Una Vita Per La Canzone - RINO SALVIATI
Regular price €22,50 Save Liquid error (snippets/product-template line 131): Computation results in '-Infinity'%Una Vita Per La Canzone - RINO SALVIATI
serie UNA VITA PER LA CANZONE |
Ogni emissione di questa serie è composta da un volume tra le 40 e le 80 pagine e oltre (formato CD) comprendente un'ampia biografia, una presentazione critica, la discografia dettagliatissima, eventuali fotografie e altre appendici. Il CD allegato ad ogni numero costituisce la riproposizione di una serie di esecuzioni tratte da dischi incisi dall'artista trattato nel periodo migliore della sua attività. Queste sono ricavate da esemplari in perfette condizioni e riversati nella più esatta tonalità, senza l'intervento di alcun filtro per la correzione del suono. |
Oggi, in pieno caos pop, fa piacere ritrovare la vocalità personalissima e molto intima di Rino Salviati, un altro artista del canto romano che ebbe grande e meritato successo negli anni compresi tra l’immediato dopoguerra e l’inizio degli anni sessanta. E ci limitiamo a dire “anni sessanta” solo perché fu in quel periodo che ci venne “rubato” dal mercato estero che se lo tenne ben stretto fino alla fine della carriera. Nato a Montelibretti, nelle immediate vicinanze di Roma, cominciò ad esibirsi ancora giovanissimo ed entrò a fra parte dei corsi di perfezionamento dell’EIAR alle soglie della guerra, che per sua fortuna e per le doti artistiche dimostrate egli riuscì a trascorrere alla Radio di Trieste. Rientrato a Roma subito dopo la fine delle ostilità, iniziò ad esibirsi nei varietà e negli avanspettacoli della città, accumulando un periodo di vera e propria gavetta di grande importanza, entrando a far parte inizialmente della Compagnia di riviste di Nino Taranto e poi, pian piano come nel suo stile, di tutte le altre importanti, registrando anche dischi per La Voce del Padrone, che era la più importante e diffusa etichetta discografica italiana dell’epoca. Talvolta cantava con l’accompagnamento delle orchestre, invero spesso - se non quasi sempre – accompagnandosi da solo con la propria chitarra, che aveva iniziato a studiare col celeberrimo Di Ponio. Approfittando del cast di Emigrantes (fu voluto nel film personalmente da Aldo Fabrizi), rimase in Argentina tre anni per studiare alla perfezione il suo strumento, che al ritorno in Italia non abbandonerà più e che gli varrà successi memorabili ovunque. Non dotato di una voce forte per volume, aveva però il dono dell’estensione, del “chiaroscuro”, della sfumatura sonora, dell’espressività più profonda. Certo, era un cantante da ascoltare in religioso silenzio per godere appieno delle sfumature che esibiva con purezza e sicurezza: ma la gioia che riusciva a trasmettere e l’emozione che il suo “suono” faceva correre tra gli ascoltatori furono quasi uniche. Rino Salviati (che vive a Roma) malgrado i suoi…anta talvolta ama regalare ancora le gioie della sua arte specialmente in concerti per gli ammalati ed altre occasioni di pari rilevanza sociale: la pubblicazione del TIMAClub arricchisce un volumetto che contiene una presentazione critica, una biografia molto ampia e ricca sotto la forma di una interessante intervista, la discografia completa con tutti dettagli necessari e alcune fotografie. La selezione musicale che riempe il CD di accompagnamento è molto ampia (quasi 80 minuti di musica), e comprende sia il primo brano da lui inciso per una oscura Casa discografica napoletana nel 1946 che alcune canzoni di grande successo, sia canzoni popolari romane che famosissime melodie risorgimentali registrate privatamente solo pochi anni fa. E tutte ci restituiscono quella gioia del canto che fu la sua prerogativa migliore, insieme ad una profondità di sentimento che riesce a sgorgare anche dalla fredda registrazione discografica (per tutte citiamo la stranota Serenata sincera di Neri e Derewitsky, forse qui nella più bella ed emozionante esecuzione che se ne conosca).
- Fontane (F.A. De Torres-Simeoni-J.Padilla)
- Sospirata amara (N.De Curtio-G.Cioffi)
- Quella sera (L.Cioffi-G.Cioffi)
- Serenatella a chi non vuol sentire (Di Gianni-Barile)
- Serenata sincera (L.L. Martelli-E. Neri-A. Derewitsky)
- Roma città santa (B. Cherubini-A. Fragna)
- Arrivederci Roma mia (A.Fabrizi-A. Derewitsky)
- Prigioniero di un mio sogno (M. Rivi-C.Innocenzi)
- Canciello 'e sposa (A. De Gregorio-F. Rendine)
- La canzone del mare (E. Bonagura-L. Benedetto)
- Varca Lucente (F.S. Mangieri)
- Sciummo - il fiume (Lucillo-C. Concina)
- Indovina (U. Bertini-E. Falcocchio)
- Stazzione mia de Termini (E. Possenti-Carducci)
- Organetto che passi Bedda ciuri (A. Mari-C. Innocenzi)
- Sardegna in fiore (C. Scuderi)
- Pianura (N. Rastelli-Valtellini)
- Adios Dolores (canzone popolare argentina)
- Partenza amara (canzone popolare risorgimentale)
- La Fornarina (canto popolare romano)
- Le Mantellate (canto popolare romano)
- Lascia er paino (canto popolare romano)
- Eurialo e Niso (canto popolare romano)
- Casello ferroviario 41 (M.Rivi-L.L. Martelli-C.Innocenzi)