizione di grande spicco nel concertismo, non perdette l’ultimo treno per assicurarsi una analoga posizione anche nella storia dell’interpretazione. Alfred Brendel, nato nel 1931, si impose fin dal 1955 come un professionista solidissimo a cui una casa discografica poteva affidare grosse e gravose imprese, e che poteva apparire onorevolmente nelle sale da concerto di tutto il mondo. Ma solo dopo aver compiuto i quarant’anni egli cominciò a farsi veramente notare e solo quand’era oltre la cinquantina acquistò lo status di protagonista, di star. Nel 2008, al culmine della carriera, Brendel annunciò improvvisamente il ritiro dal concertismo e diede l’addio al suo pubblico con una tournée nei principali paesi da lui più frequentemente toccati. L’imponente massa del lascito discografico permette di seguire Brendel in tutta la sua evoluzione di artista, e la documentazione sonora è supportata anche da una tutt’altro che secondaria attività di saggista. Figura singolare, dunque, ma figura di assoluto rilievo che già fin d’ora può essere vista in una prospettiva storica, come ultimo episodio nella serie Grandi Pianisti della Zecchini Editore che, essendo stata aperta da Ignaz Jan Paderewski, copre più di cent’anni di storia dell’interpretazione. Discografia a cura di Luca Segalla

RATTALINO - Arturo Benedetti Michelangeli. L'Asceta
Regular price €15,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PIERO RATTALINO -Arturo Benedetti Michelangeli. L'Asceta
La leggenda di Arturo Benedetti Michelangeli comincia con la frase che il grande Alfred Cortot pronunciò quando il diciannovenne pianista di Brescia vinse il Concorso di Ginevra: “È nato un nuovo Liszt”. Se non propriamente un nuovo Liszt si era rivelato in quel momento uno tra i maggiori genî che il pianoforte abbia conosciuto. Ma la carriera di Arturo Benedetti Michelangeli non fu soltanto un tranquillo susseguirsi di trionfi: i trionfi vennero invece conquistati pagando un prezzo durissimo in termini di perenne ricerca della perfezione, di una perfezione che si collocava al limite estremo, e forse oltre, delle capacità umane. Una vita gloriosa e tormentata, una battaglia costante per superare se stesso, un destino di infelicità segnano il cammino di un artista al quale faceva difetto una sola delle molte qualità che secondo Ferruccio Busoni sono necessarie al concertista, il “dominio sulle proprie sensazioni in condizioni di ambiente irritanti”. Repertorio a cura di Stefano Biosa e Marco Bizzarini Discografia di Stefano Biosa
Copertina flessibile, 164 pagine

RATTALINO - Sergej Prokofiev. La vita, la poetica, lo stile
Regular price €20,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PIERO RATTALINO - Sergej Prokofiev. La vita, la poetica, lo stile
Se si scorre il catalogo delle opere di Prokofiev si capisce subito quanto vasti fossero i suoi interessi di creatore: opere, musiche di scena, sinfonie, concerti, lavori sinfonico-corali, da camera, solistici. Nessun grande compositore del Novecento, e nemmeno dell'Ottocento, presenta una così ampia sventagliata di generi trattati o, meglio, nessuno ha lasciato tracce profonde in ogni campo della musica. Per trovare un altro Prokofiev bisogna risalire al Settecento e imbattersi in Mozart. Sia Mozart sia Prokofiev sono innanzitutto drammaturghi e in ogni fase della loro attività compongono opere liriche. Ma, al contrario di un Verdi o di un Wagner, non concentrano nel teatro tutto il loro impegno creativo. I tempi di Prokofiev non sono in verità i tempi di Mozart. Il pubblico del Settecento "consuma" almeno al 90% musica contemporanea e chiede al compositore novità e novità, il pubblico del Novecento è soprattutto consumatore di musica stagionata e chiede all'interprete ciò che l'avido dente del tempo non ha potuto sgretolare. Perciò Prokofiev, peraltro fecondissimo creatore, compone molto meno di Mozart. Però è "mozartiano" di spirito e si misura anche in un campo, la musica da film, che per ragioni anagrafiche non compariva nel cosmo mozartiano. Possiamo d'altra parte dar per certo che, se fosse stato al servizio di un principe-arcivescovo, Prokofiev avrebbe scritto musica sacra in quantità. Musicisti, entrambi, intus et in cute. Entrambi, ben consci del loro genio, arroganti in quanto uomini. Tormentati entrambi in vita, entrambi indomabili, entrambi, in senso lato, libertini di spirito. Di Mozart sappiamo ormai tutto quel che era possibile sapere. Di Prokofiev non ancora. Ma è compito imprescindibile del XXI secolo studiarlo e capirlo.
