La presente opera è tratta dalla prima delle due parti del Metodo russo per pianoforte, realizzato da una equipe di noti insegnanti, pianisti e compositori sovietici e pubblicato a Mosca nel 1969. Essa è il metodo per lo studio del pianoforte diffuso ufficialmente nelle scuole primarie di musica dell'Unione Sovietica.
Gli insegnanti che lo esamineranno coglieranno facilmente le caratteristiche dell'impianto metodologico e l'attenzione che vi è riservata alla gradualità dei processi didattici.
Gli esercizi e gli studi destinati alla tecnica manuale si intrecciano con le nozioni della teoria musicale, e si realizzano nei brani proposti per l'esecuzione degli allievi, da soli o con la partecipazione dell'insegnante.
Lo scopo dichiarato dell'opera non è di fornire una robusta tecnica, a scapito della formazione e dello sviluppo delle componenti più propriamente musicali; assai presto
difatti, fin dai brani che rientrano nell'ambito delle cinque dita, si affrontano i problemi del tocco, del fraseggio, dell'espressione. La caratteristica di fondo o, se si vuole, la novità - per noi di questo Metodo russo per pianoforte consiste nel privilegiare l'acquisizione del gusto musicale, la formazione del senso artistico. I brani « dilettevoli » tratti da motivi popolari o di autori, del passato e di oggi sono in numero notevolmente superiore a quello degli esercizi e degli studi, ma non bisogna dimenticare che tali brani sono essi stessi occasione e stimolo concreti allo sviluppo di aspetti specifici della tecnica manuale. L'attenzione che si presterà alle avvertenze date dagli autori, sia nei Criteri metodologici ed editoriali e nei Suggerimenti didattici dell'Introduzione, sia nelle brevi note che precedono o seguono singoli brani dell'opera, consentiranno di conseguire, nel tempo dedicato allo studio (che gli autori ritengono di individuare nel primo anno, o poco più, di «corso») una formazione pianistica e musicale strettamente integrate.