MAGIERA - Mirella Freni

La storia della protagonista, seguita fin dai primordi, non è soltanto intessuta di lodi ed elementi agiografici, come quasi sempre capita in lavori del genere; l'attenzione maggiore è rivolta alle graduali conquiste artistiche e alla precisa e attenta descrizione del processo mentale messo in atto per risolvere le molte difficoltà che impastoiano il povero cantante; e credo che l'originalità del lavoro stía proprio nel fatto che un musicista "di razza" sia finalmente riuscito a raccontare con estrema semplicità espositiva fatti e problematiche musicali per solito riservate alla comprensione di una ristretta cerchia di specialisti.

Per il musicista, disseminate nel testo o più comodamente raggruppate nelle Appendici Tecniche, vi sono indicazioni preziosissime relative a quel patrimonio di tradizione esecutiva, proveniente direttamente dai grandi compositori e dagli esecutori a loro più vicini nel tempo (Toscanini, Guarnieri, Serafin, Karajan) che si va purtroppo sempre più dimenticando.

L'Autore è riuscito a fondere e compenetrare due elementi apparentemente lontani fra di loro - tecnica e narrazione - a darci un ritratto per niente convenzionale di una delle più grandi cantanti del nostro tempo. (dalla Prefazione di Ettore Campogalliani)