Copertina flessibile, 275 pagine
RATTALINO - Sergej Rachmaninov • Il tataro
Regular price €15,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PIERO RATTALINO - Sergej Rachmaninov • Il tataro
La vita di Rachmaninov è nettamente divisa in tre distinti periodi. A nove anni egli entra in conservatorio, abbandonando per ragioni di famiglia un altro cammino che per lui, appartenente all’aristocrazia russa, era stato prefissato. A diciannove anni termina gli studi con un brillantissimo esame di diploma in composizione che fa seguito ad un brillante diploma in pianoforte. A vent’anni comincia la carriera del compositore e del pianista che esegue le sue composizioni, e in quanto tale, dopo faticosissimi inizi, si afferma in tutto il mondo. A quarantaquattro anni, in seguito alla Rivoluzione d’Ottobre, perde ogni avere ed ogni certezza, emigra, e sceglie di ricominciare tutto da capo ma come pianista-interprete. Entra rapidamente nel ristretto cerchio dei dominatori della vita concertistica e vi resta per il resto della sua vita. Diciannove anni di preparazione, venticinque anni come compositore, ventisei anni come interprete, sempre osannato dal pubblico, spesso osteggiato dalla critica che vede in lui, sia come creatore che come interprete, solo un tardo epigono del romanticismo. Oggi queste prospettive si sono rovesciate: il Rachmaninov compositore appartiene a pieno diritto alla storia musicale del Novecento e il Rachmaninov interprete è un maestro con cui bisogna e bisognerà ancora fare i conti. Discografia a cura di Stefano Biosa.
Copertina flessibile, 160 pagine
RATTALINO - Šostakovič • Continuità nella musica, responsabilità nella tirannide
Regular price €25,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%PIERO RATTALINO - Šostakovič • Continuità nella musica, responsabilità nella tirannide
Il libro nasce dal proposito di analizzare e spiegare il significato complessivo della lunga vicenda esistenziale e creativa di Dmitrij Šostakovič, nato suddito dello zar in una famiglia di intellettuali di sinistra, formatosi come musicista negli anni che seguono immediatamente la Rivoluzione d’Ottobre e che vedono scoppiare la guerra civile, affermatosi come compositore nel momento di una battaglia ideologica fra sostenitori di opposte visioni di quello che si doveva fare per creare la nuova musica “sovietica”, tenuto poi a seguire l'interpretazione che di questo problema veniva raggiunta non attraverso il libero dibattito ma secondo le precise direttive del Partito Comunista, accusato di deviazionismo sulla Pravda, riabilitato, diventato durante la guerra il portavoce musicale della nazione in armi, nuovamente accusato insieme con molti colleghi e nuovamente riabilitato, insignito delle più alte onorificenze di stato, iscritto tardivamente, a quarantaquattro anni, al Partito Comunista, inserito come elemento di spicco nella ufficialità di regime, morto a sessantanove anni dopo una lunga malattia ed esaltato in morte come il più perfetto rappresentante nella musica dell'homo novus sovietico. Difficile trovare una vita più turbinosa di questa, arduo interpretarla. E le interpretazioni sono perciò tutt'altro che univoche. Contrariamente a quanto si sostiene comunemente — e cioè che Šostakovič conducesse in pratica una doppia vita, apparendo da un lato come uomo dell’apparato e riservando dall’altro alla confidenza di pochi amici i suoi veri sentimenti di radicale antistalinista e anticomunista, ma manifestandoli invece in modo criptico nella sua musica — l’Autore ritiene che Šostakovič riuscisse a mantenere integri la sua coscienza e i valori fondamentali nei quali credeva e che lo guidavano, navigando attraverso gli scogli della sua esistenza di uomo pubblico in un paese totalitario e di musicista alle prese con una crisi del linguaggio che sconvolgeva la storia dell'arte alla quale si era votato, e dando a se stesso e a tutti le risposte sui cinque problemi fondamentali — Verità, Amore, Creazione, Morte, Immortalità — che aveva affrontato in profondità negli ultimi anni di vita.
INDICE SOMMARIO
Premessa:
Il qui pro quo del Dottor Faust
Cap. I. Una tranquilla famiglia di rivoluzionari borghesi
Cap. II. Studiare e comporre
Cap. III. Studiare e suonare
Cap. IV. Sinfonia n. 1
Cap. V. Aanni felici (I)
Cap. VI. Nascita di un drammaturgo
Cap. VII. Aanni felici (II)
Cap. VIII. Camminando verso il baratro
Cap. IX. L'inquisizione batte un colpo
Cap. X. Riscatto
Cap. XI. Sinfonia di Leningrado
Cap. XII. Fine della guerra
Cap. XIII. Come celebrare la vittoria
Cap. XIV. L'inquisizione all'opera
Cap. XV. L'espiazione
Cap. XVI. Confrontarsi con Bach
Cap. XVII. Ritorno alla Sinfonia
Cap. XVIII. Il disgelo
Cap. XIX. Sinfonia come poema sinfonico (I)
Cap. XX. Quartetto come autobiografia
Cap. XXI. Sinfonia come poema sinfonico (II)
Cap. XXII. Elogio del ribelle
Cap. XXIII. Penso molto alla vita, alla morte e alla carriera
Cap. XXIV. Tuttavia...
