GARCIA - Trattato Completo Dell'Arte Del Canto

Sarebbe interessante poter conoscere la tecnica dell'arte del canto quale fu tenuta dai tempi più remoti ad oggi e particolarmente utile studiare nei suoi particolari il metodo d'insegnamento seguito nei secoli XVII e XVIII dalle scuole dei Fedi, di Pistocchi, di Porpora, d'Egizio, di Bernacchi, ecc., che produssero tanti e così lusinghieri risultati (Uscirono da questa scuola gli illustri cantanti Ferri, Farinelli, Raff, Bernacchi, Tosi ecc.).

Peccato davvero che quell'epoca non ci abbia tramandato sulle sue tradizioni altro che documenti vaghi ed incompleti. Le opere di Tosi, di Mancini, i lavori di Herbst, d'Agricola, qualche passo sparso qua e là nelle storie di Bontempi, di Burney, di Hawkins, di Baini, non danno che una idea approssimativa e confusa dei metodi professati a quei tempi.

Figlio d'un artista generalmente apprezzato come cantante e come maestro stimato per la meritata rinomanza che ebbero molti fra i suoi allievi (Maria Malibra, Adolfo Nouritt, ecc.), io ho riunite le sue istruzioni, frutti di lunga esperienza e del più squisito gusto musicale.

E' dunque il suo metodo che io quin riproduco, metodo che soltanto mi studiai di ridurre a forma più teorica, rannodando gli effetti alle cause.

Siccome poi in ultima analisi tutti gli effetti del canto sono il prodotto dell'organo vocale, ne sottoposi lo studio alle considerazioni fisiologiche. Grazie a tale criterio, giunsi così a riconoscere il numero preciso dei registri e la vera estensione di ciascuno; potei determinare i colori (timbres) fondamentali della voce, il loro meccanismo e i loro caratteri distintivi, i diversi modi d'eseguire i passi, la natura ed il meccanismo dei trilli, ecc.