Cap. XXV. Der Tod ist gross
Cap. XXVI. Kurgan, il cammino della speranza
Cap. XXVII. Verità, amore, creazione, morte, immortalità
Cap. XXVIII. Congedo in compagnia di Beethoven
Nota bibliografica e discografica
Appendice
Catalogo sommario
Indice dei nomi
Copertina rigida, 280 pagine

RESCIGNO - Marianna Barbieri Nini
Regular price €25,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%EDUARDO RESCIGNO - Marianna Barbieri Nini. I mezzi-successi, le semi-cadute, le compiute sconfitte e i mancati trionfi di una grande cantante
Un caso certamente strano, e forse del tutto insolito: la nostra limitata conoscenza dei fatti della vita di una grande cantante dell’Ottocento, Marianna Barbieri Nini, che pure ha avuto, fra l’altro, il privilegio di essere stata la prima interprete di ben tre personaggi verdiani fra cui la celebrata e fondamentale Lady Macbeth. Ma non si tratta soltanto di una limitata informazione; infatti, quel poco che sappiamo di lei è a volte del tutto errato, come il leggendario debutto come Lucrezia Borgia nell’opera di Donizetti, una scelta determinata dal fatto che quel personaggio appare in scena mascherato. Poiché si narra che il soprano fosse afflitto da una micidiale bruttezza, si trattava di una scelta geniale: offrire allo spettatore dapprima soltanto la voce, che era bellissima – su questo sono tutti d’accordo – e svelare soltanto in corso d’opera i lineamenti del viso che a quel punto, a platea già conquistata, sarebbero stati visti come un trascurabile neo. Mettere in luce le inesattezze, significa percorrere l’intero svolgimento della carriera del soprano, una carriera anch’essa per molti aspetti anomala. Un contesto familiare benestante, inserito negli ambienti della corte granducale di Firenze, le ha facilitato un inizio soddisfacente, a cui hanno fatto seguito alcune prove del tutto negative e un ritiro dalle scene durato quasi due anni. A questo punto, divenuta moglie di un nobile senese, la cantante riprende l’attività, e lentamente, con la nonchalance appropriata al rango di contessa, conquista il successo, fino alle grandi prove verdiane.
Copertina flessibile, 345 pagine

TODDE - Memorie musicali di un provinciale. 1964-2022
Regular price €29,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%FELICE TODDE - Memorie musicali di un provinciale. 1964-2022
L’autore ripercorre con la memoria le sue molteplici esperienze legate alla musica, partendo dalla giovinezza sino ad anni recenti. Nato in Sardegna, dove ha ricevuto la sua prima formazione, musicale e no, vivendo e viaggiando in vari luoghi, con ritorni alla sua terra d’origine, ha sentito e spesso frequentato molti musicisti, assistendo ad opere e concerti.
Ha però mantenuto una prospettiva provinciale, che gli consente tuttora di entusiasmarsi, stupirsi o scandalizzarsi forse più di quanto possa accadere a persone da sempre abituate alle raffinatezze e al bello.
Sul filo dei ricordi si delineano figure più e meno illustri di musicisti e di personaggi legati alla musica. Possono essere incontri occasionali o frequentazioni più assidue. I protagonisti vengono descritti nel concreto di situazioni della vita e dell’arte, tanto in casi importanti quanto in episodi minori, anche divertenti, dai quali possono però emergere elementi significativi degli ambienti e delle personalità rammentate.
In vicende molto varie e in aspetti anche inconsueti, compaiono, fra i tanti, Abbado e Muti, Strehler e Ronconi, Rubinstein e Magaloff, Pier Luigi Pizzi e Graham Vick, Vidusso e Bogianckino, Schippers e Del’man, Del Monaco e Kraus, Ciani e Pollini, Gavazzeni e Bartoletti, Gian Carlo Menotti e Roberto De Simone, Berio e Nono, Gazzelloni e Accardo, e il giovane Pappano.
Un anarchico affresco musicale che percorre oltre mezzo secolo
Indice sommario
Prefazione
I. Arthur Rubinstein
II. Incontri fuggevoli: Svjatoslav Richter, Arturo Benedetti Michelangeli
III. Gioie e dolori di provincia e metropoli
IV. Sergiu Celibidache
V. Delizie della provincia
VI. Inoltre, l'opera
VII. Vantaggi dell'emigrazione. Nuove conoscenze
VIII. Roma generosa
IX. Tra le stelle
X. Di qua, di là dal mare
XI. Dal Tirreno alle Alpi
XII. Master & Back
XIII. A casa e in trasferta
XIV. Le vie dell'amicizia
XV. Inseguendo la musica
XVI. Amore e musica
XVII. Musica e politica. Un nuovo amico artista
XVIII. Corsi e concorsi
XIX. Nell'isola
XX. La nave va
XXI. All'opera
XXII. Tra Rossini e Nono
XXIII. Un doppio anniversario
XXIV. Un terzo anniversario ed altro
XXV. Grandeur scaligera ed altro
XXVI. Non solo Rossini
XXVII. Il lavoro di due maestri
XXVIII. Due direttori artistici
XXIX. Critici musicali e dintorni
XXX. Un'amicizia tardiva e il nuovo mondo
XXXI. Grandeur di provincia
XXXII. Millennium
XXXIII. L'altro Pollini
XXXIV. La fantasia dei direttori artistici
XXXV. Nubi, fulmini, sviluppi
XXXVI. Il tempo ritrovato
XXXVII. Passato e presente
XXXVIII. Illusioni perdute (epilogo 2022)
Indice dei nomi
TRIOLA - Giulio Gatti Casazza. Una vita per l'Opera. Dalla Scala al Metropolitan, il primo manager dell'opera
Regular price €33,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%ALBERTO TRIOLA - Giulio Gatti Casazza. Una vita per l'Opera. Dalla Scala al Metropolitan, il primo manager dell'opera
Presentazione di Peter Gelb “Nemmeno il più grande genio sarebbe in grado di cambiare la natura delle cose e di impedire al Teatro di essere un grande servizio pubblico; i suoi due volti, quello artistico e quello economico, devono essere sapientemente armonizzati, per garantire la sopravvivenza di un organismo che è sì schematico, ma non di meno vivo”. Giulio Gatti Casazza sintetizza così la sua idea di teatro. Passato erroneamente alla storia dell’opera come l’ultimo dei grandi impresari, rivoluzionò di fatto il mondo dei teatri lirici, inaugurando una filosofia imprenditoriale inedita nella storia secolare della produzione operistica: quella dell’azienda culturale no profit. Gatti Casazza fu un manager culturale ante litteram, ma anche – e soprattutto – uno spirito pratico innamorato dell’Arte. Senso pratico, lucidità, passione maniacale per l’organizzazione, visionarietà progettuale, istinto e curiosità da ricercatore: una laurea in ingegneria navale messa al servizio della musica, degli artisti e del pubblico, con un’incrollabile fede nel potere dell’Arte per lo sviluppo della società e dell’individuo. Paolo Grassi lo avrebbe definito un “operatore culturale”, parecchi decenni prima dell’avvento dell’impegno pubblico nei grandi centri di produzione culturale. L’“ingegnere dell’opera” divenne così il più esperto e apprezzato progettista di sogni e di miti musicali del Novecento. Primo dei sovrintendenti moderni – figura chiave del passaggio dall’impresa di stampo ottocentesco al management della nostra epoca – portò al Metropolitan, insieme a Toscanini, il modello vincente della Scala, da lui stesso inaugurato con il sostegno dell’aristocrazia intellettuale e imprenditoriale di Milano, agli albori del Novecento. Contornata da un alone di fascino, costruita tra una traversata e l’altra dell’Oceano mentre New York veniva su con i suoi grattacieli e l’Europa passava dagli entusiasmi del Ballo Excelsior alle trincee della Grande Guerra fino all’avanzata del nazi-fascismo, la carriera di Gatti Casazza s’intreccia con vicende e opere di artisti immortali. Nelle suggestive pagine della sua autobiografia – per la prima volta tradotta in italiano – rivive l’atmosfera di serate storiche, come quella della première di Madama Butterfly a Milano, e quella di straordinari incontri privati con Giuseppe Verdi, Arturo Toscanini, Arrigo Boito, Giulio Ricordi, Giacomo Puccini, Enrico Caruso, Claude Debussy, Richard Strauss. Si devono a Gatti Casazza intuizioni brillanti sulle esigenze dell’opera business, logiche e meccanismi di una produzione culturale intesa in senso aziendale, garantita da un sistema di repertorio retto su un’efficientissima macchina organizzativa, su di un patrimonio di scenografie dipinte affidate a quotati pittori internazionali e un mitico ensemble di cantanti allora imbattibile. Una perfetta macchina autosufficiente che, senza un solo dollaro di sussidio pubblico, arrivò ad accumulare oltre un milione di dollari di riserva, sufficienti a garantire al Metropolitan la sopravvivenza, dopo il crollo di Wall Street. Diede l’assenso alla prima trasmissione via radio di un’opera lirica, che spalancò le porte del Metropolitan a tutto il pubblico d’America e quelle dell’opera alla modernità. Era il Natale del 1931.
Copertina flessibile, 530 pagine
VARTOLO - Memorie della vita di Giovanni Bastiano Bach scritte da lui medesimo + CD
Regular price €49,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%SERGIO VARTOLO - Memorie della vita di Giovanni Bastiano Bach scritte da lui medesimo + CD
Con una Presentazione di Sandro Cappelletto
Se una biografia di Johann Sebastian Bach oggi può apparire superflua, in quanto il campo di studi dedicato a Bach ed alla sua opera è sempre più ricco di contributi importanti, è anche vero che la ricerca è ancora lontana dall'essere esaustiva. La figura di Bach sta assumendo aspetti che, grazie anche a nuove scoperte di materiale sia documentario che musicale, ne delineano una personalità assai diversa e più articolata rispetto a quella consacrata dall'opera, altamente meritoria in ogni caso, di Spitta e di Schweitzer.
Il presente volume non è un romanzo, bensì una biografia stesa sotto forma di Diario scritto dal Cantor, afflitto da una grave infezione oculare, durante la Quaresima dell'ultimo anno di vita. Partendo dal Mercoledì delle Ceneri per finire al Venerdì Santo, vigilia della malaugurata operazione agli occhi, il Cantor narra la sua vita dalla nascita fino alla sconvolgente incarcerazione, seguita dal tragico licenziamento dal servizio alla Corte di Weimar. Si tratta di un uomo che era reduce da un probabile ictus che l'aveva colpito l'anno precedente, il 1749, che era afflitto dal diabete e provato psicologicamente dalle incomprensioni con i datori di lavoro, che in attesa ansiosa della sua morte avevano con una incredibile crudeltà mentale già provveduto alla nomina di un successore. Il vecchio Bach, alle soglie della fatale operazione agli occhi, affronta anche argomenti religiosi e da vero Homo Universalis dichiara apertamente di non capire le divisioni esistenti tra i Cristiani, confermando la sua ammirazione per il coraggio con cui il Reverendo Lutero ha vinto i terrori dogmatici medievali assumendosi le responsabilità delle scelte fatte in nome della giustificazione data dalla Fede: Justus ex Fide vivit.
A tale scopo il ricchissimo materiale della Bachforschung è stato consultato approfonditamente, con la finalità di delineare l'iter di studio e di conoscenza che portò il Cantor ad acquisire le proprie peculiarità artistiche grazie alla valorizzazione della tradizione musicale a lui precedente, in particolare nei riguardi di Frescobaldi, musicista che è stato da Bach assunto a modello insuperato, come viene specificato documentariamente in questa ideale Autobiografia.
Indice sommario
- Presentazione di Sandro Cappelletto
- Prefazione
- Ringraziamenti
Memorie della vita di Giovanni Bastiano Bach scritte da lui medesimo
Capitolo I. Mercoledì 11 Febbraio 1750, Aschermittwoch - Capitolo II. Giovedì 12 Febbraio 1750 - Capitolo III. Venerdì 13 Febbraio 1750 - Capitolo IV. Sabato 14 Febbraio 1750 - Capitolo V. Domenica 15 Febbraio 1750 - Capitolo VI. Lunedì 16 Febbraio 1750 - Capitolo VII. Martedì 17 Febbraio 1750 - Capitolo VIII. Mercoledì 18 Febbraio 1750 - Capitolo IX. Giovedì 19 Febbraio 1750 - Capitolo X. Venerdì 20 Febbraio 1750 - Capitolo XI. Sabato 21 Febbraio 1750 - Capitolo XII. Lunedì 23 Febbraio 1750 - Capitolo XIII. Martedì 24 Febbraio 1750 - Capitolo XIV. Mercoledì 25 Febbraio 1750 - Capitolo XV. Giovedì 26 Febbraio 1750 - Capitolo XVI. Martedì 3 Marzo 1750, mattino - Martedì 3 Marzo 1750, pomeriggio - Capitolo XVII. Mercoledì 4 Marzo 1750 - Capitolo XVIII. Giovedì 5 Marzo 1750 - Capitolo XIX. Venerdì 6 Marzo 1750 - Capitolo XX. Domenica 8 Marzo 1750 - Capitolo XXI. Lunedì 9 Marzo 1750 - Capitolo XXII. Martedì 10 Marzo 1750 - Capitolo XXIII. Mercoledì 11 Marzo 1750 - Capitolo XXIV. Venerdì 13 Marzo 1750 - Capitolo XXV. Sabato 14 Marzo 1750 - Capitolo XXVI. Domenica 15 Marzo 1750 - Capitolo XXVII. Lunedì 16 Marzo 1750 - Capitolo XXVIII. Martedì 17 Marzo 1750 - Capitolo XXIX. Giovedì 19 Marzo 1750 - Capitolo XXX. Lunedì 23 Marzo 1750 - Capitolo XXXI. Giovedì 26 Marzo 1750, mattina - Capitolo XXXII. Giovedì 26 Marzo 1750, sera - Capitolo XXXIII. Venerdì 27 Marzo 1750 - Aggiunta: Alcune notizie sulla fatale operazione agli occhi subita dal famoso Capellmeister Bach a causa della quale sopravvennero le infezioni e la dolorosa morte di questo ineguagliabile Uomo
Appendici
APPENDICE 1: Capitolo XX. -- 1) Cantata Christ lag in Todesbanden; 2) Cantata Nach dir, Herr, verlanget mich
APPENDICE 2: Capitolo XXI. -- Cantata Aus der Tieffen ruffe ich, Herr, zu dir
APPENDICE 3: Capitolo XXI. -- Cantata Der Herr denket an uns
APPENDICE 4: Capitolo XXI. -- Quodlibet: Was seind das vor große Schlösser die dort schwimmen auf der See
APPENDICE 5: Capitolo XXII. -- Mottetto Gott ist mein König
APPENDICE 6: Capitolo XXII. -- Disposition der neuen reparatur des Orgelwerks ad D: Blasii
APPENDICE 7: Capitolo XXII. -- Cantata Gottes Zeit ist die allerbeste Zeit ovvero Actus Tragicus
APPENDICE 8: Capitolo XXIII. -- Alcune utili osservazioni sulla cosiddetta Settima diminuita
APPENDICE 9: Capitolo XXV. -- Orgelbüchlein
APPENDICE 10: Capitolo XXVI. -- Toccata e Fuga in fa maggiore
APPENDICE 11: Capitolo XXVI. -- Pièce d'Orgue
APPENDICE 12: Capitolo XXVI. -- Corale Allein Gott in der Höh sei Ehr'
APPENDICE 13: Capitolo XXVII. -- Jagdcantate Was mir behagt, ist nur die muntre Jagd!
APPENDICE 14: Capitolo XXVIII. -- Fantasia e Fuga in sol minore
APPENDICE 15: Capitolo XXIX. -- Cantata Himmelskönig sei wilkommen
APPENDICE 16: Capitolo XXIX. -- Ricapitolazione, per quanto la memoria mi sovviene, delle esecuzioni della Cantata Ich hatte viel Bekümmerniß
APPENDICE 17: Capitolo XXX. -- Cantata Ich hatte viel Bekümmerniß
- Bibliografia
- Il contenuto del CD allegato
- L'organo utilizzato nelle tracce nn. 1, 2, 5, 6, 7, 10, 11 del CD allegato
- Indice dei nomi contenuti nel testo
- La famiglia Bach: il ramo di Eisenach
Il contenuto del CD allegato
Sergio Vartolo, clavicembalo e organo.
- Traccia 1 e 2: J.S. Bach, Fantasia e Fuga in sol minore BWV 542
- Traccia 3: G. Frescobaldi, Capriccio VIII cromatico con ligature al contrario
- Traccia 4: J.S. Bach, Contrapunctus XI (da Die Kunst der Fuge BWV 1080)
- Traccia 5: J.S. Bach, Aus tieffer Noth schrey ich zu dir a 6 in Organo pleno con Pedale doppio BWV 686
- Traccia 6: J.S. Bach, Wir glauben all’ an einen Gott in Organo pleno con Pedale BWV 680
- Traccia 7: J.S. Bach, In Dir ist Freude BWV 615
- Traccia 8: H. Frescobaldi, Capriccio III sopra il Cucho
- Traccia 9: J.S. Bach, Contrapunctus IV (da Die Kunst der Fuge BWV 1080)
- Traccia 10 e 11: J.S. Bach, Preludio e Fuga in re maggiore BWV 532.
Nota al CD allegato: Le tracce nn. 3 e 8 del CD allegato sono tratte dietro licenza da Il Primo Libro di Capricci fatti sopra diversi soggetti et arie in partitura, Roma 1624 edizione discografica TACTUS TB 580692, Traccia 3 CD1 e Traccia 3 CD2. Le tracce nn. 4 e 9 del CD allegato sono tratte dietro licenza da The Art of Fugue BWV 1080, edizione discografica NAXOS 8.570577-78, Traccia 4 CD1 e Traccia 1 CD2. Si ringraziano le suddette Case Discografiche per la gentile concessione alla riproduzione.
Nel CD allegato a questo libro, i dati tecnici per le tracce nn. 1, 2, 5, 6, 7, 10, 11 sono i seguenti:
- Produttore, ingegnere del suono, missaggio e mastering: Michael Seberich
- Assistenza musicale: Corrado Ruzza
Copertina flessibile, 526 pagine

ZEANI / VOINESCU - Talento e Bellezza • Dialogo con Sever Voinescu
Regular price €25,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%VIRGINIA ZEANI / SEVER VOINESCU - Talento e Bellezza • Dialogo con Sever Voinescu
Virginia Zeani, nata in Romania nel 1925, è uno dei soprani più importanti del secondo dopoguerra, protagonista in Italia – la sua seconda patria, in cui abitò per oltre trent’anni – di spettacoli storici, dalla prima mondiale de I dialoghi delle Carmelitane di Poulenc a tantissime recite di Traviata (Violetta fu il suo ruolo simbolo) e di ripescaggi di opere rare. Sposata con Nicola Rossi-Lemeni, fu legata alla migliore società romana e italiana, a partire dalla coppia Fellini-Masina con cui condivideva la residenza estiva a Fregene; dall’inizio degli anni ’80 risiede negli Stati Uniti, dove ha abbandonato la carriera sul palcoscenico per quella, non meno coronata da successi, di insegnante di canto. Questo libro non è solo una raccolta di memorie, private e pubbliche, dall’infanzia a Solovastru e Bucarest agli anni italiani e poi americani, ma anche un imperdibile spaccato di un mondo, di una società, di un clima culturale. Presentazione di † Virgil Bercea, Vescovo di Oradea Mare
Copertina flessibile, 206 pagine

ZIGNANI - Carlo Maria Giulini. Una demonica umiltà
Regular price €20,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%ALESSANDRO ZIGNANI - Carlo Maria Giulini. Una demonica umiltà
“Ho smesso di dirigere quando non avevo più paura di dirigere”: così Carlo Maria Giulini giustificò il suo ritiro dal podio, ultraottantenne. In questo timore reverenziale per la musica, vissuta come un mistero, c’è l’anima di un uomo affascinato dalla natura e dal mare, e che visse la musica come un modo di sospendere la coscienza: ritornare alla contemplazione del creato. La meditazione, l’assimilare le partiture suonandole nella sua mente; la bellezza quale modo per comunicare un senso: ogni tratto del carattere fa di Giulini un uomo neo-rinascimentale. Nella sua idea della musica, ogni fine coincide con un nuovo inizio. “Non sono un direttore d’orchestra – diceva di sé – ma un musicista che fa musica insieme ad altri musicisti”. Eppure, la sua natura era scissa. Salito sul podio, sapeva di non potersi concedere nessun tentennamento. In quell’attimo, diventava Beethoven, Mozart e Brahms. Il suo sguardo acceso, di un’intensità febbrile, denunciava l’intima sofferenza di non raggiungere mai l’assoluto. Di dover ogni volta ricominciare da capo. Giulini il “demonico”, dunque: l’uomo per il quale ogni cosa aveva un’altra faccia, e la gioia era solo l’esito rasserenato della sofferenza. Giulini: l’uomo inaccessibile per troppa umanità. Macerato dal bisogno di comunicare e, al contempo, di star solo con la propria anima. In un’epoca come la nostra, quando la scissione tra pubblico e privato è diventata malattia, Carlo Maria Giulini, il “demonico”, diventa nostro testimone. Nostro compagno di viaggio. Contiene discografia consigliata.
Copertina flessibile, 216 pagine
ZIGNANI - Carlos Kleiber. Il tramonto dell'Occidente
Regular price €20,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%ALESSANDRO ZIGNANI - Carlos Kleiber. Il tramonto dell'Occidente
Carlos Kleiber, ovvero l'Enigma. Sul podio emanava una gioia fisica incontenibile; ma, sul podio, ci andava il meno possibile. Il suo approccio viscerale, dionisiaco, alle partiture, nasceva da una concertazione millimetrica, fatta di revisioni del testo e innumerevoli segni di arcate ed espressione apposti di suo pugno sulle parti. Schiacciato dall'ombra di un padre gigantesco, il celebre Erich, ripropose per tutta la vita quasi solo le partiture nelle quali egli aveva trionfato. Più cresceva l'entusiasmo del pubblico di tutto il mondo, più lui si sentiva perplesso: incerto, sempre, dei risultati. La sua paura del successo lo trasformò in un mito. Il suo disinteresse per gli aspetti pratici, ne fece il direttore più pagato del mondo. La sua tecnica istintuale, di una perfezione irripetibile, lo faceva sentire un eterno principiante. Ma soprattutto, Kleiber sentiva su di sé il peso etico della musica. La responsabilità di essere depositario: testimone di un mondo in declino. Fu l'ultimo umanista della musica: nella sua aspirazione all'Ideale, il tramonto dell'Occidente divenne festa e, insieme, banchetto funebre. Contiene discografia ragionata.
Copertina flessibile, 200 pagine
ZIGNANI - Gustav Mahler: Pellegrino dell'anima, guardiano del tempo
Regular price €33,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%Mahler camminava con gli occhi fissi a terra, per non calpestare alcuna creatura vivente. Poteva darsi che in ogni infima creatura stesse imprigionata una grande anima. La sua idea del divenire nasceva da ciò che Johann Peter Eckermann, nelle Conversazioni con Goethe, fa dire al poeta che il Maestro venerò sopra ogni altro: "La convinzione della nostra immortalità nasce, per me, dal concetto dell'attività; poiché se io opero senza posa fino alla mia morte, la natura è obbligata ad assegnarmi un'altra forma di esistenza quando questa mia attuale non può più continuare a contenere il mio spirito". Di questo perenne operare, Mahler fu profeta e martire. Nacque ebreo, divenne cattolico, ma nel suo intimo rimase sempre un panteista devoto al culto della Natura, sorgente di quella spaventosa, demoniaca e insieme angelica, energia che egli si dannò per trattenere nella propria musica. Senza di essa, sarebbe stato solo un epigono dei Romantici, non un neo-pagano con le radici immerse in un esoterismo così primigenio da esserci, oggi, più che mai inquietante. Questo libro rivela le chiavi per accedere al mondo interiore del più contemporaneo tra i Classici.
Indice sommario:
Avvertenza per il lettore
Capitolo I - Il Wunderklavier del fanciullo
Capitolo II - A Vienna, dove l'antisemitismo si chiama censimento
Bibliografia: Der Fahrende Geselle dei libri - Un'escursione tra i libri fondamentali dedicati a Mahler (con accenni anche a quelli senza fondamento)
Copertina flessibile, 293 pagine

ZIGNANI - Igor' Stravinskij. Le maschere del genio. Vita e Opere
Regular price €33,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%ALESSANDRO ZIGNANI - Igor' Stravinskij. Le maschere del genio. Vita e Opere
Un uomo in perenne fuga da se stesso. Anarchico selvaggio nella Sagra della Primavera; restauratore della musica barocca nel Concerto per pianoforte e fiati; asceta immune ai clamori del mondo nella Messa, si converte, infine, alla Dodecafonia come fosse, lui stesso, quella vittima sacrificale che nella Sagra viene immolata, a propiziare il ritorno della primavera. Anima russa nutrita dell'immaginario fiabesco e liturgico così inquietante, in quella terra condannata al massacro, Igor’ attraversa la Parigi della belle époque parigina indagando la morte della ragione, la prossima fine dell'Europa. La sua anima fatta di tante identità vive la Grande Guerra come un monaco benedettino intento a riscrivere la civiltà perduta. E un'altra guerra viene, che rende tutto vano, se non l'esilio nel mondo atemporale, tumulato in un paradiso perenne di tempo raggelato: la Dodecafonia. Stravinskij è la memoria lapidaria della musica occidentale: dentro di lui passano gli sconvolgimenti delle Avanguardie e, allo stesso tempo, le vestigia di tutto il passato, dai Fiamminghi a Monteverdi, Gesualdo da Venosa e Bach. La sua vita di direttore d'orchestra incerto, sempre intento a sfuggire, lungo sfiancanti tournée, la tremenda necessità del creatore, è un'ilare tragedia di maschere e mistificazioni. Ripercorrerne il gigantesco percorso di esule della modernità, e custode della Tradizione, significa indagare le ragioni che hanno fatto del nostro presente una civiltà senza musica.
Indice sommario
Premessa metodologica
Parte I. L'EVOLUZIONE INTERIORE
Cap. I - Un'educazione russa
Cap. II - La vocazione dell'esilio
Cap. III - Lo spettatore di se stesso
Cap. IV - Catalogo degli errori
Cap. V - La faccia di Pierrot
Cap. VI - De secreto conflictu
Cap. VII - Strategie dell'occulto
Cap. VIII - Un apolide inconsapevole
Cap. IX - Con occhi color del tempo
Cap. X - Archeologia dell'invenzione
Cap. XI - Capolavori nel silenzio
Cap. XII - Monumentum pro Igor'
Parte II. LA FABBRICA DELLE OPERE
Cap. I - L'apprendista stregone (1903-1910)
Cap. II - Un genio assennato sulla Senna (1910-1914)
Cap. III - Il teatro del tempo (1914-1921)
Cap. IV - L'ordine obbligato (1921-1926)
Cap. V - Nostalgia dell'Umanesimo (1926-1928)
Cap. VI - Una preghiera per l'Europa (1928-1938)
Cap. VII - Sentimento del tempo (1938-1944)
Cap. VIII - L'infedeltà programmatica (1944-1951)
Cap. IX - La lotta contro il tempo (1951-1968)
Cap. X - Nella mia fine, è il mio inizio (1962-1966)
Qualche libro: una non-bibliografia
Catalogo di Igor' Stravinskij

ZIGNANI - Jean Sibelius • Dei ghiacci e del fuoco. Vita e musica
Regular price €30,00 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%ALESSANDRO ZIGNANI - Jean Sibelius • Dei ghiacci e del fuoco. Vita e musica
Sibelius è il grande dimenticato della musica europea. Confinato in un limbo periferico delle Scuole Nazionali, su di lui pende quell'accusa di epigonismo post-romantico che le avanguardie novecentesche sempre lanciarono contro i difensori dell'Umanesimo. In realtà la musica di Sibelius celebra l'eternità di una natura primigenia dove i cicli delle stagioni si rinnovano oltre ogni dramma della storia, trasceso, più che negato, in un'accettazione del Fato che sa di stoica serenità. In Sibelius la civiltà europea si confronta con le proprie origini nelle energie che modellano i ghiacci, i venti artici capaci di fissare il tempo in armonie perenni, cristalli eternamente fissi nella pietra. L'originalità del Finlandese è sottile, ardua da percorrere, come complesso è il suo linguaggio fatto di risonanze emanate dai basalti della terra, tensioni lontane dalla rassodante razionalità della civilizzazione europea. In un'epoca di transizione quale è la nostra, mentre la pretesa di assoggettare il caos cede in noi alla fascinazione del mito, Sibelius ritorna con i suoi enigmi ad incombere come inquietante profeta. Messaggero alla fine dei tempi, veggente inascoltato, siglò il proprio destino di inattuale distruggendo di propria mano la gigantesca Ottava Sinfonia che doveva coronare uno degli edifici sinfonici più tremendi, nella sua coerenza, che siano mai stati eretti. Isolandosi tra laghi e foreste, nei trent'anni della sua rinuncia a comporre trovò la via di un silenzio che la sua musica, forse, fin dal principio evoca: salvifico ritorno alla natura, divinità benigna.
Indice sommario
Parte I. LA VITA
Capitolo Primo: Dei ghiacci e del fuoco - Capitolo Secondo: Randagio è l'eroe - Capitolo Terzo: Il mito dei giorni terreni - Capitolo Quarto: Interludio del sole - Capitolo Quinto: L'inganno dell'Assoluto - Capitolo Sesto: Gli occhi del tempo - Capitolo Settimo: La lingua perduta delle gru - Capitolo Ottavo: Il suono della memoria - Capitolo Nono: Il figlio del silenzio
Parte II. LA MUSICA
Prologo - Capitolo Primo: La Musica di Scena - Capitolo Secondo: La musica corale - Capitolo Terzo: I Lieder - Capitolo Quarto: La musica da camera - Capitolo Quinto: La musica per pianoforte - Capitolo Sesto: Il violino: la voce di Sibelius - Capitolo Settimo: Le sinfonie: Kúllervo op. 7; Lemminkäinen Suite op. 22; La Sinfonia n. 1 in Mi minore op. 39; La Sinfonia n. 2 in Re minore op. 43; La Sinfonia n. 3 in Do maggiore op. 52; La Sinfonia n. 4 in La minore op. 63; La Sinfonia n. 5 in Mi bemolle maggiore op. 82; La Sinfonia n. 6 in in Re minore op. 104; La Sinfonia n. 7 in Do maggiore op. 107 - Capitolo Ottavo: I poemi sinfonici: En saga op. 9; La ninfa del bosco op. 15; Canto di primavera op. 16; Pan ed Echo op. 53; La figlia di Póhjola op. 49; Cavalcata notturna e levar del sole op. 55; La driade op. 45 n. 1 e Intermezzo di danza op. 45 n. 2; In memoriam op. 59; Il bardo op. 64; Luònnotar op. 70; Le Oceanidi op. 73; Tápiola op. 112 - Capitolo Nono: Altre musiche per orchestra
- Galleria fotografica
- Nota bibliografica
- Indice dei nomi
Copertina flessibile, 256 pagine